Progetti afferenti CIDEA finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER
AGORA - un Atelier sonoro per il GiocO, la Ricerca, l’Acustica - progetto innovativo per l’inclusione delle persone vulnerabili tramite il suono immersivo 3D delle piazze
Sito web del progetto
http://progettoagora.org/
Abstract
I cambiamenti climatici, le carestie, le guerre, le emergenze umanitarie sempre più gravi, causano dinamiche migratorie che portano ingenti masse di popolazione dalle periferie del mondo agli agglomerati urbani. Sono processi inarrestabili. L’inclusività sociale di qualità rappresenta una priorità fondamentale per le politiche sociali regionali ed internazionali, soprattutto per le persone più vulnerabili: persone con disabilità, senza cittadinanza, rifugiati, richiedenti asilo. L’inclusione conduce alla condivisione della vita sociale, delle attività culturali e creative, della festa. La Regione Emilia Romagna è da sempre all’avanguardia in Europa per le politiche sociali innovative volte a migliorare l’inclusività e la cittadinanza. Un luogo simbolico, storicoculturale inclusivo per antonomasia, è rivestito dalle Piazze. Piazza Maggiore, Piazza Cavour, significano incontro, condivisione, socializzazione, confronto. Il progetto AGORA ambisce a portare il suono delle piazze dalle persone più vulnerabili. La vivacità, l’allegria dei suoni delle piazze verrà studiata, acquisita e trasmessa con tecnologie acustiche multicanali innovative. Il suono delle piazze è un bene culturale intangibile, e il suo splendore e vivacità può contribuire a una sempre maggiore inclusione di qualità.
Obiettivi e risultati attesi
Gli obiettivi sono i seguenti: raccogliere e repertoriare i suoni delle piazze, bene culturale intangibile, dell’Emilia-Romagna e d’Italia, per la loro conservazione; analizzare i suoni delle piazze italiane e qualificarle per l’aspetto del potenziale acustico e sonoro, offrendo uno strumento alle amministrazioni pubbliche per la loro migliore destinazione nelle varie funzioni cittadine; portare i suoni delle piazze a coloro che, disabili e fragili, non possono percorrerle, offrendo un’esperienza acustico-sonoro-spaziale che superi le barriere imposte dalle loro disabilità o fragilità; costruire percorsi formativi per i migranti che, a partire dalla piazza considerata anche dal punto di vista acustico e sonoro, espressione della peculiarità del luogo, data anche la sua conformazione urbanistica e architettonica, mirino all’educazione alla cittadinanza; costruire percorsi formativi per tutti i cittadini che, indagandone la storia della piazza anche dal punto di vista acustico e sonoro, possa far maturare un senso di consapevolezza culturale; costruire percorsi formativi per tutti i cittadini, residenti o migranti, disabili o fragili, che, a partire dalla ricostruzione acustica e sonora della piazza oggi, ripercorrano anche la storia musicale di una determinata piazza e della città. In una visione didattica dell’ascolto i migranti possono penetrare i significati della cultura che li accoglie, i disabili e i fragili vengono valorizzati.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof. Angelo Farina
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
Gruppo C.S.A. S.p.A.(Italy)
Partner:
- UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
- CIRI EC - ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
- Consorzio Futuro in Ricerca (Italy)
Costo totale di progetto: 763.535,00 euro
Contributo totale di progetto: 499.379,50 euro
Costo totale Unipr: 180.710,00 euro
Contributo totale Unipr: 126.497,00 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 29/07/2026
AGRARIAN Sistema eterogeneo modulare per applicazioni di monitoraggio avanzato in agricoltura
Sito web del progetto
Agrarian
Abstract
AGRARIAN vuole sviluppare un sistema eterogeno di raccolta dati ed immagini, in ambito precision-farming, applicato alla filiera pilota della vite.
Il sistema utilizzerà sensoristica mobile per le analisi in situ non solo dei parametri ambientali e degli indici di vegetazione, ma anche dello stato del suolo; in questo modo fornirà informazioni in real time sullo stato di salute della coltura permettendo un potenziale early-warning di avversità biotiche e rendendo possibile l’intervento immediato, puntuale e localizzato dove necessario.
I dati raccolti permetteranno di ottenere una mappatura e uno storico dell’evoluzione delle aree del vigneto e del suolo; il fine è quello di abilitare lo sviluppo di algoritmi di autoapprendimento e modelli predittivi per l’ottimizzazione e la razionalizzazione di risorse quali acqua, fertilizzanti e prodotti fitosanitari. Il tutto in ottica di circular-economy, per favorire anche l’accesso alle certificazioni per la qualità e la sostenibilità del settore (es. SQNPI).
Obiettivi e risultati attesi
Gli obiettivi di AGRARIAN sono:
- Sviluppo di un sistema di gestione per classificare lo stato di salute della coltura;
- Sviluppo di un sistema per la previsione della resa di produzione;
- Sviluppo di un sistema che fornisca uno storico delle campagne vegeto-produttive dell’area monitorata.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico per CIDEA: Prof. Dario Lodi Rizzini
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
InterMech – Unimore
Partner:
- UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
- InterMech - UNIMORE
- RINOVA
- CRIT
Costo totale di progetto: 667.043,37 euro
Contributo totale di progetto: 483.730,36 euro
Costo totale CIDEA Unipr: 106.825,30 euro
Contributo totale CIDEA Unipr: 74.777,84 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 01/03/2024
Data di fine: 01/09/2026
AIM-eBIM Adapted Information Management for existing Buildings Information Modeling
Sito web del progetto
www.aimebim.it
Abstract
Finanziato nell’ambito del PR-FESR Emilia-Romagna 2021-2027, il progetto è incentrato su processi innovativi per l’utilizzo del dato digitale da rilievo integrato del costruito esistente e del patrimonio storico-architettonico, verso una modellazione BIM “adattativa”.
Il progetto sviluppa nuovi processi e strumenti che consentano un uso “critico” e tematizzato dei dati attraverso applicazioni di Intelligenza Artificiale e attraverso la modellazione BIM – Building Information Modeling. I processi di modellazione parametrica del patrimonio esistente tramite strumenti BIM stanno diventando tanto pervasivi quanto necessari, considerando il trend normativo di progressiva inclusione della modellazione BIM nelle gare d’appalto e la necessità di utilizzare strumenti digitali collaborativi tra i diversi attori coinvolti nel processo di conservazione e intervento sul costruito esistente.
AIM-eBIM, coordinato da TekneHub, è sviluppato da un partenariato costituito da CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal CIRI EC - Centro Interdipartimentale di Ricerca Edilizia e Costruzioni dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, dal Centro Ceramico - Consorzio Universitario per la gestione del centro di ricerca e sperimentazione per l’industria ceramica e dal CIDEA - Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente dell’Università degli Studi di Parma.
Le imprese partecipanti al partneriato sono Politecnica Ingegneria e Architettura Soc. Coop., 2S.I. Software e Servizi per l’Ingegneria S.r.l., TONALITE S.p.A., SAFE LM srl e INCEPTION srl, spin-off dell’Università degli Studi di Ferrara. AIM-eBIM propone un avanzamento dei risultati raggiunti in precedenti progetti finanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020 per rispondere, in particolare, alle nuove necessità scaturite dalla rapida evoluzione degli strumenti di rilievo digitale, riconducibili alla difficoltà di gestire e utilizzare grandi quantità di dati in modo efficiente.
Obiettivi e risultati attesi
Il progetto AIM-eBIM interviene nel passaggio tra rilievo e modellazione, che può essere resa più efficiente “scomponendo” le diverse necessità analitico-progettuali creando modelli in grado di supportare la documentazione del patrimonio architettonico e la progettazione degli interventi. In questa direzione, gli ambiti di approfondimento riguardano l’analisi dei materiali, tecniche, componenti, strutture e l’analisi dello stato di conservazione. Le prime attività riguardano la definizione di un Protocollo di ottimizzazione per il processo rilievomodellazione e per la scomposizione tematica e il popolamento dei modelli digitali, creando la struttura metodologica del progetto. La parte centrale delle attività sarà dedicata all’analisi degli attuali strumenti di Intelligenza Artificiale applicabili per la suddivisione e classificazione dei dati digitali da rilievo, informazioni che andranno a popolare i modelli BIM. Oltre alla definizione di modelli BIM innovativi e interdisciplinari, il processo verrà applicato a specifici casi studio, che comprendono edifici appartenenti al patrimonio esistente diffuso e al patrimonio storico-architettonico. I casi studio selezionati saranno diversificati per tipologia, materiali, assetto strutturale e stato conservativo, creando la più ampia casistica per lo sviluppo di test tematici per diverse finalità (documentazione, analisi, monitoraggio, progetto) e secondo diversi criteri. In questa direzione, i Laboratori del partenariato si integrano mettendo a sistema le diverse competenze, background e infrastrutture di ricerca; le imprese coinvolte, allo stesso modo, rappresentano interlocutori ideali nello sviluppo delle attività, rappresentando settori cruciali per il raggiungimento degli obiettivi del progetto, e potendo indirizzarne gli sviluppi verso ricadute industriali effettive, perseguendo le esigenze della filiera.
I risultati attesi del progetto prevedono anche l’esplorazione di piattaforme collaborative e ambienti digitali per la condivisione aperta dei risultati del progetto, con l’obiettivo di massima accessibilità e aprendo alla possibilità di collaborazioni e integrazioni interdisciplinari. AIM-eBIM si propone altresì di favorire l’incremento nell’utilizzo del BIM da parte di imprese e figure coinvolte nel processo di intervento sull’esistente, di incentivare la condivisione di standard e piattaforme di collaborazione, e di supportare la permeabilità all’innovazione tecnologica. La Strategia di Specializzazione Intelligente S3, infatti, rileva chiaramente che la digitalizzazione ormai pervasiva rende necessario l’uso di modelli e applicazioni per l’interoperabilità di processi e dati e per l’attivazione di nuovi servizi a supporto dello sviluppo di nuovi prodotti. Tra le priorità S3 figura l’incremento delle tecnologie digitali per le imprese, aumentandone le competenze e garantendo la diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate. Il progetto AIM-eBIM si innesta in questo ambito, mettendo al centro la digitalizzazione a servizio della filiera del settore delle Costruzioni e il dato in tutto il suo ciclo di vita: creazione, elaborazione, integrazione, trasferimento, archiviazione. AIM-eBIM persegue l’incremento nell’uso di strumenti integrati per la gestione del progetto e del cantiere “intelligente” attraverso la gestione informatizzata dei processi, per accompagnare la rigenerazione del settore Costruzioni che si dovrà basare sempre più sugli strumenti digitali richiedendo nuove competenze e rendendo più capillare l’applicazione di tecnologie emergenti. Il BIM può supportare il controllo del processo progettuale e dei processi decisionali e supportare le imprese nell’elaborazione di modelli di simulazione progettuale nell’intervento sul costruito esistente.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof.ssa Chiara Vernizzi
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
UNIFE - Laboratorio Teknehub
Partner:
- UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio
- Centro Ceramico
- UNIBO CIRI EC
- UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Costo totale di progetto: 699.731,93 euro
Contributo totale di progetto: 498.029,35 euro
Costo totale Unipr: 83.907,94 euro
Contributo totale Unipr: 59.124,06 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 05/02/2024
Data di fine: 05/08/2026
CASA CAlcestruzzi circolari e Sostenibili Additivati con materiali riciclati provenienti da filiere locali
Abstract
Il progetto CASA intende contribuire al rafforzamento del comparto produttivo operante nel settore dei materiali per l’edilizia, nella direzione del recupero e valorizzazione dei rifiuti, nello spirito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. L’industria dei prodotti edilizi è oggi alla costante ricerca di materie prime seconde che da un lato rispondano agli obiettivi di sostenibilità legati alla riduzione delle emissioni di CO2 e di consumo delle materie prime naturali e dall’altro mantengano un profilo prestazionale adeguato agli standard richiesti. Lo scopo di CASA è capitalizzare il valore residuo del rifiuto e sottrarlo al conferimento in discarica, in un’ottica di economia circolare. In particolare, CASA intende sviluppare materiali cementizi “green” che incorporano scarti provenienti da diverse filiere produttive della Regione, quali il settore delle pavimentazioni sportive (fibre sintetiche), dell’industria ceramica (scarti di materiale cotto), delle costruzioni (Gasbeton), della produzione agricola (letame bovino, lolla di riso) e di energia (biochar). CASA coniuga la grande richiesta di materiali da costruzione con la necessità di valorizzare rifiuti tecnologicamente poveri oggi spesso diretti in discarica. Il progetto si colloca pienamente nel recente contesto normativo dei Criteri Ambientali Minimi e favorisce una svolta nella concezione e produzione dei materiali per edilizia, nella direzione della riduzione degli impatti ambientali, della sostenibilità e del riutilizzo.
Obiettivi e risultati attesi
CASA si prefigge di studiare le potenzialità tecnologiche e industriali associate al recupero degli scarti di processo/prodotto all’interno di materiali da costruzione, con l’obiettivo di:
- potenziare la circolarità nella gestione degli scarti, tenendo conto degli impatti ambientali, sociali, della fattibilità tecnica e praticabilità economica;
- ridurre il consumo di materie prime vergini ed emissioni di CO2, prevendendo la possibilità di utilizzo di rifiuti per la produzione di fibre o come sostituti di aggregati/cemento nel calcestruzzo;
- immettere nel mercato nuovi prodotti competitivi, capaci di coniugare il riutilizzo degli scarti provenienti dalla produzione delle industrie coinvolte con il miglioramento delle prestazioni del calcestruzzo e il soddisfacimento dei Criteri Ambientali Minimi, dimostrandone la fattibilità industriale e accrescendo la competitività delle imprese e del sistema produttivo;
- quantificare i vantaggi (e svantaggi) tecnologici dei prodotti sviluppati rispetto al materiale tradizionale allo scopo di definirne i campi di applicazione e la convenienza economica;
- sviluppare una sensibilità diffusa sui vantaggi ambientali insiti in un’economia fondata sul ciclo di vita dei prodotti e la sostenibilità ecologica e al contempo sensibilizzare alla responsabilità estesa del produttore riguardo il sistema di gestione dei rifiuti, sviluppando processi di transizione verso sistemi più sostenibili;
- contribuire al raggiungimento della missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica) del PNRR e degli SDGs 9, 11, 12, 13 dell’Agenda 2030: Goals 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Consumo e produzione responsabili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof.ssa Patrizia Bernardi
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
Università degli studi di Parma
Partner:
- UNIMORE-EN&TECH
- UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio-
- UNIFE - Laboratorio Teknehub
- UNIBO CIRI EC
Costo totale di progetto: 701.247,36 euro
Contributo totale di progetto: 498.373,15 euro
Costo totale Unipr: 346.346,46 euro
Contributo totale Unipr: 249.942,52 euro
Durata del progetto in mesi: 28
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 06/06/2026
H2 SYNERGY idrogeno verde e syngas da economia circolare ottenuti per elettrolisi ad alta temperatura in sinergia con gassificazione di residui di biomasse e di plastiche Green hydrogen and syngas from circular economy obtained by high temperature electrolysis
Abstract
Il progetto H2-Synergy è finalizzato ad ottimizzare la conversion delle energie rinnovabili grazie alla produzione di H2/syngas e biochar, associando un processo di elettrolisi di vapore ad alta temperatura (con cella ad ossidi solidi) ad un processo di gassificazione di biomasse residuali e/o rifiuti plastici, sfruttando l’O2 prodotto dall’elettrolisi. Il processo è completato con l’aggiunta di un'unità di oxy-reforming posta all'uscita del gassificatore, che sfrutta l’O2 prodotto dall’elettrolisi per abbattere i catrami e gli idrocarburi leggeri per convertirli a syngas (CO e H2). L'integrazione permette di recuperare il calore della gassificazione migliorando notevolmente l'efficienza dell'elettrolisi, diminuendo i costi e aumentando la resa della gassificazione. Il processo prevede inoltre la co-produzione di biochar come materiale ad alto valore aggiunto che sarà valorizzato valutandone le caratteristiche come ammendante, materiale adsorbente e il suo inserimento in filiere industriali.
Obiettivi e risultati attesi
L’obiettivo del progetto H2-Synergy riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili e biomasse o plastiche di scarto per la produzione di H2/syngas e biochar, tramite l'accoppiamento la produzione di idrogeno e ossigeno con un elettrolizzatore a ossidi solidi e lo sviluppo di un processo di gassificazione alimentato con miscele ricche in ossigeno.
Il progetto ha una durata di 30 mesi e vede la collaborazione di diverse realtà con competenze specialistiche e di due aziende, Iridenergy e ABK Group per il raggiungimento dei risultati attesi.
Il progetto H2-Synergy è suddiviso in 5 Work Packages (WP):
Il WP1 sarà dedicato alla produzione e allo sviluppo dei catalizzatori per la reazione di upgrading del gas (oxy-reforming) e dei materiali che compongono la cella elettrochimica a ossidi solidi (SOEC). I catalizzatori saranno prodotti in polvere e formati in pellets o sistemi strutturati per i test del WP2 e WP3.
Il WP2 provvederà allo sviluppo dei sistemi ossia il modulo per l’elettrolisi SOEC ad alta temperatura per la produzione di H2 e O2, il processo di gassificazione di biomasse utilizzando O2/H2O/CO2 e il processo di upgrading del gas alimentato con O2/H2O/CO2.
Il WP3 scalerà il processo a TRL 6 alimentando il piro-gassificatore con biomasse residuali e scarti polimerici, usando una miscela O2/H2O come ossidante. Il piro-gassificatore verrà integrato con un catalizzatore di upgrading testato sia su un side-stream del gas prodotto in condizioni industriali che implementato nel piro-gassificatore producendo syngas e biochar.
Il WP4 si occuperà della caratterizzazione e dello studio delle applicazioni del char prodotto sia come ammendante/assorbente che per il suo inserimento nella filiera industriale della ceramica, individuando le condizioni di impianto favorevoli alla produzione di un char di qualità superiore.
Il WP5 si occuperà della disseminazione dei risultati del progetto e della promozione dei suoi prodotti.
Il progetto H2-Synergy prevede i seguenti output attraverso la realizzazione dei 5 Work Packages:
- Il WP1 si prefigge di identificare la composizione di catalizzatori di oxy-reforming, di scalare la più efficiente e di sviluppare i materiali per il sistema SOEC.
- Il WP2 si prefigge di: - validare in scala di laboratorio la gassificazione delle biomasse con miscele O2/CO2/H2O e raccogliere le indicazioni utili all’applicazione in condizioni
- Il WP3 prefigge lo sviluppo di un gassificatore innovativo integrato ad oxy-reforming con miscele O2/H2O per la valorizzazione di scarti di filiera.
- Il WP 4 si prefigge di caratterizzare i char ottenuti in diverse condizioni dal punto di vista morfologico, chimico-fisico e di composizione elementare oltre che di eterminare le proprietà di assorbimento del char e le sue potenzialità come ammendante o il suo inserimento in processi industriali
- Il WP5 si prefigge di disseminare i risultati del progetto
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
CIRI-FRAME (UniBO) Centro Interdipartimentale per la ricerca Industriale - Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia
Partner:
- UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
- CNR-ISSMC - Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici
- CIFLA - Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia
Costo totale di progetto: 699.167,66 euro
Contributo totale di progetto: 499.917,36 euro
Costo totale CIDEA Unipr: 193.287,74 euro
Contributo totale Unipr: 135.301,42 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 30/07/2026
PIAC(ER)2 Piattaforma per l’Abilitazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Emilia-Romagna
Abstract
PIAC(ER)2 ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma di strumenti per la pianificazione e gestione di Comunità Energetiche Rinnovabili, le cui prime applicazioni saranno individuate nel tessuto industriale della Regione Emilia-Romagna. Gli strumenti sviluppati andranno ad affrontare tutte le principali fasi di vita di una CER (tenendo in considerazioni le sue possibili evoluzioni nel corso del tempo in termini di partecipanti e tipologie di consumi): progettazione e dimensionamento; gestione di lungo periodo (con modellazione di strategie di contrattualizzazione ed user engagement); forecast, monitoraggio e diagnosi dei sistemi di produzione e accumulo, offrendo soluzioni operative sia su lunghe scale temporali che sul breve periodo. Sarà adottato con un approccio olistico, che permetta di tenere conto di esigenze e opportunità derivanti dall’unione del settore elettrico con quelli non-elettrici (e.g. riscaldamento, mobilità). Gli strumenti saranno inquadrati in un framework in grado di garantire l’interoperabilità tra sé stessi e nei confronti del mondo esterno, ponendo così le basi per la futura realizzazione e commercializzazione di una piattaforma che possa contenerli e valorizzarne risultati e interazioni.
Obiettivi e risultati attesi
Gli obiettivi del progetto sono: 1.Esplorare e promuovere strategie di pianificazione e gestione delle CER che permettano una partecipazione attiva da parte dei suoi membri, adottando configurazioni e strategie efficienti per massimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili locali, l’affidabilità, l’interoperabilità e la sostenibilità sul lungo periodo. 2.Sviluppare una piattaforma per l’abilitazione delle CER quali particolare tipologia di risorse aggregate, che integri diversi tool al fine di ottimizzarne la configurazione e il comportamento sulle diverse scale temporali e in relazione ai diversi aspetti tecnico-economici di interesse: dimensionamento, integrazione multi-energetica, diagnosi e monitoraggio, strategia di gestione sul lungo periodo e forecast, interoperabilità. 3.Validare i modelli di cui al punto 2, al fine di garantirne la generalità ed applicabilità. 4.Definire una strategia di sfruttamento dei risultati della ricerca (business model) per un'integrazione efficace delle CER (con focus su ambito industriale) nei sistemi e nei mercati energetici. Cui corrispondono, nell’ordine, i seguenti risultati: 1.Specifiche per la piattaforma. 2.Modelli matematici e strumenti per l’ottimizzazione della gestione e pianificazione su diverse scale temporali. 3.Business model , in cui sono identificati i meccanismi e i benefici che ogni tool e, quindi, la piattaforma sarà in grado di sbloccare da un punto di vista tecnico, economico e regolatorio.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof. Mirko Morini
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
LEAP S.c.ar.l. - Laboratorio Energia Ambiente Piacenza (Italy)
Partner:
Enea Agenzia Naz.Per Le Nuove Tecnologie, L'Energia E Lo Sviluppo Economico Sostenibile (Italy)
Università degli Studi di Ferrara - IN4 Hub per l'Innovazione nell'Ingegneria e l'Integrazione nell'Industria (Italy)
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
Università degli Studi di Parma - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l'Energia Ambiente - CIDEA (Italy)
Costo totale di progetto: Euro (EUR) 697.142,86
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 500.000,00
Costo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 131.100,00
Contributo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 91.770,00
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 07/02/2024
Data di fine: 06/08/2026
SACER Sviluppo e integrazione di Accumuli innovativi nelle Comunità Energetiche Rinnovabili
Abstract
Il progetto SACER propone un approccio multi-livello per la modellazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) e gruppi di autoconsumo collettivo (GAC) in presenza di reti che permettano lo scambio di energia elettrica e termica tra i prosumers. Tali comunità sono di particolare interesse considerando la diffusione in Emilia Romagna delle reti di riscaldamento urbano. L’obiettivo è quello di testare nuove logiche di gestione dei flussi energetici in grado di massimizzare risparmi ed efficienza energetica grazie all’utilizzo di sistemi di accumulo elettrici e termici innovativi. Gli accumuli termici possono permettere sia di stoccare surplus di energia termica che di fungere da elemento di raccordo tra rete elettrica e termica grazie all’utilizzo delle pompe di calore. Nel progetto verranno studiati accumuli termici innovativi basati su materiali termochimici (TCM) o a cambiamento di fase (PCM) mentre dal punto di vista elettrico, si valuterà il posizionamento ottimale dei sistemi di accumulo elettrico e la possibilità di ottenere calore di recupero dal loro raffreddamento. Verrà sviluppato un applicativo IT per l’analisi delle prestazioni delle CER in base alla gestione degli elementi di “interscambio energetico” costituiti dagli accumuli messi a punto nel progetto.
Obiettivi e risultati attesi
SACER permetterà di testare nuove soluzioni per una gestione più efficiente di CER e GAC di nuova generazione. In primo luogo, verranno proposti innovativi serbatoi di accumulo termico basati su materiali termochimici e PCM da utilizzare in abbinamento con pompe di calore elettriche per realizzare un efficiente interscambio tra surplus di energia elettrica e calore. Tale attività verrà realizzata con la collaborazione di aziende regionali che producono tali componenti per sistemi HVAC tradizionali. Verrà poi affrontato il problema della determinazione dei profili orari di consumo/produzione di energia elettrica e termica per diverse tipologie di utenze attraverso una mirata campagna sperimentale combinata all’adozione di modelli di machine learning applicati a database esistenti. In parallelo, verrà studiato il comportamento della CER al variare della posizione degli accumuli elettrici (centralizzati/delocalizzati) all’interno della rete in base alla tipologia di utenze collegate. Un focus sarà dedicato al problema dell’ottimizzazione dell’efficienza degli accumuli elettrici grazie allo sviluppo di sistemi di raffreddamento dedicati. Si prevede di condividere i principali risultati ottenuti attraverso la stesura di linee guida sulle CER di nuova generazione e la creazione di un applicativo IT ad accesso libero che permetterà di calcolare le prestazioni di una CER a seguito dell’adozione dei sistemi di accumulo termici ed elettrici messi a punto durante il progetto.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof.ssa Pamela Vocale
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
UNIBO CIRI EC
Partner:
- UNIPR CIDEA
- UNIFE - Laboratorio Teknehub
- UNIMORE-EN&TECH
- Larcoicos- consorzio Ricos
Costo totale di progetto: 685.290,25 euro
Contributo totale di progetto: 494.208,17 euro
Costo totale Unipr: 120.467,46 euro
Contributo totale Unipr: 84.672,22 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 30/07/2026
SAFER STAMPAGGIO DI COMPONENTI POLIMERICI FUNZIONALIZZATO MEDIANTE TESSITURA LASER
Sito web del progetto
SAF-ER
Abstract
Il progetto SAFER prevede la messa a punto di una filiera di processo per produrre parti polimeriche a ridotta proliferazione batterica e fungina, bassa sporcabilità e l’incremento delle prestazioni del processo di stampaggio.
Il progetto utilizza la tecnologia dei ricoprimenti nanostrutturati accoppiati alla tessitura laser degli stampi per incrementare la durata della funzionalizzazione.
Gli stessi materiali formulati nel progetto verranno utilizzati allo scopo di migliorare il processo di stampaggio ad iniezione. Il progetto vede l’interesse di aziende del comparto gomma/plastica, operanti in particolare nel settore degli articoli tecnici, della zootecnia e veterinaria e del packaging.
Attività
- Sviluppo di ricoprimenti innovativi a base inorganica- Utilizziamo nanoparticelle ceramiche per creare rivestimenti antisporco ultra-efficienti su stampi prelavorati mediante la tecnica di Ultrashort Laser Texturing.
- Ultrafast laser texturing di stampi- Utilizziamo moderni sistemi laser ad impulsi ultracorti per modificare la superficie di stampi ed inserti con estrema precisione.
- Stampaggio di parti polimeriche- Stampaggio ad iniezione, rivestimenti nanostrutturati e superfici testurizzate per la produzione di serie di parti a bassa proliferazione batterica e fungina e ridotta sporcabilità.
- Caratterizzazione Microbiologica- Sintesi di nanoparticelle ceramiche per la realizzazione di rivestimenti atti a ridurre la sporcabilità di stampi prelavorati via Ultrashort Laser Texturing.
Obiettivi e risultati attesi
Attraverso la formulazione e deposizione di rivestimenti all’avanguardia, nanostrutturati e di composizione ibrida è possibile progettare superfici altamente repellenti nei confronti di liquidi in un ampio spettro di tensioni superficiali.
Superfici nanostrutturate ad alta durabilità
Materiale e componenti a bassa proliferazione
Valutazione Microbiologica
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
UNIMORE-EN&TECH
Partner:
- CNR- ISSMC
- UNIPR CIDEA
- FONDAZIONE REI
Costo totale di progetto: 660.303,28 euro
Contributo totale di progetto: 476.612,39 euro
Costo totale Unipr: 176.239,25 euro
Contributo totale Unipr: 123.367,48 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 01/03/2024
Data di fine: 01/09/2026
SiMOD Sistemi Mobili Multi-robot per la Manipolazione di Oggetti Deformabili
Sito web del progetto
https://simod.eu/
Abstract
Il progetto SiMOD intende sviluppare un framework di manipolazione, basato su robot manipolatori collaborativi installati su piattaforme mobili, in grado di percepire e co-manipolare oggetti deformabili per applicazioni industriali. L'obiettivo è migliorare l'esperienza lavorativa diminuendo lo sforzo fisico e cognitivo dei lavoratori del settore manifatturiero in applicazioni che implicano la manipolazione di oggetti deformabili di dimensioni significative, come cavi elettrici, sacchetti di materiale sfuso o pacchi di materiale soffice, quindi non automatizzabili in maniera flessibile con le soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. Il risultato tecnologico è lo sviluppo e validazione ad un TRL 6 (Tecnologia dimostrata in ambiente industrialmente rilevante) di una tecnologia per la manipolazione mobile multi-robot, mediante la realizzazione di un prototipo da cui trarre le tecnologie abilitanti per la successiva realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi. Il prototipo, costituito da due manipolatori mobili dotati di sistemi di percezione per l’acquisizione ed analisi degli oggetti e degli scenari operativi, nonché di organi di presa adatti alle manipolazioni da svolgere, sarà reso disponibile come dimostratore presso il CIRI-MAM di Bologna.
Obiettivi e risultati attesi
SIMOD integra robotica collaborativa e mobile, percezione avanzata e intelligenza artificiale per creare una nuova famiglia di agenti robotici, in grado di cooperare tra loro per svolgere un'ampia gamma di azioni, le quali alternativamente richiederebbero una molteplicità di tecnologie di automazione specifiche, economicamente non giustificabili. La tecnologia sviluppata da SIMOD può essere game changer per operazioni di assemblaggio e logistica, in luoghi frequentati da esseri umani, per una grande varietà di oggetti deformabili, quali cavi, sacchi di materiale sfuso, grandi imballaggi di materiale morbido, sacchi di rifiuti, ecc. Come obiettivo tecnologico, il progetto SiMOD prevede lo sviluppo di un prototipo, costituito da due manipolatori mobili dotati di sistemi di visione per l’acquisizione ed analisi degli oggetti e degli scenari operativi, nonché di organi di presa adatti alle operazioni di percezione e manipolazione da svolgere, sarà reso disponibile come dimostratore presso una delle sedi del CIRI-MAM di Bologna. Il sistema verrà validato ad un TRL 6 (Tecnologia dimostrata in ambiente industrialmente rilevante) prendendo in considerazione i casi d’uso e i contesti operativi delineati dalle aziende coinvolte nel progetto, fornendo quindi le tecnologie abilitanti per la successiva realizzazione e commercializzazione di processi, prodotti e servizi di manipolazione mobile di oggetti deformabili.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof Jacopo Aleotti
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)
Partner:
- Università degli Studi di Ferrara - IN4 Hub per l'Innovazione nell'Ingegneria e l'Integrazione nell'Industria (Italy)
- Università degli Studi di Parma - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l'Energia Ambiente - CIDEA (Italy)
- Fondazione Democenter-Sipe (Italy)
- Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi della Meccanica A. e Motoristica -INTERMECH- MO.RE - Università degli Studi di Modena e Reggio E. (Italy)
Costo totale di progetto: Euro (EUR) 697.125,30
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 499.987,71
Costo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 128,570,30
Contributo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 89.999,21
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 01/02/2024
Data di fine: 01/08/2026
Smart H2O Sistema modulare di abbattimento assorbimento inquinanti
Abstract
I cambiamenti climatici stanno generando uno stress idrico di proporzioni mai viste fino ad ora (Decreto del 07/12/22 - 22A07095). Il corretto utilizzo e gestione dell’acqua è quindi importante in una Regione come l’Emilia-Romagna caratterizzata da un’alta densità industriale che utilizza questa risorsa in molti settori produttivi.
Lo scopo del progetto SMART-H2O è lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di purificazione delle acque industriali al fine di poterle riutilizzare in un’ottica di sostenibilità e circolarità minimizzando il loro prelievo da superficie o da falda.
Partendo da conoscenze di laboratorio consolidate (TRL4) su trattamenti di purificazione innovativi, in 2 anni il progetto realizzerà il primo esempio di impianto (prototipale) ad oggi non disponibile su scala industriale (TRL6) in grado di abbattere carica microbica, metalli pesanti ed inquinanti organici, compresi quelli persistenti (IPA e PFAS).
Il consorzio dei laboratori coinvolti: CIPACK, Terra&Acqua Tech, ISSMC-CNR, CIDEA e CFR è in grado di coprire tutta la filiera di valore, dallo sviluppo dei materiali, alla progettazione dell’intero dispositivo, alle analisi chimiche e microbiologiche necessarie per la validazione del processo di purificazione. Il progetto SMART H2O gode dell’appoggio di importanti aziende del territorio interessate a testare sul campo l’efficacia del dispositivo filtrante per ridurre sprechi e consumi di risorse idriche, concorrendo al contempo al miglioramento della qualità delle acque tramite il riutilizzo delle acque di processo in ambito produttivo.
Obiettivi e risultati attesi
Obiettivo del presente progetto è la progettazione, realizzazione e validazione sperimentale di un pilota di filtro multistadio per l’abbattimento di contaminanti da acque industriali e acque reflue. La validazione sperimentale sarà condotta in diversi contesti produttivi, caratterizzati da diverse tipologie di contaminanti, nei quali si valuterà l’efficacia del sistema sui contaminanti di interesse, anche in relazione alla conformità con eventuali limiti legislativi esistenti. I dati ottenuti permetteranno di verificare l’efficienza di rimozione di diverse classi di inquinanti anche in relazione alla tipologia di refluo considerato. Le informazioni ottenute verranno utilizzate per ottimizzare il dimensionamento delle unità di trattamento al fine di realizzare un prototipo con operatività flessibile ed adattabile a diverse realtà produttive.
Grazie alle attività svolte sarà disponibile la curva caratteristica del filtro e un protocollo di buone pratiche di progettazione in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche delle future installazioni industriali. Tali informazioni saranno inoltre finalizzate alla redazione di uno studio di fattibilità tecnico economico del filtro multistadio e ad un’analisi competitiva di mercato che potranno essere il punto di partenza per un futuro business plan relativo alla commercializzazione della nuova soluzione impiantistica.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico per CIDEA: Prof.ssa Federica Bianchi
Strutture Unipr coinvolte:
- CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging
- CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging
Partner:
- Terra & Acqua Tech
- CNR - ISSMC
- UNIPR - CIDEA
- Consorzio Futuro in Ricerca
Costo totale di progetto: 701.427,42 euro
Contributo totale di progetto: 499.999,38 euro
Costo totale CIDEA Unipr: 83.720,00 euro
Contributo totale CIDEA Unipr: 58.604,00 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 07/02/2024
Data di fine: 06/02/2026
STREAM2B STRategie di EfficientAMenTO della risorsa idrica nella coltivazione del Basilico
Sito web del progetto
https://stream2b.it/
Abstract
Il progetto STREAM2B si propone di sviluppare tecniche innovative e di precisione per la coltivazione del basilico da industria. Tali tecniche perseguono diversi obiettivi: realizzare strumenti di supporto decisionale per la gestione della risorsa idrica e la coltivazione della specie; migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua di irrigazione attraverso sensoristica; sviluppare un simulatore dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla filiera; ridurre l’evapotraspirazione in campo attraverso pacciamatura biodegradabile, compostabile e da fonti rinnovabili; aumentare la capacità di stoccaggio idrico del suolo e aziendale attraverso sistemi di intrappolamento, raccolta e captazione. Le tecnologie sviluppate sono validate in contesti produttivi e scalabili sulle filiere con caratteri simili e con alte necessità irrigue.
Nell’ambito del progetto, CIDEA coordina il workpackage finalizzato a ridurre l’esigenza irrigua della coltura e conduce la sperimentazione in campo di tecniche innovative per aumentare la capacità idrica del terreno, ridurre l’evapotraspirazione e aumentare la resilienza delle piante. Attraverso prove in campo in parcelle differenziali, valuta l’efficacia di ammendanti innovativi capaci di aumentare la capacità del terreno di assorbire e conservare acqua (ad esempio, nano argille, biochar) e studia l’applicazione di consorzi microbici contenenti batteri azotofissatori, mobilizzatori di fosforo e funghi micorrizici, da soli o come funzionalizzazione di char e nano argille, somministrati alla semina (con seedcoating o contestualmente alla semina meccanica).
CIDEA contribuisce inoltre allo sviluppo di strumenti di supporto decisionali per la gestione
dell’irrigazione su basilico mediante un sistema informativo che elabora mappe di indici vegetazionali a risoluzione 10m x 10m a partire da immagini satellitari degli appezzamenti oggetto di studio e mediante la sperimentazione di sensoristica avanzata sui sistemi di irrigazione maggiormente utilizzati su basilico.
Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli
Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
Coordinatore:
AZIENDA AGRARIA SPERIMENTALE STUARD S.C.R.L. - STUARD LAB
Partner:
- Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo - Canale Giandotti
- UNIPR CIDEA
- FONDAZIONE DEMOCENTER-SIPE
Costo totale di progetto: 691.662,93 euro
Contributo totale di progetto: 499.164,05 euro
Costo totale Unipr: 185.662,94 euro
Contributo totale Unipr: 129.964,06 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 01/02/2024
Data di fine: 01/08/2026