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Parma, 30 gennaio 2014 – Si è recentemente concluso il progetto di ricerca Arte e Salute: monitoraggio biologico e microclimatico per la conservazione preventiva delle opere d'arte e per la tutela della salute degli operatori, condotto presso la Biblioteca Palatina di Parma tra il 2012 e il 2013 e coordinato dalla prof.ssa Cesira Pasquarella del Dipartimento di Scienze Biomediche, Biotecnologiche e Traslazionali dell’Università di Parma.

Un'indagine sperimentale, realizzata grazie al contributo di Fondazione Cariparma, che ha visto l’applicazione nella Sala Derossiana della Biblioteca Palatina di un approccio integrato di monitoraggio biologico e microclimatico per analizzare la qualità dell'aria,  individuare rischi per la conservazione dei manufatti e per la salute di operatori e fruitori e formulare indicazioni per strategie preventive.

 

Il progetto ha visto come partner operativi il Laboratorio di Allergologia del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’Università di Parma (referente dott. Roberto Albertini), l’Istituto Nazionale per la Grafica del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (referente dott.ssa Giovanna Pasquariello) e il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Firenze (referente dott.ssa Carla Balocco), con la collaborazione del Dipartimento di Biologia Ambientale di “Sapienza” Università di Roma (referente prof.ssa Oriana Maggi) e del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Palermo (referente prof. Franco Palla) e con il supporto del personale della Biblioteca.

 

Obiettivi e risultati del progetto
Uno degli aspetti innovativi della ricerca è stato l’applicazione della CFD-FEM (termo-fluidodinamica computazionale per simulazione e approccio multifisico) al settore dei beni culturali, al fine di formulare modelli previsionali relativi alla dinamica e sedimentazione dei contaminanti biologici aerodispersi (bioaerosol) sui manufatti, insieme ai parametri microclimatici. L’utilizzo dei modelli previsionali permette di ridurre, se non evitare, lunghe e complesse campagne di monitoraggio, con notevoli risparmi economici.

Che cosa è emerso principalmente? Attraverso l’impiego di diverse metodologie di campionamento, tecniche colturali e biologia molecolare è stata determinata la presenza di diversi tipi di microrganismi sia nell'aria che sulle superfici dei manufatti, segnalati come frequentemente associati al biodeterioramento di substrati organici quali cellulosa, cuoio, pergamena,molto spesso presenti in biblioteche, archivi e depositi di conservazione.

Inoltre, sono state isolate dalla polvere alcune specie di microfunghi cellulosolitici che possono potenzialmente indurre danni estetici e meccanici alla carta ed alla pergamena, ma soltanto se si verificano condizioni microclimatiche favorevoli al loro sviluppo. Dal rilevamento dei parametri microclimatici, attraverso una centralina di acquisizione automatica, sono emersi soltanto alcuni elementi di criticità per quanto riguarda i valori di temperatura. I dati raccolti sul campo sono stati elaborati e confrontati con quelli ottenuti dalle simulazioni in laboratorio e hanno confermatola validità del modello; su questa base è stato possibile individuare alcuni interventi migliorativi.

I risultati del progetto sono stati recentemente presentati ad Atene al 6° Congresso Internazionale Science and Technology for the Safeguard of Cultural Heritage in the Mediterranean Basin e a Milano alla Conferenza internazionale Built Heritage 2013.

Il modello proposto nel progetto era stato in parte precedentemente applicato presso il Gabinetto Disegni e Stampe dell'Istituto Nazionale per la Grafica di Roma, all'interno di un deposito di conservazione su un nucleo di disegni, raccolti in volumi, del Fondo Corsini di proprietà dell’Accademia Nazionale dei Lincei.

 

Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale è l'impulso che la dott.ssa Sabina Magrini, Direttrice della Biblioteca Palatina, sta portando avanti per migliorare le modalità di gestione ordinaria e straordinaria dell’Istituto; per perseguire questo obiettivo ha avviato diverse attività indirizzate all'individuazione sia delle forme di valorizzazione maggiormente sostenibili che di prevenzione. Proprio in questo ambito rientra il progetto Arte e Salute, sulla base del concetto di “misurare per conoscere e meglio gestire”.

Tra le sfide future vi è la programmazione della prosecuzione della ricerca presso la Biblioteca Palatina per l’applicazione di interventi di conservazione preventiva e valutazione della loro efficacia.

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