Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 28 ottobre 2010 - La prima spedizione intercontinentale della storia composta da veicoli senza guidatore è partita da Parma lo scorso 26 luglio e, dopo aver percorso più di 15.000 km, ha raggiunto la destinazione finale: l’Esposizione Mondiale 2010 a Shanghai (Cina). La tecnologia VisLab, installata su 4 veicoli elettrici, ha permesso di testare in condizioni reali e in maniera estensiva le tecnologie delle vetture intelligenti del futuro.

Nell’ambito di un progetto parzialmente finanziato dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC), il VisLab dell’Università di Parma -uno dei laboratori di punta a livello mondiale nello sviluppo di sistemi di assistenza alla guida e di guida autonoma- ha equipaggiato 4 veicoli con sistemi di guida automatica con l’obiettivo di verificare il loro funzionamento in condizioni estreme. Da più di 15 anni il VisLab progetta sistemi elettronici di bordo per l’incremento della sicurezza stradale e questo esperimento –unico nella storia della mobilità e della robotica- ha consentito di raccogliere un’enorme quantità di dati (circa 50 terabyte) per migliorare ulteriormente l’efficienza di tali sistemi.

La spedizione ha raggiunto Shanghai il 28 ottobre dopo aver attraversato due continenti in più di 3 mesi di viaggio. La tecnologia VisLab è stata presentata al padiglione Europeo dell’Expo, alla presenza di numerosi giornalisti provenienti da tutto il mondo; i veicoli sono poi stati accolti al Padiglione Italiano dal Ministro degli Esteri Franco Frattini e dal Rettore dell’Università di Parma Gino Ferretti, in occasione della visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. A meno di un anno dall’annuncio ufficiale della missione da parte del Sindaco di Roma Gianni Alemanno (29 ottobre 2009), la missione è stata conclusa con successo.

Grazie a 7 telecamere, 4 laserscanner, GPS, e computer di bordo, i veicoli hanno dimostrato di essere in grado di muoversi autonomamente affrontando anche le più disparate condizioni di meteo, traffico e infrastrutture. Le statistiche relative alla guida automatica e agli svariati test condotti saranno elaborate nelle prossime settimane, non appena i ricercatori del VisLab avranno fatto rientro a Parma.

La carovana ha attraversato le zone degli incendi in Russia, sfidando le temperature torride, le strade trafficate delle grandi città come Mosca, Omsk, Xi’ an e Shangai e le zone rurali della Siberia, dove i veicoli sono stati accolti dai primi fiocchi di neve, del Kazakistan e della Cina occidentale.

Il pilota automatico dei veicoli elettrici è alimentato attraverso celle solari rendendo il viaggio un evento unico anche dal punto di vista della sostenibilità; la spedizione VIAC (VisLab Intercontinental Autonomous Challenge) è il test in assoluto più esteso per un veicolo senza guidatore e inoltre, per la prima volta nella storia, è stata dimostrata –sebbene in modo prototipale, con qualche intervento umano e ricaricando le batterie- la possibilità che un giorno le merci e i passeggeri potranno viaggiare lungo un tragitto intercontinentale, senza intervento umano e senza usare carburanti fossili.

Risultati scientifici
Il viaggio ha rappresentato un test esaustivo ed estremo delle tecnologie sviluppate dal VisLab negli ultimi anni. In particolare sono stati messi sotto stress i seguenti sistemi:
• inseguimento del veicolo che precede
• stop-and-go
• movimentazione all’interno di un percorso
• individuazione veicoli
• individuazione corsia di marcia
• individuazione pedoni
• individuazione ostacoli
• individuazione dei fossi e degli avvallamenti per guida fuori strada
• sistema di vista panoramica a 180 gradi
• stima del dislivello e mappatura del terreno.

Durante il percorso sono state individuate situazioni in cui i sistemi non hanno prodotto risultati soddisfacenti, talvolta rendendo necessario l’intervento umano; il lavoro per adattarli a queste situazioni occasionali è comunque già iniziato.

I dati registrati lungo il percorso renderanno possibile ripercorrere virtualmente svariate volte l’intero tragitto in laboratorio per raffinare e migliorare il comportamento dei sistemi intelligenti di bordo. Tale database –di altissimo valore scientifico- sarà inoltre utilizzato per sviluppare nuovi sistemi di ausilio alla guida e si sta inoltre valutando come porlo a disposizione di altri centri di ricerca nel settore.

Eventi lungo il percorso
I veicoli sono stati (quasi) multati: in Russia i veicoli sono entrati in una zona pedonale e sono stati quindi avvicinati dalla polizia locale intenzionata a multare il conducente che però… non c’era! Poteva essere la prima multa ad un veicolo automatico, ma gli ingegneri sono riusciti a risolvere la situazione.

Guida notturna: uno degli scopi del viaggio era anche il test dei sistemi in condizioni di bassa luminosità. Purtroppo, dopo aver effettuato le prime prove, si è deciso di sospendere i test notturni in quanto la velocità ridotta avrebbe potuto diventare pericolosa in caso di sorpassi da parte di altri veicoli.

Stop al casello: una delle situazioni non previste dai sistemi in fase di test è il passaggio attraverso caselli autostradali. Durante il test della funzionalità di inseguimento del veicolo precedente, un veicolo automatico stava per transitare senza ritirare il biglietto.

Autostop: a Mosca la carovana è stata raggiunta da due persone entusiaste del progetto che hanno chiesto un passaggio sui veicoli fino alla tappa successiva; si tratta dei primi autostoppisti della storia a bordo di un veicolo automatico.

Il fattore umano: a Saratov si è evidenziato uno dei primi seri problemi. Uno dei veicoli, al termine di una dimostrazione in cui la stampa locale era a bordo per testimoniare l’affidabilità dei sistemi, si è fermato con ritardo andando a toccare un ostacolo a lato della strada. Dopo un primo momento di smarrimento, si è scoperto che un giornalista aveva inavvertitamente spento la guida automatica, probabilmente appoggiandosi al pannello di controllo. Da allora, nelle dimostrazioni gli ospiti sono stati accolti sul veicolo in modo da controllare i loro movimenti.

Non sempre conviene rispettare le regole: la tangenziale di Mosca è divisa in due corsie ma spesso il traffico si dispone su 3 corsie. Il sistema di guida automatica, progettato per rispettare alcune regole comportamentali assodate, tendeva a portare il veicolo in mezzo alla corsia creando -di fatto- intralcio al traffico. Anche se tecnicamente il comportamento era corretto, il veicolo è stato riportato in modalità manuale per evitare situazioni pericolose.

Incidenti: grazie ai sistemi di sicurezza adottati durante i test non si sono mai avuti incidenti. Gli unici problemi avuti sono paradossalmente dovuti al fattore umano. Oltre al già accennato problema con i giornalisti che hanno spento il sistema, i veicoli hanno avuto due piccoli tamponamenti quando erano guidati da persone durante le fasi di carico sui camion.

Passaggio delle frontiere: buona parte dei ritardi accumulati nella tabella di marcia sono dovuti non a problemi tecnici ma a problemi burocratici e, in particolar modo, al passaggio dei confini di stato. L’evidente aspetto tecnologico ed inusuale dei veicoli non ha certo aiutato; inoltre la mancanza di alcuni documenti ha rallentato il transito in quasi tutte le frontiere e dogane. Per poter rimanere al passo con la tabella di marcia, tali ritardi sono stati assorbiti con alcuni giorni di guida completamente manuale.

Il web e il successo di VIAC: in base a rilevazioni ufficiali, il sito dedicato all’impresa ha movimentato lo 0,04‰ di tutto il traffico mondiale di internet nel momento di lancio dell’iniziativa (fine luglio 2010).

Per approfondimenti, immagini, filmati e streaming in tempo reale via satellite www.viac.vislab.it

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