Parma, 24 marzo 2014 – Martedì 1 aprile, alle ore 10.30, nell’Aula Magna del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12), si terrà la presentazione del volume di Mauro Lucco Mantegna (24 ORE Cultura), organizzata dal Dipartimento Lettere Arti Storia e Società - L.A.S.S. dell’Ateneo.Alla presentazione del volume, che è un omaggio al pittore e incisore italiano Andrea Mantegna, interverranno il prof. Carlo Quintelli, Pro Rettore dell’Ateneo per l’Area Edilizia, il prof. Luigi Allegri, Direttore del Dipartimento L.A.S.S., il prof. Arturo Calzona, docente di Storia dell’arte medievale presso il Dipartimento L.A.S.S., la prof.ssa Alberta De Nicolò Salmazo, dell’Università di Padova e il prof. Mauro Lucco, dell’Università di Bologna, autore del volume.Dopo qualche secolo di eclisse, Andrea Mantegna ha iniziato da una cinquantina d’anni a riprendere nell’orizzonte critico il luogo che gli appartiene.Prima della fondamentale mostra mantovana del 1961, di quella londinese del 1992 e di quelle di Padova, Verona e Mantova del 2006, erano fondamentali le espressioni di disistima per il suo straordinario mondo tutto di marmo, di “pietre fredde e acidamente venate” (Longhi), per una sua supposta grandezza senz’anima, senza mai un attimo di calore, un fremito di passione.Nella Padova della metà del Quattrocento, Mantegna sembrò invece calare come Minerva, con una sconcertante chiarezza di idee per un ragazzo tanto giovane. Il continuo richiamo alla classicità, che dà una colorazione fortemente umanistica a tutta la sua pittura, non è frutto di una retorica vuota e solipsistica, ma della consapevolezza che l’antichità classica fu il momento più alto della storia dell’umanità e che bisogna dunque decifrarla in tutte le sue chiavi, per poter su di essa costruire un uomo nuovo e una società migliore. In essa egli avverte una vitalità tale, da renderla una chiave per intendere il presente e trascenderlo.Oggi Mantegna appare un gigante che, con la sua continua tensione a comprendere in modo razionale il mondo circostante e a non ragionare per analogia, ha posto con chiarezza le basi della nostra modernità.Queste sono le tematiche che il volume ha inteso sondare, cercando anche di vedere l’artista quanto più possibile immerso nella consuetudine di vita del suo tempo, per meglio misurare il suo elevarsi sugli altri, e la sua prodigiosa grandezza artistica.