Parma, 12 maggio 2022 - Dal 16 al 18 maggio si terrà all’Auditorium Paganini la 13° edizione del World Mycotoxin Forum. L’evento internazionale più importante nel campo della ricerca sulle micotossine arriva per la prima volta in Italia, e per questo debutto sceglie Parma. L’Università di Parma è tra i patrocinatori.Organizzato da Chiara Dall’Asta, docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, e da Michele Suman, Food Safety & Authenticity Research Manager di Barilla, il World Mycotoxin Forum porterà a Parma circa 400 esperti provenienti da istituzioni, enti di ricerca e industria di tutto il mondo. I delegati, di cui oltre il 25% extra europei, rappresentano in modo paritario i settori privato e pubblico, a dimostrazione della rilevanza della tematica proposta in termini di sicurezza di filiera per l’intero comparto agroalimentare.A portare i saluti di benvenuto, lunedì 16 maggio, saranno Paolo Martelli, Prorettore Vicario dell’Università di Parma, e Rana Shehadeh, Chief rd&q Officer, Barilla Group Research, Development and Quality.Diversi gli obiettivi del Forum:fornire una piattaforma unica di network per l'industria alimentare e mangimistica, le autorità regolatorie e la comunità scientificadiscutere le strategie per la prevenzione e il controllo della contaminazione da micotossine garantendo la sicurezza lungo l’intera supply chain e la protezione della salute umana e animalepromuovere soluzioni per il controllo della contaminazione compatibili con le filiere convenzionali e biologichediscutere le più attuali conoscenze relative alla presenza delle micotossine in alimenti e mangimi alla luce delle strategie internazionali di bioeconomia circolare e digitalizzazioneLe micotossine, metaboliti secondari prodotti da funghi patogeni nelle colture in campo o durante lo stoccaggio in condizioni ambientali favorevoli, rappresentano il principale problema di sicurezza nel settore delle produzioni vegetali, soprattutto cerealicole, con forti ricadute anche nel comparto mangimistico e delle produzioni animali. Questi contaminanti costituiscono un rischio rilevante per la salute umana e animale, essendo responsabili di effetti avversi importanti, tra cui cancerogenicità, genotossicità, estrogenicità e alterazione del sistema immunitario. La stima attuale prevede che il 25% delle colture mondiali siano contaminate oltre i limiti di legge e che contaminazioni a livello più basso, ma comunque rilevanti in termini di esposizione, possano raggiungere il 60-80% delle produzioni.In questo campo l’Università di Parma è in prima linea da oltre vent’anni con ricerche avanzate condotte in campo biochimico, analitico e tossicologico, fornendo importanti tasselli alla comprensione dei meccanismi molecolari alla base della formazione, stabilità e destino metabolico delle micotossine, e partecipando grazie alla stretta partnership con Barilla allo sviluppo di innovative soluzioni di controllo in filiera. Info:https://worldmycotoxinforum.org/index.php