Parma, 3 ottobre 2012 - Nell’ambito del suo Convegno annuale svoltosi a Pavia a metà settembre, la Divisione di Chimica Organica della Società Chimica Italiana ha conferito al prof. Alessandro Casnati, del Dipartimento di Chimica dell’Università di Parma, il premio alla ricerca per “La Chimica Organica nei suoi aspetti di determinazione strutturale e interazioni molecolari”. In quanto premio alla ricerca, si tratta di fatto di un tributo all’attività di tutto il gruppo di Bionanotecnologie del neo-costituito Dipartimento di Chimica. L’attività di ricerca, ispirata e guidata per tanti anni dal prof. Rocco Ungaro, è portata ora avanti dai suoi allievi, i proff. Alessandro Casnati, Francesco Sansone e Laura Baldini. Come si evince dalla motivazione, vengono in particolare riconosciuti «gli importanti studi incentrati sulla chimica supramolecolare sia nell’ambito del riconoscimento molecolare che quello della catalisi, e in particolare per l’utilizzo dei calixareni come piattaforme multivalenti per applicazioni in ambito biologico». Di rilievo sono infatti alcune recenti ricerche dirette all’inibizione dell’attività di alcune proteine umane (galectine) coinvolte nei processi di crescita e diffusione dei tumori e nella realizzazione di agenti in grado di trasferire il DNA all’interno delle cellule e potenzialmente utilizzabili per la terapia genica. Fondamentali in questo ultimo settore di ricerca la collaborazione con il gruppo del prof. Gaetano Donofrio del Dipartimento di Scienze Medico-Veterinarie e un finanziamento della Fondazione Cariparma. Il gruppo svolge inoltre importanti attività anche nei settori dello sviluppo tecnologico e dei materiali innovativi, con progetti che riguardano la separazione di attinidi da lantanidi per la decontaminazione dei reflui radioattivi provenienti da combustibile nucleare esausto e la realizzazione di additivi di nuova concezione per carburanti e lubrificanti; tali attività sono finanziate rispettivamente dalla Comunità Europea e da ENI SpA Refining & Marketing. Più di recente, grazie al finanziamento ministeriale nell’ambito del progetto FIRB e in collaborazione con la prof. Francesca Terenziani del medesimo Dipartimento, si è affiancato un ulteriore filone di ricerca finalizzato alla realizzazione di nuovi sistemi multicromoforici per la fotovoltaica organica.