Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 17 ottobre 2023 - Un riconoscimento ad uno dei più eccellenti interpreti della cardiochirurgia pediatrica mondiale. Alle sue ricerche, sviluppate presso la prestigiosa Mayo Clinic di Rochester, si devono due tecniche, ancora oggi usate negli interventi di cardiochirurgia per bambini e adolescenti.  È al medico, cresciuto nel parmense e formatosi all’Università di Parma, Giancarlo Rastelli che l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha voluto dedicare il Comparto Operatorio Pediatrico dell’Ospedale Maggiore, citando una sua frase che testimonia la profonda fede nella scienza e nella carità cristiana “Sapere senza sapere amare è nulla. È meno di nulla”.

La cerimonia della scopertura della targa si è svolta all’Ospedale dei bambini “Pietro Barilla” alla presenza del Vescovo di Parma mons. Enrico Solmi, del Sindaco del Comune di Parma Michele Guerra, del Rettore dell’Università di Parma Paolo Andrei e del Direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e Commissario straordinario Ausl Massimo Fabi. Insieme al Direttore di Unità operativa di Chirurgia pediatrica Emilio Casolari e al responsabile della struttura di Cardiologia pediatrica Bertrand Tchana presenti i medici e i colleghi del dott. Rastelli tra cui Umberto Squarcia che avviò un rapporto di stretta collaborazione tra l’Ospedale di Parma e la prestigiosa Mayo Clinic, rappresentanti dell’Associazione Medici Cattolici Italiani sede di Parma, degli ordini professionali e delle associazioni di volontariato tra cui l’Associazione Bambino Cardiopatico.

Come Azienda abbiamo deciso di dedicare il Comparto operatorio pediatrico, che è una eccellenza del nostro ospedale, - ha dichiarato Massimo Fabi - ad una delle eccellenze mondiali della medicina e della ricerca in cardiochirurgia pediatrica. Crediamo sia il giusto riconoscimento ad un medico che ha iniziato proprio a Parma il suo percorso di studio e specializzazione. Con queste intitolazioni vogliamo rendere merito a tutti gli interpreti che hanno fatto grande la medicina e hanno un legame con il nostro territorio”.

Giancarlo Rastelli è una figura di grande rilievo per la nostra scuola di Medicina e per l’Ateneo – ha osservato il Rettore Paolo Andrei - e il suo è un esempio indiscusso di dedizione alla ricerca e di attenzione e vicinanza ai pazienti. Il suo contributo alla medicina è stato molto importante, e le sue scoperte hanno uno spazio ben preciso nei testi di cardiologia e nelle stesse pratiche operatorie in cardiochirurgia pediatrica. Questa intitolazione è un omaggio a un medico illustre, a un grande ricercatore e a una persona straordinaria: un vero e proprio modello per le sue qualità scientifiche, professionali e umane, soprattutto nel rapporto con i pazienti e con i colleghi”.

 

Giancarlo Rastelli

Nasce a Pescara il 25 giugno 1933 ma fin da giovanissimo si trasferisce a Parma con i genitori, entrambi parmensi Vito Rastelli e Luisa Bianchi, e la sorella minore Rosangela dove frequenta il Liceo classico Romagnosi. Si laurea a pieni voti alla Facoltà di Medicina dell'Università di Parma con una tesi sperimentale che vince il premio Lepetit ("Le modificazioni dell'attività A.T.P. asica del miocardio in ipotermia generale").

Si forma presso i gesuiti di S.Rocco sotto la guida spirituale di Padre Molin. Profuse sempre nella sua professione di medico, chirurgo e ricercatore lo spirito cristiano di apertura e dedizione ai 'più piccoli', in cui ovviamente metteva anche gli ammalati.

Nel 1961 vince una borsa di studio NATO presso la famosa Mayo Clinic in Minnesota (USA), centro medico e di ricerca scientifica da cui uscirono ed escono le più importanti scoperte del mondo (fra cui il cortisone).

Nominato Capo della Ricerca Cardiovascolare della Mayo rinuncia ad uno stipendio molto maggiore da cardiochirurgo. In questa veste ("far cessare la ricerca - diceva - è far cessare la vita") realizza due importantissimi lavori (da oltre cento anni ricercatori di tutto il mondo cercavano di scoprire quello che lui scoprì nei 5 anni della sua malattia, dormendo 4 ore per notte, incalzato dal male perché sapeva di avere poco tempo ormai a disposizione) che permettono la cura di migliaia di bambini nel mondo da allora. Queste scoperte gli valsero tre medaglie d'oro a Washington, la doppia cittadinanza italiana-americana e la denominazione di Rastelli I e Rastelli II ai suoi due metodi o tecniche operatorie su tutti i testi di cardiologia del mondo.

Nel 1964 Rastelli si ammala. Operato più volte e sottoposto ad una chemioterapia allora sperimentale, muore il 2 febbraio 1970 a Rochester. Il 29 gennaio, doveva illustrare alla sua équipe il terzo metodo Rastelli, ma non si presentò al meeting.

A lui la Mayo Clinic ha dedicato una targa in memoria al “chirurgo, artista creativo, maestro ed amico".

Il 7 ottobre scorso nella Cattedrale di Parma si è tenuta la celebrazione per la riapertura del processo di canonizzazione del servo di Dio Giancarlo Rastelli. 

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