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Parma, 24 ottobre 2013 - Da martedì 5 a venerdì 8 novembre il Plesso di Scienze della Terra dell’Università di Parma (Campus Universitario – Parco Area delle Scienze) ospiterà la mostra itinerante La Storia del Vajont: la conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza.

La mostra, organizzata in occasione del cinquantenario del disastro del Vajont dall’Associazione Italiana di Geologia Applicata ed Ambientale (AIGA) e dal Consiglio Nazionale del Geologi (CNG), ha già toccato numerosi atenei e centri di ricerca, ed è curata da Monica Ghirotti (Università di Bologna), Francesco M. Guadagno (Università del Sannio), Giovanni Masè, Pietro, Paolo e Michele Semenza.

Attraverso le immagini scattate da Edoardo Semenza, la mostra illustra le fasi della scoperta dell’antica massa di frana sul versante sinistro della Valle del Vajont, poco a monte della diga allora in costruzione.

Le principali evidenze geologiche e geomorfologiche che condussero Edoardo Semenza a scoprire l’antica frana nel 1959 – prima dell’inizio dell’invaso e della conseguente rimobilizzazione – e a definirne la forma ed i limiti, sono illustrate attraverso alcune delle fotografie scattate tra il 1959 e il 1961.

Da queste immagini traspaiono le sofferenze, le intuizioni e il progredire della consapevolezza dell’uomo che per primo riconobbe l’esistenza dell’antica frana. In esse si rivela il suo approccio mente et malleo, che gli consentì di elaborarne un modello e di definirne i conseguenti scenari di rischio.

La sua scoperta fu subito presa in considerazione dai responsabili dell’opera, almeno come ipotesi da verificare con altre ricerche ed indagini. Purtroppo, la sua consulenza, durata fino al 1961, non impedì che, dopo varie vicissitudini, si consumasse la tragedia.

Comprendere la natura e i suoi meccanismi evolutivi è l’obiettivo preminente di coloro che operano nell’ambito delle scienze geologiche applicate all’ambiente ed al territorio. Ammirare le fotografie di Edoardo significa perciò accedere alla sua dimensione personale e professionale più intima. La frana è ancora oggi oggetto di dibattito e riflessione scientifica, anche per la straordinaria mole di dati disponibili, siano essi strumentali o tratti da rilevamenti.

L’auspicio è che, anche attraverso questa esposizione, l’opera di Edoardo Semenza possa servire a sensibilizzare le coscienze sulla necessità della conoscenza della geologia per il rispetto e la protezione dell’ambiente.

Per informazioni
alessandro.chelli@unipr.it
andrea.segalini@unipr.it

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