Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
EUGreen - European University Alliance for sustainability

Centro Interdipartimentale per il Packaging CIPACK

Progetti afferenti CIPACK finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

 

BIO4SUSPACK - Biomolecole dalla valorizzazione di sottoprodotti agroalimentari per un packaging primario sostenibile, sicuro e attivo

Abstract

Il progetto si propone di realizzare nuove e sostenibili soluzioni di packaging flessibile per alimenti, sfruttando le competenze diverse e complementari di CIRIAGRO, CIPACK e SITEIA.Parma. Saranno sviluppati imballaggi attivi ad azione antimicrobica utilizzando biomolecole da sottoprodotti dell’industria alimentare e materiali flessibili funzionalizzati con nanocristalli di cellulosa da scarti alimentari, per migliorarne le proprietà meccaniche e barriera. Le soluzioni di packaging innovativo sviluppate consentiranno la razionalizzazione dell’uso di plastiche di sintesi tradizionali e di materiali multistrato. I sistemi di packaging ottenuti e selezionati per le migliori performances verranno testati internamente e validati in collaborazione con le aziende partner in termini di aumento della sicurezza, shelf-life e qualità di alimenti selezionati, in funzione dei requisiti specifici richiesti. Inoltre, verrà effettuata la misura dell’impatto ambientale e l’ottimizzazione della gestione del fine vita delle migliori soluzioni di packaging. Gli output di progetto consentiranno di promuovere, attraverso piani di diffusione e/o piattaforme digitali, la transizione delle aziende del settore verso l’economia circolare e modelli di produzione/prodotti sostenibili
 

Obiettivi e risultati attesi

Il principale obiettivo di BIO4SUSPACK è la realizzazione e validazione (TRL 6) di nuove e sostenibili soluzioni di packaging flessibile per prodotti alimentari trainanti l’economia della RER (carni di pollo fresche, prodotti lattiero caseari DOP, margarine). Saranno sviluppati: - n.1 imballaggio attivo ad azione antimicrobica, utilizzando biomolecole ottenute da sottoprodotti dell’industria alimentare; - n. 2 materiali flessibili funzionalizzati con nanocristalli di cellulosa ricavata da scarti alimentari, per migliorarne le proprietà meccaniche e barriera. - n. 1 piattaforma digitale per network di formazione. Le soluzioni di packaging innovative sviluppate contribuiranno a: incrementare sicurezza, shelf life e qualità degli alimenti confezionati, selezionati dalle aziende coinvolte; valorizzare scarti e sottoprodotti delle filiere agro-alimentari coinvolte; razionalizzare l’uso di plastiche di sintesi tradizionali e di materiali multistrato; ottimizzare la gestione del fine vita e riduzione dell’impatto ambientale delle migliori soluzioni di packaging; promuovere, attraverso piani di diffusione e/o piattaforme digitali, la transizione delle aziende del settore verso l’economia circolare e modelli di produzione/prodotti sostenibili. formazione di personale di nuova assunzione con skills facilmente spendibili in campo industriale.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIPACK: Prof. Giuseppe Vignali

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale per il packaging
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA CENTRO INTERDIPARTIMENTALE RICERCA INDUST. CIRI AGRO

Partner:

Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma (Italy)
Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK - Università degli studi di Parma (Italy)

Costo totale di progetto: 698.373,55 euro
Contributo totale di progetto: 499.361,49 euro
Costo totale CIPACK Unipr: 142.347,95 euro
Contributo totale CIPACK Unipr: 99.643,57 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 01/02/2024
Data di fine: 01/02/2026

 

Co.Pack.So - Coating per packaging alimentari sostenibili e circolari

Abstract

L’incremento della sostenibilità dei prodotti alimentari confezionati può essere perseguito anche tramite lo sviluppo e l’ottimizzazione di tecnologie di rivestimento superficiale (coating). Partendo da sperimentazioni avviate dai partner (TRL4), il progetto si propone di innovare materiali sia per packaging rigidi che flessibili ad uso alimentare, migliorando le prestazioni barriera e aggiungendo funzionalità antimicrobiche a materiali convenzionali mediante coating innovativi, e di valutare la sostituzione di alcune tecniche per il rivestimento di imballaggi metallici con altre a ridotto impatto ambientale. L’idoneità tecnologica e al contatto con gli alimenti delle soluzioni sviluppate sarà valutata tramite analisi chimico-fisiche e di migrazione sui materiali (secondo metodiche ufficiali e normativa vigente) e tramite test di shelf life su selezionati alimenti. Delle soluzioni testate sara? valutata e ottimizzata l’intera supply chain (compreso il fine vita) per verificarne la sostenibilita? economica, sociale e ambientale, identificando opzioni di ulteriore miglioramento nella successiva fase di piena industrializzazione. Il coinvolgimento di aziende interessate al progetto potrà contribuire alla implementazione delle soluzioni investigate in ambito industriale. (TRL6)

Obiettivi e risultati attesi

Un packaging ottimizzato nelle tecnologie di rivestimento superficiali (coating) e nelle prestazioni ambientali è la migliore e più praticabile soluzione per incrementare la sostenibilità dei prodotti alimentari confezionati. Partendo da sperimentazioni avviate in diversi centri della regione, il progetto si propone di innovare i materiali e le tecnologie di confezionamento e conservazione sia per packaging rigidi che flessibili ad uso alimentare. In particolare, si intende migliorare le prestazioni barriera e aggiungere funzionalità antimicrobiche a materiali convenzionali mediante coating innovativi sviluppati all’interno del consorzio, e valutare la possibilità di sostituire alcune tecniche per il rivestimento di imballaggi metallici con altre a ridotto impatto ambientale e sulla salute umana. Prove di shelf life, prove meccaniche sui materiali sviluppati nel progetto e prove di migrazione condotte con simulanti secondo le normative vigenti, saranno approntate per valutarne l’idoneità tecnologica e al contatto con gli alimenti. Per tutte le soluzioni tecnologiche testate sarà valutata e ottimizzata l’intera supply chain e la gestione del fine vita al fine di verificare la loro sostenibilità economica, sociale e ambientale, comparandola con le soluzioni attualmente in uso.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Giuseppe Vignali

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale per il packaging

Coordinatore:
Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK 

Partner:

  • Ecoinnovazione S.R.L. (Italy)
  • Stazione Sperimentale Per L'Industria Delle Conserve Alimentari In Parma (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
  • UNIMORE - BIOGEST-SITEIA - Centro Interdipartimentale per il Miglioramento e la Valorizzazione delle Risorse Biologiche Agro-alimentari (Italy) 

Costo totale di progetto: 713.537,96 euro
Contributo totale di progetto: 499.547,00 euro
Costo totale Unipr: 211.185,00 euro
Contributo totale Unipr: 152.329,50 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/02/2026

 

I-TexS, Impact Technologies for Services

Abstract

Il progetto I-TexS intende agevolare il processo di adozione delle soluzioni digitali nel settore del turismo e della filiera Ho.Re.Ca, attraverso la realizzazione, all’interno di un laboratorio, di un dimostratore Next Generation Restaurant, dotato dei seguenti strumenti: - soluzioni digitali di comunicazione “di prossimità” per veicolare al consumatore informazioni nutrizionali, indicazioni nutrizionali facoltative e claims salutistici; - soluzioni digitali di marketing di prossimità e di contenuto realizzati attraverso dispositivi di “digital signage” e “mobile signage” ovvero trasmissione di contenuti pubblicitari, emozionali o informativo-educativi (c.d. infotainment); - soluzioni digitali di etichettatura e packaging smart per la comunicazione di prossimità agli operatori della ristorazione e clienti di informazioni e procedure per la sicurezza alimentare, con esclusivo riferimento ai pack sostenibili, quindi in alternativa riciclabili al 100% oppure biodegradabili e compostabili. L’obiettivo di questo test è quello di innovare, tramite l’utilizzo del digitale, l’approccio all’interazione con i clienti, fornendo a questi ultimi un’esperienza migliore e più completa all’interno del ristorante (o di altre strutture ricettive).

Obiettivi e risultati attesi

L’obiettivo generale di I-TexS consiste nel testare le diverse applicazioni di strumenti digitali nella filiera ristorazione ed utilizzare questo esperimento per avviare un processo di innovazione di tutto il settore del turismo della regione Emilia-Romagna. Gli obiettivi specifici del progetto riguardano, invece: Miglioramento dell’engagement e dell’esperienza del cliente sul punto Ho.Re.Ca.; Accrescimento dell’efficacia della comunicazione nutrizionale al cliente; Agevolazione di operazioni e raccolta informazioni lato staff del punto ristorazione. Per misurare il raggiungimento di questi obiettivi, i partner di progetto raccoglieranno una serie di feedback e report di validazione all’interno dei due dimostratori, localizzati a Rimini e presso il Food District di Reggio Emilia, realizzati ad hoc per il progetto al fine di: veicolare al consumatore informazioni nutrizionali, indicazioni nutrizionali facoltative e claims salutistici tramite soluzioni digitali di comunicazione “di prossimità”; trasmettere contenuti pubblicitari, emozionali o informativo-educativi (c.d. infotainment) tramite soluzioni digitali di marketing di prossimità e di contenuto (realizzati attraverso dispositivi di “digital signage” e “mobile signage”); trasmettere a operatori del ristorante e clienti informazioni e procedure per la sicurezza alimentare tramite soluzioni digitali di etichettatura e packaging smart e sostenibile per la comunicazione di prossimità.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIPACK: Prof. Daniel Milanese

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale per il packaging
Future Technology Lab - Università di Parma (Italy)

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Partner:

  • Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK - Università degli studi di Parma (Italy)
  • Future Technology Lab - Università di Parma (Italy)
  • Gruppo C.S.A. S.p.A. (Italy)

Costo totale di progetto: 709.770,00 euro
Contributo totale di progetto: 498.231,00 euro
Costo totale CIPACK Unipr: 140.720,00 euro
Contributo totale CIPACK  Unipr: 101.471,00 euro
Durata del progetto in mesi: 24 
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/02/2026

 

RECLAIM-ER - REcyCLe AutomotIve thermoset for Emilia-Romagna

Sito web del progetto

https://www.reclaim-er.it/

Abstract

Il progetto RECLAIM-ER ha come obiettivo la realizzazione di un approccio circolare per importanti filiere regionali che impiegano materiali compositi, quali automotive e aerospace. In particolare, il progetto si concentra sul riciclo dei materiali CFRP (Carbon-Fiber-Reinforced Polymers), con un piano di lavoro che comprende l’intero approccio circolare e vede il coinvolgimento di partner con competenze specifiche sulle diverse fasi del processo di riciclo e impiego. Partendo dal processo di riciclo dei CFRP per il recuperare delle fibre, si procede con lo sviluppo del materiale riciclato pronto per essere utilizzato nel processo produttivo additivo-sottrattivo che verrà messo a punto nell’ultima fase progettuale. A completamento, verranno affrontati una serie di casi studio volti alla realizzazione di componentistica industriale: stampi per termoformatura, stampi per prepreg layup e carcassa per elettromandrino. L'obiettivo ultimo è quello di proporre l'adozione di un iter circolare all'interno delle aziende coinvolte nel progetto e incentivare l'estensione dell’approccio ad altre filiere regionali, per la creazione di alternative di produzione flessibili e sostenibili.

Obiettivi e risultati attesi

Il progetto RECLAIM-ER mira a migliorare la sostenibilità dei processi di produzione e trasformazione dei materiali CFRP, adottando un approccio circolare per le filiere regionali. Il materiale riciclato sarà perfezionato per la produzione di nuovi componenti mediante un processo ibrido additivo-sottrattivo, anch’esso studiato ed ottimizzato appositamente. Materiale, componenti e processo tecnologico costituiranno i risultati di progetto e potranno essere impiegati dalle aziende di progetto. L’ottenimento di tali risultati consentirà l’adozione di iter circolari interni alle aziende fruitrici dei prodotti, rappresentando un incentivo per l’estensione degli stessi ad altri componenti, con raggi di circolarità più estesi, fino a raggiungere altre filiere regionali. Gli obiettivi di tecnologici e produttivi riguardano lo sviluppo: - del processo di riciclo della fibra, ottimizzando il processo di estrazione dal materiale di scarto proveniente dalla filiera dell’Automotive, attraverso la caratterizzazione delle loro proprietà chimico-fisiche-meccaniche; - del processo di produzione del CFRP riciclato, massimizzando le prestazioni della fibra riciclata, ottimizzandone la stampabilità e lavorabilità, e rispettando le prestazioni meccaniche richieste dall’applicazione finale; - del processo additivo-sottrattivo, ottimizzando i componenti in materiale riciclato, rispettando le geometrie richieste delle applicazioni industriali e massimizzandone produttività e qualità..

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIPACK: Prof. Daniel Milanese

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale per il packaging

Coordinatore:
Consorzio MUSP(Italy)

Partner:

  • Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK - Università degli studi di Parma (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)

Costo totale di progetto: 686.139,28 euro
Contributo totale di progetto: 500.000,00 euro
Costo totale Unipr: 114.285,71 euro
Contributo totale Unipr: 80.000,00 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 13/02/2024
Data di fine: 12/08/2026

 

Smart H2O Sistema modulare di abbattimento assorbimento inquinanti

Sito web del progetto

https://smarth2o.eu/

Abstract

I cambiamenti climatici stanno generando uno stress idrico di proporzioni mai viste fino ad ora (Decreto del 07/12/22 - 22A07095). Il corretto utilizzo e gestione dell’acqua è quindi importante in una Regione come l’Emilia-Romagna caratterizzata da un’alta densità industriale che utilizza questa risorsa in molti settori produttivi.

Lo scopo del progetto SMART-H2O è lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di purificazione delle acque industriali al fine di poterle riutilizzare in un’ottica di sostenibilità e circolarità minimizzando il loro prelievo da superficie o da falda.

Partendo da conoscenze di laboratorio consolidate (TRL4) su trattamenti di purificazione innovativi, in 2 anni il progetto realizzerà il primo esempio di impianto (prototipale) ad oggi non disponibile su scala industriale (TRL6) in grado di abbattere carica microbica, metalli pesanti ed inquinanti organici, compresi quelli persistenti (IPA e PFAS).

Il consorzio dei laboratori coinvolti: CIPACK, Terra&Acqua Tech, ISSMC-CNR, CIDEA e CFR è in grado di coprire tutta la filiera di valore, dallo sviluppo dei materiali, alla progettazione dell’intero dispositivo, alle analisi chimiche e microbiologiche necessarie per la validazione del processo di purificazione. Il progetto SMART H2O gode dell’appoggio di importanti aziende del territorio interessate a testare sul campo l’efficacia del dispositivo filtrante per ridurre sprechi e consumi di risorse idriche, concorrendo al contempo al miglioramento della qualità delle acque tramite il riutilizzo delle acque di processo in ambito produttivo.

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivo del presente progetto è la progettazione, realizzazione e validazione sperimentale di un pilota di filtro multistadio per l’abbattimento di contaminanti da acque industriali e acque reflue. La validazione sperimentale sarà condotta in diversi contesti produttivi, caratterizzati da diverse tipologie di contaminanti, nei quali si valuterà l’efficacia del sistema sui contaminanti di interesse, anche in relazione alla conformità con eventuali limiti legislativi esistenti. I dati ottenuti permetteranno di verificare l’efficienza di rimozione di diverse classi di inquinanti anche in relazione alla tipologia di refluo considerato. Le informazioni ottenute verranno utilizzate per ottimizzare il dimensionamento delle unità di trattamento al fine di realizzare un prototipo con operatività flessibile ed adattabile a diverse realtà produttive.       

Grazie alle attività svolte sarà disponibile la curva caratteristica del filtro e un protocollo di buone pratiche di progettazione in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche delle future installazioni industriali. Tali informazioni saranno inoltre finalizzate alla redazione di uno studio di fattibilità tecnico economico del filtro multistadio e ad un’analisi competitiva di mercato che potranno essere il punto di partenza per un futuro business plan relativo alla commercializzazione della nuova soluzione impiantistica.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIPACK: Prof. Roberto Montanari

Strutture Unipr coinvolte:
CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging

Partner:

  • Terra & Acqua Tech
  • CNR - ISSMC
  • UNIPR - CIDEA
  • Consorzio Futuro in Ricerca

Costo totale di progetto: 701.427,42 euro
Contributo totale di progetto: 499.999,38 euro
Costo totale CIPACK Unipr: 335.188,49 euro
Contributo totale CIPACK Unipr: 234.631,94 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 07/02/2024
Data di fine: 06/02/2026

Centro Interdipartimentale per l’Energia e l’Ambiente CIDEA

Progetti afferenti CIDEA finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

AGORA - un Atelier sonoro per il GiocO, la Ricerca, l’Acustica - progetto innovativo per l’inclusione delle persone vulnerabili tramite il suono immersivo 3D delle piazze

Sito web del progetto

http://progettoagora.org/

Abstract

I cambiamenti climatici, le carestie, le guerre, le emergenze umanitarie sempre più gravi, causano dinamiche migratorie che portano ingenti masse di popolazione dalle periferie del mondo agli agglomerati urbani. Sono processi inarrestabili. L’inclusività sociale di qualità rappresenta una priorità fondamentale per le politiche sociali regionali ed internazionali, soprattutto per le persone più vulnerabili: persone con disabilità, senza cittadinanza, rifugiati, richiedenti asilo. L’inclusione conduce alla condivisione della vita sociale, delle attività culturali e creative, della festa. La Regione Emilia Romagna è da sempre all’avanguardia in Europa per le politiche sociali innovative volte a migliorare l’inclusività e la cittadinanza. Un luogo simbolico, storicoculturale inclusivo per antonomasia, è rivestito dalle Piazze. Piazza Maggiore, Piazza Cavour, significano incontro, condivisione, socializzazione, confronto. Il progetto AGORA ambisce a portare il suono delle piazze dalle persone più vulnerabili. La vivacità, l’allegria dei suoni delle piazze verrà studiata, acquisita e trasmessa con tecnologie acustiche multicanali innovative. Il suono delle piazze è un bene culturale intangibile, e il suo splendore e vivacità può contribuire a una sempre maggiore inclusione di qualità. 

Obiettivi e risultati attesi 

Gli obiettivi sono i seguenti: raccogliere e repertoriare i suoni delle piazze, bene culturale intangibile, dell’Emilia-Romagna e d’Italia, per la loro conservazione; analizzare i suoni delle piazze italiane e qualificarle per l’aspetto del potenziale acustico e sonoro, offrendo uno strumento alle amministrazioni pubbliche per la loro migliore destinazione nelle varie funzioni cittadine; portare i suoni delle piazze a coloro che, disabili e fragili, non possono percorrerle, offrendo un’esperienza acustico-sonoro-spaziale che superi le barriere imposte dalle loro disabilità o fragilità; costruire percorsi formativi per i migranti che, a partire dalla piazza considerata anche dal punto di vista acustico e sonoro, espressione della peculiarità del luogo, data anche la sua conformazione urbanistica e architettonica, mirino all’educazione alla cittadinanza; costruire percorsi formativi per tutti i cittadini che, indagandone la storia della piazza anche dal punto di vista acustico e sonoro, possa far maturare un senso di consapevolezza culturale; costruire percorsi formativi per tutti i cittadini, residenti o migranti, disabili o fragili, che, a partire dalla ricostruzione acustica e sonora della piazza oggi, ripercorrano anche la storia musicale di una determinata piazza e della città. In una visione didattica dell’ascolto i migranti possono penetrare i significati della cultura che li accoglie, i disabili e i fragili vengono valorizzati.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Angelo Farina

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
Gruppo C.S.A. S.p.A.(Italy)

Partner:

  • UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
  • CIRI EC - ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
  • Consorzio Futuro in Ricerca (Italy)

Costo totale di progetto: 763.535,00 euro
Contributo totale di progetto: 499.379,50 euro
Costo totale Unipr: 180.710,00 euro
Contributo totale Unipr: 126.497,00 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 29/07/2026

 

AGRARIAN Sistema eterogeneo modulare per applicazioni di monitoraggio avanzato in agricoltura

Sito web del progetto

Agrarian

Abstract

AGRARIAN vuole sviluppare un sistema eterogeno di raccolta dati ed immagini, in ambito precision-farming, applicato alla filiera pilota della vite.

Il sistema utilizzerà sensoristica mobile per le analisi in situ non solo dei parametri ambientali e degli indici di vegetazione, ma anche dello stato del suolo; in questo modo fornirà informazioni in real time sullo stato di salute della coltura permettendo un potenziale early-warning di avversità biotiche e rendendo possibile l’intervento immediato, puntuale e localizzato dove necessario.

I dati raccolti permetteranno di ottenere una mappatura e uno storico dell’evoluzione delle aree del vigneto e del suolo; il fine è quello di abilitare lo sviluppo di algoritmi di autoapprendimento e modelli predittivi per l’ottimizzazione e la razionalizzazione di risorse quali acqua, fertilizzanti e prodotti fitosanitari. Il tutto in ottica di circular-economy, per favorire anche l’accesso alle certificazioni per la qualità e la sostenibilità del settore (es. SQNPI).

Obiettivi e risultati attesi

Gli obiettivi di AGRARIAN sono:

  • Sviluppo di un sistema di gestione per classificare lo stato di salute della coltura;  
  • Sviluppo di un sistema per la previsione della resa di produzione;
  • Sviluppo di un sistema che fornisca uno storico delle campagne vegeto-produttive dell’area monitorata.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIDEA: Prof. Dario Lodi Rizzini

Strutture Unipr coinvolte:

CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:

InterMech – Unimore

Partner:

  • UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
  • InterMech - UNIMORE
  • RINOVA
  • CRIT

Costo totale di progetto: 667.043,37 euro
Contributo totale di progetto: 483.730,36 euro
Costo totale  CIDEA Unipr: 106.825,30 euro
Contributo totale CIDEA Unipr: 74.777,84 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 01/03/2024
Data di fine: 01/09/2026

 

AIM-eBIM Adapted Information Management for existing Buildings Information Modeling

Sito web del progetto

www.aimebim.it

Abstract

Finanziato nell’ambito del PR-FESR Emilia-Romagna 2021-2027, il progetto è incentrato su processi innovativi per l’utilizzo del dato digitale da rilievo integrato del costruito esistente e del patrimonio storico-architettonico, verso una modellazione BIM “adattativa”. 

Il progetto sviluppa nuovi processi e strumenti che consentano un uso “critico” e tematizzato dei dati attraverso applicazioni di Intelligenza Artificiale e attraverso la modellazione BIM – Building Information Modeling. I processi di modellazione parametrica del patrimonio esistente tramite strumenti BIM stanno diventando tanto pervasivi quanto necessari, considerando il trend normativo di progressiva inclusione della modellazione BIM nelle gare d’appalto e la necessità di utilizzare strumenti digitali collaborativi tra i diversi attori coinvolti nel processo di conservazione e intervento sul costruito esistente.

AIM-eBIM, coordinato da TekneHub, è sviluppato da un partenariato costituito da CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dal CIRI EC - Centro Interdipartimentale di Ricerca Edilizia e Costruzioni dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, dal Centro Ceramico - Consorzio Universitario per la gestione del centro di ricerca e sperimentazione per l’industria ceramica e dal CIDEA - Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente dell’Università degli Studi di Parma. 

Le imprese partecipanti al partneriato sono Politecnica Ingegneria e Architettura Soc. Coop., 2S.I. Software e Servizi per l’Ingegneria S.r.l., TONALITE S.p.A., SAFE LM srl e INCEPTION srl, spin-off dell’Università degli Studi di Ferrara. AIM-eBIM propone un avanzamento dei risultati raggiunti in precedenti progetti finanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020 per rispondere, in particolare, alle nuove necessità scaturite dalla rapida evoluzione degli strumenti di rilievo digitale, riconducibili alla difficoltà di gestire e utilizzare grandi quantità di dati in modo efficiente. 

Obiettivi e risultati attesi 

Il progetto AIM-eBIM interviene nel passaggio tra rilievo e modellazione, che può essere resa più efficiente “scomponendo” le diverse necessità analitico-progettuali creando modelli in grado di supportare la documentazione del patrimonio architettonico e la progettazione degli interventi. In questa direzione, gli ambiti di approfondimento riguardano l’analisi dei materiali, tecniche, componenti, strutture e l’analisi dello stato di conservazione. Le prime attività riguardano la definizione di un Protocollo di ottimizzazione per il processo rilievomodellazione e per la scomposizione tematica e il popolamento dei modelli digitali, creando la struttura metodologica del progetto. La parte centrale delle attività sarà dedicata all’analisi degli attuali strumenti di Intelligenza Artificiale applicabili per la suddivisione e classificazione dei dati digitali da rilievo, informazioni che andranno a popolare i modelli BIM. Oltre alla definizione di modelli BIM innovativi e interdisciplinari, il processo verrà applicato a specifici casi studio, che comprendono edifici appartenenti al patrimonio esistente diffuso e al patrimonio storico-architettonico. I casi studio selezionati saranno diversificati per tipologia, materiali, assetto strutturale e stato conservativo, creando la più ampia casistica per lo sviluppo di test tematici per diverse finalità (documentazione, analisi, monitoraggio, progetto) e secondo diversi criteri. In questa direzione, i Laboratori del partenariato si integrano mettendo a sistema le diverse competenze, background e infrastrutture di ricerca; le imprese coinvolte, allo stesso modo, rappresentano interlocutori ideali nello sviluppo delle attività, rappresentando settori cruciali per il raggiungimento degli obiettivi del progetto, e potendo indirizzarne gli sviluppi verso ricadute industriali effettive, perseguendo le esigenze della filiera. 

I risultati attesi del progetto prevedono anche l’esplorazione di piattaforme collaborative e ambienti digitali per la condivisione aperta dei risultati del progetto, con l’obiettivo di massima accessibilità e aprendo alla possibilità di collaborazioni e integrazioni interdisciplinari. AIM-eBIM si propone altresì di favorire l’incremento nell’utilizzo del BIM da parte di imprese e figure coinvolte nel processo di intervento sull’esistente, di incentivare la condivisione di standard e piattaforme di collaborazione, e di supportare la permeabilità all’innovazione tecnologica. La Strategia di Specializzazione Intelligente S3, infatti, rileva chiaramente che la digitalizzazione ormai pervasiva rende necessario l’uso di modelli e applicazioni per l’interoperabilità di processi e dati e per l’attivazione di nuovi servizi a supporto dello sviluppo di nuovi prodotti. Tra le priorità S3 figura l’incremento delle tecnologie digitali per le imprese, aumentandone le competenze e garantendo la diffusione di soluzioni tecnologiche avanzate. Il progetto AIM-eBIM si innesta in questo ambito, mettendo al centro la digitalizzazione a servizio della filiera del settore delle Costruzioni e il dato in tutto il suo ciclo di vita: creazione, elaborazione, integrazione, trasferimento, archiviazione. AIM-eBIM persegue l’incremento nell’uso di strumenti integrati per la gestione del progetto e del cantiere “intelligente” attraverso la gestione informatizzata dei processi, per accompagnare la rigenerazione del settore Costruzioni che si dovrà basare sempre più sugli strumenti digitali richiedendo nuove competenze e rendendo più capillare l’applicazione di tecnologie emergenti. Il BIM può supportare il controllo del processo progettuale e dei processi decisionali e supportare le imprese nell’elaborazione di modelli di simulazione progettuale nell’intervento sul costruito esistente.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Chiara Vernizzi

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
UNIFE - Laboratorio Teknehub

Partner:

  • UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio
  • Centro Ceramico
  • UNIBO CIRI EC
  • UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Costo totale di progetto: 699.731,93 euro
Contributo totale di progetto: 498.029,35 euro
Costo totale Unipr: 83.907,94 euro
Contributo totale Unipr: 59.124,06 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 05/02/2024
Data di fine: 05/08/2026

 

CASA CAlcestruzzi circolari e Sostenibili Additivati con materiali riciclati provenienti da filiere locali

Abstract

Il progetto CASA intende contribuire al rafforzamento del comparto produttivo operante nel settore dei materiali per l’edilizia, nella direzione del recupero e valorizzazione dei rifiuti, nello spirito dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile. L’industria dei prodotti edilizi è oggi alla costante ricerca di materie prime seconde che da un lato rispondano agli obiettivi di sostenibilità legati alla riduzione delle emissioni di CO2 e di consumo delle materie prime naturali e dall’altro mantengano un profilo prestazionale adeguato agli standard richiesti. Lo scopo di CASA è capitalizzare il valore residuo del rifiuto e sottrarlo al conferimento in discarica, in un’ottica di economia circolare. In particolare, CASA intende sviluppare materiali cementizi “green” che incorporano scarti provenienti da diverse filiere produttive della Regione, quali il settore delle pavimentazioni sportive (fibre sintetiche), dell’industria ceramica (scarti di materiale cotto), delle costruzioni (Gasbeton), della produzione agricola (letame bovino, lolla di riso) e di energia (biochar). CASA coniuga la grande richiesta di materiali da costruzione con la necessità di valorizzare rifiuti tecnologicamente poveri oggi spesso diretti in discarica. Il progetto si colloca pienamente nel recente contesto normativo dei Criteri Ambientali Minimi e favorisce una svolta nella concezione e produzione dei materiali per edilizia, nella direzione della riduzione degli impatti ambientali, della sostenibilità e del riutilizzo. 

Obiettivi e risultati attesi

CASA si prefigge di studiare le potenzialità tecnologiche e industriali associate al recupero degli scarti di processo/prodotto all’interno di materiali da costruzione, con l’obiettivo di: 

- potenziare la circolarità nella gestione degli scarti, tenendo conto degli impatti ambientali, sociali, della fattibilità tecnica e praticabilità economica; 

- ridurre il consumo di materie prime vergini ed emissioni di CO2, prevendendo la possibilità di utilizzo di rifiuti per la produzione di fibre o come sostituti di aggregati/cemento nel calcestruzzo; 

- immettere nel mercato nuovi prodotti competitivi, capaci di coniugare il riutilizzo degli scarti provenienti dalla produzione delle industrie coinvolte con il miglioramento delle prestazioni del calcestruzzo e il soddisfacimento dei Criteri Ambientali Minimi, dimostrandone la fattibilità industriale e accrescendo la competitività delle imprese e del sistema produttivo; 

- quantificare i vantaggi (e svantaggi) tecnologici dei prodotti sviluppati rispetto al materiale tradizionale allo scopo di definirne i campi di applicazione e la convenienza economica;

- sviluppare una sensibilità diffusa sui vantaggi ambientali insiti in un’economia fondata sul ciclo di vita dei prodotti e la sostenibilità ecologica e al contempo sensibilizzare alla responsabilità estesa del produttore riguardo il sistema di gestione dei rifiuti, sviluppando processi di transizione verso sistemi più sostenibili; 

- contribuire al raggiungimento della missione 2 (rivoluzione verde e transizione ecologica) del PNRR e degli SDGs 9, 11, 12, 13 dell’Agenda 2030: Goals 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), 11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Consumo e produzione responsabili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico). 

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Patrizia Bernardi

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
Università degli studi di Parma

Partner:

  • UNIMORE-EN&TECH
  • UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio-
  • UNIFE - Laboratorio Teknehub
  • UNIBO CIRI EC

Costo totale di progetto: 701.247,36 euro
Contributo totale di progetto: 498.373,15 euro
Costo totale Unipr: 346.346,46 euro 
Contributo totale Unipr: 249.942,52 euro
Durata del progetto in mesi: 28
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 06/06/2026

H2 SYNERGY idrogeno verde e syngas da economia circolare ottenuti per elettrolisi ad alta temperatura in sinergia con gassificazione di residui di biomasse e di plastiche Green hydrogen and syngas from circular economy obtained by high temperature electrolysis

Abstract

Il progetto H2-Synergy è finalizzato ad ottimizzare la conversion delle energie rinnovabili grazie alla produzione di H2/syngas e biochar, associando un processo di elettrolisi di vapore ad alta temperatura (con cella ad ossidi solidi) ad un processo di gassificazione di biomasse residuali e/o rifiuti plastici, sfruttando l’O2 prodotto dall’elettrolisi. Il processo è completato con l’aggiunta di un'unità di oxy-reforming posta all'uscita del gassificatore, che sfrutta l’O2 prodotto dall’elettrolisi per abbattere i catrami e gli idrocarburi leggeri per convertirli a syngas (CO e H2). L'integrazione permette di recuperare il calore della gassificazione migliorando notevolmente l'efficienza dell'elettrolisi, diminuendo i costi e aumentando la resa della gassificazione. Il processo prevede inoltre la co-produzione di biochar come materiale ad alto valore aggiunto che sarà valorizzato valutandone le caratteristiche come ammendante, materiale adsorbente e il suo inserimento in filiere industriali.

Obiettivi e risultati attesi 

L’obiettivo del progetto H2-Synergy riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili e biomasse o plastiche di scarto per la produzione di H2/syngas e biochar, tramite l'accoppiamento la produzione di idrogeno e ossigeno con un elettrolizzatore a ossidi solidi e lo sviluppo di un processo di gassificazione alimentato con miscele ricche in ossigeno.
Il progetto ha una durata di 30 mesi e vede la collaborazione di diverse realtà con competenze specialistiche e di due aziende, Iridenergy e ABK Group per il raggiungimento dei risultati attesi.

Il progetto H2-Synergy è suddiviso in 5 Work Packages (WP):

Il WP1 sarà dedicato alla produzione e allo sviluppo dei catalizzatori per la reazione di upgrading del gas (oxy-reforming) e dei materiali che compongono la cella elettrochimica a ossidi solidi (SOEC). I catalizzatori saranno prodotti in polvere e formati in pellets o sistemi strutturati per i test del WP2 e WP3.

Il WP2 provvederà allo sviluppo dei sistemi ossia il modulo per l’elettrolisi SOEC ad alta temperatura per la produzione di H2 e O2, il processo di gassificazione di biomasse utilizzando O2/H2O/CO2 e il processo di upgrading del gas alimentato con O2/H2O/CO2.

Il WP3 scalerà il processo a TRL 6 alimentando il piro-gassificatore con biomasse residuali e scarti polimerici, usando una miscela O2/H2O come ossidante. Il piro-gassificatore verrà integrato con un catalizzatore di upgrading testato sia su un side-stream del gas prodotto in condizioni industriali che implementato nel piro-gassificatore producendo syngas e biochar.

Il WP4 si occuperà della caratterizzazione e dello studio delle applicazioni del char prodotto sia come ammendante/assorbente che per il suo inserimento nella filiera industriale della ceramica, individuando le condizioni di impianto favorevoli alla produzione di un char di qualità superiore.

Il WP5 si occuperà della disseminazione dei risultati del progetto e della promozione dei suoi prodotti.

Il progetto H2-Synergy prevede i seguenti output attraverso la realizzazione dei 5 Work Packages:

  • Il WP1 si prefigge di identificare la composizione di catalizzatori di oxy-reforming, di scalare la più efficiente e di sviluppare i materiali per il sistema SOEC.
  • Il WP2 si prefigge di: - validare in scala di laboratorio la gassificazione delle biomasse con miscele O2/CO2/H2O e raccogliere le indicazioni utili all’applicazione in condizioni
  • Il WP3 prefigge lo sviluppo di un gassificatore innovativo integrato ad oxy-reforming con miscele O2/H2O per la valorizzazione di scarti di filiera.
  • Il WP 4 si prefigge di caratterizzare i char ottenuti in diverse condizioni dal punto di vista morfologico, chimico-fisico e di composizione elementare oltre che di eterminare le proprietà di assorbimento del char e le sue potenzialità come ammendante o il suo inserimento in processi industriali
  • Il WP5 si prefigge di disseminare i risultati del progetto

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
CIRI-FRAME (UniBO) Centro Interdipartimentale per la ricerca Industriale - Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia

Partner:

  • UNIPR CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente
  • CNR-ISSMC - Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici
  • CIFLA - Centro per l’Innovazione di Fondazione Flaminia

Costo totale di progetto: 699.167,66 euro
Contributo totale di progetto: 499.917,36 euro
Costo totale CIDEA Unipr: 193.287,74 euro
Contributo totale Unipr: 135.301,42 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 30/07/2026

 

PIAC(ER)2 Piattaforma per l’Abilitazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Emilia-Romagna

Abstract

PIAC(ER)2 ha come obiettivo lo sviluppo di una piattaforma di strumenti per la pianificazione e gestione di Comunità Energetiche Rinnovabili, le cui prime applicazioni saranno individuate nel tessuto industriale della Regione Emilia-Romagna. Gli strumenti sviluppati andranno ad affrontare tutte le principali fasi di vita di una CER (tenendo in considerazioni le sue possibili evoluzioni nel corso del tempo in termini di partecipanti e tipologie di consumi): progettazione e dimensionamento; gestione di lungo periodo (con modellazione di strategie di contrattualizzazione ed user engagement); forecast, monitoraggio e diagnosi dei sistemi di produzione e accumulo, offrendo soluzioni operative sia su lunghe scale temporali che sul breve periodo. Sarà adottato con un approccio olistico, che permetta di tenere conto di esigenze e opportunità derivanti dall’unione del settore elettrico con quelli non-elettrici (e.g. riscaldamento, mobilità). Gli strumenti saranno inquadrati in un framework in grado di garantire l’interoperabilità tra sé stessi e nei confronti del mondo esterno, ponendo così le basi per la futura realizzazione e commercializzazione di una piattaforma che possa contenerli e valorizzarne risultati e interazioni.

Obiettivi e risultati attesi

Gli obiettivi del progetto sono: 1.Esplorare e promuovere strategie di pianificazione e gestione delle CER che permettano una partecipazione attiva da parte dei suoi membri, adottando configurazioni e strategie efficienti per massimizzare l’utilizzo delle risorse rinnovabili locali, l’affidabilità, l’interoperabilità e la sostenibilità sul lungo periodo. 2.Sviluppare una piattaforma per l’abilitazione delle CER quali particolare tipologia di risorse aggregate, che integri diversi tool al fine di ottimizzarne la configurazione e il comportamento sulle diverse scale temporali e in relazione ai diversi aspetti tecnico-economici di interesse: dimensionamento, integrazione multi-energetica, diagnosi e monitoraggio, strategia di gestione sul lungo periodo e forecast, interoperabilità. 3.Validare i modelli di cui al punto 2, al fine di garantirne la generalità ed applicabilità. 4.Definire una strategia di sfruttamento dei risultati della ricerca (business model) per un'integrazione efficace delle CER (con focus su ambito industriale) nei sistemi e nei mercati energetici. Cui corrispondono, nell’ordine, i seguenti risultati: 1.Specifiche per la piattaforma. 2.Modelli matematici e strumenti per l’ottimizzazione della gestione e pianificazione su diverse scale temporali. 3.Business model , in cui sono identificati i meccanismi e i benefici che ogni tool e, quindi, la piattaforma sarà in grado di sbloccare da un punto di vista tecnico, economico e regolatorio.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Mirko Morini

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
LEAP S.c.ar.l. - Laboratorio Energia Ambiente Piacenza (Italy)

Partner:
Enea Agenzia Naz.Per Le Nuove Tecnologie, L'Energia E Lo Sviluppo Economico Sostenibile (Italy)
Università degli Studi di Ferrara - IN4 Hub per l'Innovazione nell'Ingegneria e l'Integrazione nell'Industria (Italy)
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
Università degli Studi di Parma - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l'Energia Ambiente - CIDEA (Italy)

Costo totale di progetto: Euro (EUR) 697.142,86
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 500.000,00
Costo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 131.100,00
Contributo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 91.770,00
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 07/02/2024
Data di fine: 06/08/2026

 

SACER Sviluppo e integrazione di Accumuli innovativi nelle Comunità Energetiche Rinnovabili

Abstract

Il progetto SACER propone un approccio multi-livello per la modellazione di comunità energetiche rinnovabili (CER) e gruppi di autoconsumo collettivo (GAC) in presenza di reti che permettano lo scambio di energia elettrica e termica tra i prosumers. Tali comunità sono di particolare interesse considerando la diffusione in Emilia Romagna delle reti di riscaldamento urbano. L’obiettivo è quello di testare nuove logiche di gestione dei flussi energetici in grado di massimizzare risparmi ed efficienza energetica grazie all’utilizzo di sistemi di accumulo elettrici e termici innovativi. Gli accumuli termici possono permettere sia di stoccare surplus di energia termica che di fungere da elemento di raccordo tra rete elettrica e termica grazie all’utilizzo delle pompe di calore. Nel progetto verranno studiati accumuli termici innovativi basati su materiali termochimici (TCM) o a cambiamento di fase (PCM) mentre dal punto di vista elettrico, si valuterà il posizionamento ottimale dei sistemi di accumulo elettrico e la possibilità di ottenere calore di recupero dal loro raffreddamento. Verrà sviluppato un applicativo IT per l’analisi delle prestazioni delle CER in base alla gestione degli elementi di “interscambio energetico” costituiti dagli accumuli messi a punto nel progetto.

Obiettivi e risultati attesi

SACER permetterà di testare nuove soluzioni per una gestione più efficiente di CER e GAC di nuova generazione. In primo luogo, verranno proposti innovativi serbatoi di accumulo termico basati su materiali termochimici e PCM da utilizzare in abbinamento con pompe di calore elettriche per realizzare un efficiente interscambio tra surplus di energia elettrica e calore. Tale attività verrà realizzata con la collaborazione di aziende regionali che producono tali componenti per sistemi HVAC tradizionali. Verrà poi affrontato il problema della determinazione dei profili orari di consumo/produzione di energia elettrica e termica per diverse tipologie di utenze attraverso una mirata campagna sperimentale combinata all’adozione di modelli di machine learning applicati a database esistenti. In parallelo, verrà studiato il comportamento della CER al variare della posizione degli accumuli elettrici (centralizzati/delocalizzati) all’interno della rete in base alla tipologia di utenze collegate. Un focus sarà dedicato al problema dell’ottimizzazione dell’efficienza degli accumuli elettrici grazie allo sviluppo di sistemi di raffreddamento dedicati. Si prevede di condividere i principali risultati ottenuti attraverso la stesura di linee guida sulle CER di nuova generazione e la creazione di un applicativo IT ad accesso libero che permetterà di calcolare le prestazioni di una CER a seguito dell’adozione dei sistemi di accumulo termici ed elettrici messi a punto durante il progetto.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Pamela Vocale

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:

UNIBO CIRI EC

Partner:

  • UNIPR CIDEA
  • UNIFE - Laboratorio Teknehub
  • UNIMORE-EN&TECH
  • Larcoicos- consorzio Ricos

Costo totale di progetto: 685.290,25 euro
Contributo totale di progetto: 494.208,17 euro
Costo totale Unipr: 120.467,46 euro 
Contributo totale Unipr: 84.672,22 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 30/01/2024
Data di fine: 30/07/2026

 

SAFER STAMPAGGIO DI COMPONENTI POLIMERICI FUNZIONALIZZATO MEDIANTE TESSITURA LASER

Sito web del progetto

SAF-ER

Abstract

Il progetto SAFER prevede la messa a punto di una filiera di processo per produrre parti polimeriche a ridotta proliferazione batterica e fungina, bassa sporcabilità e l’incremento delle prestazioni del processo di stampaggio. 

Il progetto utilizza la tecnologia dei ricoprimenti nanostrutturati accoppiati alla tessitura laser degli stampi per incrementare la durata della funzionalizzazione. 

Gli stessi materiali formulati nel progetto verranno utilizzati allo scopo di migliorare il processo di stampaggio ad iniezione. Il progetto vede l’interesse di aziende del comparto gomma/plastica, operanti in particolare nel settore degli articoli tecnici, della zootecnia e veterinaria e del packaging.

Attività

  1. Sviluppo di ricoprimenti innovativi a base inorganica- Utilizziamo nanoparticelle ceramiche per creare rivestimenti antisporco ultra-efficienti su stampi prelavorati mediante la tecnica di Ultrashort Laser Texturing.
  2. Ultrafast laser texturing di stampi- Utilizziamo moderni sistemi laser ad impulsi ultracorti per modificare la superficie di stampi ed inserti con estrema precisione.
  3. Stampaggio di parti polimeriche- Stampaggio ad iniezione, rivestimenti nanostrutturati e superfici testurizzate per la produzione di serie di parti a bassa proliferazione batterica e fungina e ridotta sporcabilità.
  4. Caratterizzazione Microbiologica- Sintesi di nanoparticelle ceramiche per la realizzazione di rivestimenti atti a ridurre la sporcabilità di stampi prelavorati via Ultrashort Laser Texturing.

Obiettivi e risultati attesi

Attraverso la formulazione e deposizione di rivestimenti all’avanguardia, nanostrutturati e di composizione ibrida è possibile progettare superfici altamente repellenti nei confronti di liquidi in un ampio spettro di tensioni superficiali.

Superfici nanostrutturate ad alta durabilità

Materiale e componenti a bassa proliferazione

Valutazione Microbiologica

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
UNIMORE-EN&TECH

Partner:

  • CNR- ISSMC
  • UNIPR CIDEA
  • FONDAZIONE REI

Costo totale di progetto: 660.303,28 euro
Contributo totale di progetto: 476.612,39 euro
Costo totale Unipr: 176.239,25 euro 
Contributo totale Unipr: 123.367,48 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 01/03/2024
Data di fine: 01/09/2026

 

SiMOD Sistemi Mobili Multi-robot per la Manipolazione di Oggetti Deformabili

Sito web del progetto

https://simod.eu/

Abstract

Il progetto SiMOD intende sviluppare un framework di manipolazione, basato su robot manipolatori collaborativi installati su piattaforme mobili, in grado di percepire e co-manipolare oggetti deformabili per applicazioni industriali. L'obiettivo è migliorare l'esperienza lavorativa diminuendo lo sforzo fisico e cognitivo dei lavoratori del settore manifatturiero in applicazioni che implicano la manipolazione di oggetti deformabili di dimensioni significative, come cavi elettrici, sacchetti di materiale sfuso o pacchi di materiale soffice, quindi non automatizzabili in maniera flessibile con le soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. Il risultato tecnologico è lo sviluppo e validazione ad un TRL 6 (Tecnologia dimostrata in ambiente industrialmente rilevante) di una tecnologia per la manipolazione mobile multi-robot, mediante la realizzazione di un prototipo da cui trarre le tecnologie abilitanti per la successiva realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi. Il prototipo, costituito da due manipolatori mobili dotati di sistemi di percezione per l’acquisizione ed analisi degli oggetti e degli scenari operativi, nonché di organi di presa adatti alle manipolazioni da svolgere, sarà reso disponibile come dimostratore presso il CIRI-MAM di Bologna.

Obiettivi e risultati attesi

SIMOD integra robotica collaborativa e mobile, percezione avanzata e intelligenza artificiale per creare una nuova famiglia di agenti robotici, in grado di cooperare tra loro per svolgere un'ampia gamma di azioni, le quali alternativamente richiederebbero una molteplicità di tecnologie di automazione specifiche, economicamente non giustificabili. La tecnologia sviluppata da SIMOD può essere game changer per operazioni di assemblaggio e logistica, in luoghi frequentati da esseri umani, per una grande varietà di oggetti deformabili, quali cavi, sacchi di materiale sfuso, grandi imballaggi di materiale morbido, sacchi di rifiuti, ecc. Come obiettivo tecnologico, il progetto SiMOD prevede lo sviluppo di un prototipo, costituito da due manipolatori mobili dotati di sistemi di visione per l’acquisizione ed analisi degli oggetti e degli scenari operativi, nonché di organi di presa adatti alle operazioni di percezione e manipolazione da svolgere, sarà reso disponibile come dimostratore presso una delle sedi del CIRI-MAM di Bologna. Il sistema verrà validato ad un TRL 6 (Tecnologia dimostrata in ambiente industrialmente rilevante) prendendo in considerazione i casi d’uso e i contesti operativi delineati dalle aziende coinvolte nel progetto, fornendo quindi le tecnologie abilitanti per la successiva realizzazione e commercializzazione di processi, prodotti e servizi di manipolazione mobile di oggetti deformabili.


Dettagli del progetto
Responsabile scientifico: Prof Jacopo Aleotti

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Partner:

  • Università degli Studi di Ferrara - IN4 Hub per l'Innovazione nell'Ingegneria e l'Integrazione nell'Industria (Italy)
  • Università degli Studi di Parma - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l'Energia Ambiente - CIDEA (Italy)
  • Fondazione Democenter-Sipe (Italy)
  • Centro Interdipartimentale per la Ricerca Applicata e i Servizi della Meccanica A. e Motoristica -INTERMECH- MO.RE - Università degli Studi di Modena e Reggio E. (Italy)

Costo totale di progetto: Euro (EUR) 697.125,30
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 499.987,71
Costo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 128,570,30
Contributo totale CIDEA Unipr: Euro (EUR) 89.999,21
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 01/02/2024
Data di fine: 01/08/2026

 

Smart H2O Sistema modulare di abbattimento assorbimento inquinanti

Abstract

I cambiamenti climatici stanno generando uno stress idrico di proporzioni mai viste fino ad ora (Decreto del 07/12/22 - 22A07095). Il corretto utilizzo e gestione dell’acqua è quindi importante in una Regione come l’Emilia-Romagna caratterizzata da un’alta densità industriale che utilizza questa risorsa in molti settori produttivi.

Lo scopo del progetto SMART-H2O è lo sviluppo e la realizzazione di un sistema di purificazione delle acque industriali al fine di poterle riutilizzare in un’ottica di sostenibilità e circolarità minimizzando il loro prelievo da superficie o da falda.

Partendo da conoscenze di laboratorio consolidate (TRL4) su trattamenti di purificazione innovativi, in 2 anni il progetto realizzerà il primo esempio di impianto (prototipale) ad oggi non disponibile su scala industriale (TRL6) in grado di abbattere carica microbica, metalli pesanti ed inquinanti organici, compresi quelli persistenti (IPA e PFAS).

Il consorzio dei laboratori coinvolti: CIPACK, Terra&Acqua Tech, ISSMC-CNR, CIDEA e CFR è in grado di coprire tutta la filiera di valore, dallo sviluppo dei materiali, alla progettazione dell’intero dispositivo, alle analisi chimiche e microbiologiche necessarie per la validazione del processo di purificazione. Il progetto SMART H2O gode dell’appoggio di importanti aziende del territorio interessate a testare sul campo l’efficacia del dispositivo filtrante per ridurre sprechi e consumi di risorse idriche, concorrendo al contempo al miglioramento della qualità delle acque tramite il riutilizzo delle acque di processo in ambito produttivo.

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivo del presente progetto è la progettazione, realizzazione e validazione sperimentale di un pilota di filtro multistadio per l’abbattimento di contaminanti da acque industriali e acque reflue. La validazione sperimentale sarà condotta in diversi contesti produttivi, caratterizzati da diverse tipologie di contaminanti, nei quali si valuterà l’efficacia del sistema sui contaminanti di interesse, anche in relazione alla conformità con eventuali limiti legislativi esistenti. I dati ottenuti permetteranno di verificare l’efficienza di rimozione di diverse classi di inquinanti anche in relazione alla tipologia di refluo considerato. Le informazioni ottenute verranno utilizzate per ottimizzare il dimensionamento delle unità di trattamento al fine di realizzare un prototipo con operatività flessibile ed adattabile a diverse realtà produttive.       

Grazie alle attività svolte sarà disponibile la curva caratteristica del filtro e un protocollo di buone pratiche di progettazione in funzione delle dimensioni e delle caratteristiche specifiche delle future installazioni industriali. Tali informazioni saranno inoltre finalizzate alla redazione di uno studio di fattibilità tecnico economico del filtro multistadio e ad un’analisi competitiva di mercato che potranno essere il punto di partenza per un futuro business plan relativo alla commercializzazione della nuova soluzione impiantistica.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per CIDEA: Prof.ssa Federica Bianchi

Strutture Unipr coinvolte:

  • CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging
  • CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:
CIPACK - Centro Interdipartimentale per il packaging

Partner:

  • Terra & Acqua Tech
  • CNR - ISSMC
  • UNIPR - CIDEA
  • Consorzio Futuro in Ricerca

Costo totale di progetto: 701.427,42 euro
Contributo totale di progetto: 499.999,38 euro
Costo totale CIDEA Unipr: 83.720,00 euro
Contributo totale CIDEA Unipr: 58.604,00 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 07/02/2024
Data di fine: 06/02/2026

 

STREAM2B STRategie di EfficientAMenTO della risorsa idrica nella coltivazione del Basilico

Sito web del progetto

https://stream2b.it/

Abstract

Il progetto STREAM2B si propone di sviluppare tecniche innovative e di precisione per la coltivazione del basilico da industria. Tali tecniche perseguono diversi obiettivi: realizzare strumenti di supporto decisionale per la gestione della risorsa idrica e la coltivazione della specie; migliorare l’efficienza d’uso dell’acqua di irrigazione attraverso sensoristica; sviluppare un simulatore dell’impatto dei cambiamenti climatici sulla filiera; ridurre l’evapotraspirazione in campo attraverso pacciamatura biodegradabile, compostabile e da fonti rinnovabili; aumentare la capacità di stoccaggio idrico del suolo e aziendale attraverso sistemi di intrappolamento, raccolta e captazione. Le tecnologie sviluppate sono validate in contesti produttivi e scalabili sulle filiere con caratteri simili e con alte necessità irrigue.

Nell’ambito del progetto, CIDEA coordina il workpackage finalizzato a ridurre l’esigenza irrigua della coltura e conduce la sperimentazione in campo di tecniche innovative per aumentare la capacità idrica del terreno, ridurre l’evapotraspirazione e aumentare la resilienza delle piante. Attraverso prove in campo in parcelle differenziali, valuta l’efficacia di ammendanti innovativi capaci di aumentare la capacità del terreno di assorbire e conservare acqua (ad esempio, nano argille, biochar) e studia l’applicazione di consorzi microbici contenenti batteri azotofissatori, mobilizzatori di fosforo e funghi micorrizici, da soli o come funzionalizzazione di char e nano argille, somministrati alla semina (con seedcoating o contestualmente alla semina meccanica).

CIDEA contribuisce inoltre allo sviluppo di strumenti di supporto decisionali per la gestione

dell’irrigazione su basilico mediante un sistema informativo che elabora mappe di indici vegetazionali a risoluzione 10m x 10m a partire da immagini satellitari degli appezzamenti oggetto di studio e mediante la sperimentazione di sensoristica avanzata sui sistemi di irrigazione maggiormente utilizzati su basilico.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli

Strutture Unipr coinvolte:
CIDEA- Centro Interdipartimentale per l'Energia e l'Ambiente

Coordinatore:

AZIENDA AGRARIA SPERIMENTALE STUARD S.C.R.L. - STUARD LAB

Partner:

  • Consorzio di bonifica di secondo grado per il Canale Emiliano Romagnolo - Canale Giandotti
  • UNIPR CIDEA
  • FONDAZIONE DEMOCENTER-SIPE

Costo totale di progetto: 691.662,93 euro
Contributo totale di progetto: 499.164,05 euro
Costo totale Unipr: 185.662,94 euro 
Contributo totale Unipr: 129.964,06 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 01/02/2024
Data di fine: 01/08/2026

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare SITEIA.PARMA

Progetti afferenti SITEIA.PARMA finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

 

BIO4SUSPACK - Biomolecole dalla valorizzazione di sottoprodotti agroalimentari per un packaging primario sostenibile, sicuro e attivo

Abstract

Il progetto si propone di realizzare nuove e sostenibili soluzioni di packaging flessibile per alimenti, sfruttando le competenze diverse e complementari di CIRIAGRO, CIPACK e SITEIA.Parma. Saranno sviluppati imballaggi attivi ad azione antimicrobica utilizzando biomolecole da sottoprodotti dell’industria alimentare e materiali flessibili funzionalizzati con nanocristalli di cellulosa da scarti alimentari, per migliorarne le proprietà meccaniche e barriera. Le soluzioni di packaging innovativo sviluppate consentiranno la razionalizzazione dell’uso di plastiche di sintesi tradizionali e di materiali multistrato. I sistemi di packaging ottenuti e selezionati per le migliori performances verranno testati internamente e validati in collaborazione con le aziende partner in termini di aumento della sicurezza, shelf-life e qualità di alimenti selezionati, in funzione dei requisiti specifici richiesti. Inoltre, verrà effettuata la misura dell’impatto ambientale e l’ottimizzazione della gestione del fine vita delle migliori soluzioni di packaging. Gli output di progetto consentiranno di promuovere, attraverso piani di diffusione e/o piattaforme digitali, la transizione delle aziende del settore verso l’economia circolare e modelli di produzione/prodotti sostenibili

Obiettivi e risultati attesi

Il principale obiettivo di BIO4SUSPACK è la realizzazione e validazione (TRL 6) di nuove e sostenibili soluzioni di packaging flessibile per prodotti alimentari trainanti l’economia della RER (carni di pollo fresche, prodotti lattiero caseari DOP, margarine). Saranno sviluppati: - n.1 imballaggio attivo ad azione antimicrobica, utilizzando biomolecole ottenute da sottoprodotti dell’industria alimentare; - n. 2 materiali flessibili funzionalizzati con nanocristalli di cellulosa ricavata da scarti alimentari, per migliorarne le proprietà meccaniche e barriera. - n. 1 piattaforma digitale per network di formazione. Le soluzioni di packaging innovative sviluppate contribuiranno a: incrementare sicurezza, shelf life e qualità degli alimenti confezionati, selezionati dalle aziende coinvolte; valorizzare scarti e sottoprodotti delle filiere agro-alimentari coinvolte; razionalizzare l’uso di plastiche di sintesi tradizionali e di materiali multistrato; ottimizzare la gestione del fine vita e riduzione dell’impatto ambientale delle migliori soluzioni di packaging; promuovere, attraverso piani di diffusione e/o piattaforme digitali, la transizione delle aziende del settore verso l’economia circolare e modelli di produzione/prodotti sostenibili. formazione di personale di nuova assunzione con skills facilmente spendibili in campo industriale.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof. Gianni Galaverna

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare
Centro Interdipartimentale per il packaging

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA CENTRO INTERDIPARTIMENTALE RICERCA INDUST. CIRI AGRO

Partner:

  • Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma (Italy)
  • Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK - Università degli studi di Parma (Italy)

Costo totale di progetto: 698.373,55 euro
Contributo totale di progetto: 499.361,49 euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 111.025,60 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 77.717,92 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 01/02/2024
Data di fine: 01/02/2026

 

BIO-R&R Bioconversione di imballaggi, residui e rifiuti di filiere alimentari

Sito web del progetto

https://www.biorer.eu/

Abstract

Bio-R&R propone un approccio bio-based alla gestione di rifiuti e scarti agroalimentari che presentano un fine-vita problematico. Molto è stato fatto in Regione per la valorizzazione di scarti e sottoprodotti, come l’estrazione di componenti con valenza nutrizionale e salutistica; tuttavia, i residui offrono ancora un potenziale che andrebbe sfruttato in un’ottica di ottimizzazione delle risorse. Tali residui, stabilizzati mediante fermentazione con colture microbiche selezionate, saranno impiegati come substrato di crescita per larve di insetti. Inoltre, nonostante a livello comunitario sia cresciuta l’efficienza dei sistemi di raccolta e riciclo di imballaggi plastici, una frazione rilevante non rientra tuttora in questi flussi virtuosi: è il caso di vaschette e vassoi in materiale plastico espanso che, per la possibilità di essere contaminati da residui ed essudati alimentari, non possono essere riciclati ma solo inceneriti. Bio-R&R propone la sostituzione di questi imballaggi plastici tradizionali con altri bioplastici espansi, che potrebbero trovare un adeguato fine-vita nel riciclo organico e/o come substrato per larve di insetti. Le larve allevate su scarti e rifiuti saranno frazionate per la valorizzazione di costituenti nell’industria feed e cosmetica..

Obiettivi e risultati attesi

  • Sviluppo di colture microbiche per la stabilizzazione di residui agroindustriali
  • Valutazione di strategie alternative di gestione fine-vita di imballaggi alimentari non recuperabili
  • Impiego di strategie di formulazione di imballaggi compostabili utili ad accelerare la bioconversione
  • Indagine sulla relazione tra la capacità di alcune specie di insetti di metabolizzare substrati polimerici e il loro microbiota intestinale
  • Sviluppo e validazione di metodi di frazionamento di biomasse larvali.

RISULTATI ATTESI:

  • Ottenimento di starter microbici efficienti ed efficacy
  • Dimostrazione della fattibilità industriale della bioconversione di imballaggi bioplastici espansi
  • Ottimizzazzione della formulazione di imballaggi compostabili in ottica di bioconversione
  • Dimostrazione della relazione tra microbiota intestinale degli insetti e capacità di metabolizzare rifiuti da imballaggi
  • Caratterizzazione di frazioni lipidiche e proteiche da insetti e valutazione comparativa con prodotti commerciali
  • Ottenimento da biomassa larvale di frazioni ad alto valore aggiunto da destinare all'industria feed e cosmetica

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof.ssa Augusta Caligiani

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
BIOGEST-SITEIA Centro interdipartimentale – Unimore RE

Partner:

  • Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare SITEIA.Parma
  • Fondazione REI Centro per l’innovazione

Costo totale di progetto: 692.870,72 euro
Contributo totale di progetto: 499.696,23,62 euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 150.441,37 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 105.308,96 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 29/02/2024
Data di fine: 28/08/2026

 

C+AgroForER  Non solo carbonio: un approccio multifunzionale per servizi ecosistemici e produzione di alimenti di qualità in sistemi agroforestali dell'Emilia-Romagna

Abstract

PR-FESR EMILIA ROMAGNA 2021-2027

Priorità 1: RICERCA, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ

Obiettivo specifico 1.1: Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l’introduzione di tecnologie avanzate

Azione 1.1.2 “Supporto a progetti di ricerca collaborativa dei laboratori di ricerca e delle università con le imprese”

BANDO PER PROGETTI DI RICERCA INDUSTRIALE STRATEGICA RIVOLTI AGLI AMBITI PRIORITARI DELLA STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE INTELLIGENTE 2023-2024

Obiettivi e risultati attesi

  • L’obiettivo del progetto è lo sviluppo di strumenti abilitanti per sostenere le aziende del territorio nelle decisioni relative alla sostenibilità e alle misure di mitigazione dei cambiamenti climatici
  • La proposta nasce dalle richieste delle aziende di avere uno strumento flessibile e semplice per prendere decisioni in merito agli investimenti nel campo dei crediti di sostenibilità, e contribuire con le loro azioni alla transizione ecologica 
  • Gli attuali sistemi di calcolo sono limitati nel considerare gli ulteriori benefici ambientali delle diverse soluzioni in modo oggettivo e riproducibile. Gli standard internazionali che si stanno sviluppando hanno ancora molte lacune e sono di difficile applicazione. 
  • sperimentare l’applicazione di principi agroecologici e di forestazione certificata su diverse aree per ottenere sequestro di carbonio e servizi ecosistemici addizionali
  • valutare i servizi ecosistemici prodotti sfruttando e migliorando metodologie analitiche e con il contributo di tecnologie digitali
  • quantificare il valore dei servizi ecosistemici ottenuti per ricavare un indice di sostenibilità atto a classificare l’efficacia delle soluzioni proposte
  • proporre l’affiancamento di questo metodo di valutazione e calcolo agli attuali sistemi di cessione di crediti di sostenibilità
  • implementare uno strumento informatico di semplice utilizzo per le aziende che intendono investire in sostenibilità
  • ideare ed eseguire azioni formative del personale aziendale 
  • condurre attività di consultazione e coinvolgimento delle comunità interessate dalla sperimentazione

Il progetto si propone di affinare le competenze specifiche sulla valutazione degli effetti delle attività di gestione del capitale naturale delle imprese sull’offerta di servizi ecosistemici sulla misurazione e valorizzazione in chiave di mercato delle azioni di miglioramento sull’applicazione degli standard riconosciuti a livello nazionale e internazionale per la quantificazione dei crediti per servizi ecosistemici nell’ambito delle diverse tipologie di imprese coinvolte e sull’impiego delle moderne tecnologie di informazione per sviluppare il DST 

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Elena Maestri

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
Università degli studi di Parma

Partner:

  • Proambiente S.C.r.l.
  • Centro Ricerche Produzioni Animali Soc. Cons. P.A.
  • UNIFE - Laboratorio Terra&AcquaTech

Costo totale di progetto: 632.885,87 euro
Contributo totale di progetto: 468.962,12 euro
Costo totale Unipr: 221.743,00 euro
Contributo totale Unipr: 158.817,76 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/08/2026

 

FRUREFINERY Produzione di ingredienti ad alto valore aggiunto dai sotto-prodotti della filiera della frutta attraverso un approccio di bio-raffineria a cascata

Sito web del progetto

www.frurefinery.it

Abstract

I sottoprodotti dall'industria ortofrutticola rappresentano in Emilia-Romagna migliaia di tonnellate annue. I sottoprodotti della frutta oggi vanno prevalentemente a rifiuto, biodigestione e alle distillerie. Nel progetto saranno messi a punto metodi di bioraffineria a cascata per l’estrazione sequenziale di tutti i componenti degli scarti (lipidi, proteine, fibra) in modo da ridurne il volume e massimizzare il valore, in un’ottica di sostenibilità ed economia circolare. Gli scarti della frutta saranno pretrattati con metodi fisici innovativi e/o biotecnologici, per migliorare le rese di estrazione e consentire estrazioni di tipo ‘mild’ (assistite da enzimi), focalizzate al miglioramento della qualità dei prodotti e alla riduzione di composti tossici. Gli oli saranno valutati come materia prima alternativa per l’industria oleochimica. La biomassa residua verrà frazionata in proteine/peptidi, fibre solubili ed emicellulosa, per la produzione di ingredienti alimentari/nutraceutici e cosmetici. Le biomasse ricche di zuccheri verranno fermentate per la produzione di alimenti con profili aromatici caratteristici. Per una realizzazione concreta dello schema di economia circolare verranno raccolti dati reali sulla quantità di sottoprodotti e loro geolocalizzazione.

Obiettivi e risultati attesi

FRUREFINERY si propone l'obiettivo generale e ambizioso di ricavare il massimo valore dagli scarti dall’industria di trasformazione frutticola. Il primo macro-obiettivo sarà la realizzazione di un data-base che organizzi le informazioni sulle tipologie di sottoprodotti della frutta in Regione (mappatura). Il risultato sarà un database pubblico che organizza informazioni dettagliate su quantitativi, geolocalizzazione, tipologia e composizione chimica degli scarti, che costituirà il punto di partenza per le scelte legate agli obiettivi tecnologici. Il secondo obiettivo, di tipo tecnologico, sarà definire e combinare procedure di stabilizzazione, pretrattamenti innovativi e protocolli di bioraffineria a cascata ottimizzati per ciascuna categoria di sottoprodotto frutticolo. Il risultato atteso sarà la definizione delle migliori condizioni operative per ottenere da ciascun sottoprodott, ingredienti ad alto valore aggiunto con rese massimizzate e elevati standard di qualità e sicurezza. Infine l’obiettivo produttivo finale sarà trasferire su impianto pilota i protocolli di bioraffineria a cascata più promettenti, per arrivare al risultato finale di produrre da ciascuna frazione identificata (lipidi, proteine, fibra), almeno un prototipo di prodotto per i test industriali di applicabilità Obiettivi più specifici e relativi risultati attesi sono declinati nella descrizione dei WP.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof.ssa Augusta Caligiani

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare SITEIA.Parma

Partner:

  • Stazione Sperimentale Per L'Industria Delle Conserve Alimentari In Parma (Italy)
  • RI.NOVA Soc. Coop. (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
  • Laboratorio Terra&AcquaTech - Università degli Studi di Ferrara (Italy)

Costo totale di progetto: 691.322,83 euro
Contributo totale di progetto: 499.644,62 euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 255.657,65 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 181.030,36 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/08/2026

 

MEAT-ICO Innovative Circularity Options in MEAT processing industry

Abstract

L’industria della trasformazione delle carni è molto sviluppata in Emilia-Romagna, è in continua trasformazione tecnologica e presenta opportunità di valorizzazione dei residui delle lavorazioni in un’ottica di economia circolare e di riduzione dei consumi di acqua e di energia per garantire una crescente sostenibilità. Gli scarti di produzione del prosciutto crudo variano dal 15 al 40% e sono smaltiti come “rifiuti speciali” con un costo per la filiera e una dispersione di risorse potenzialmente recuperabili.

Obiettivi e risultati attesi

OBIETTIVI

Sviluppare una filiera virtuosa per la valorizzazione dei residui della linea di trasformazione delle carni per la Regione Emilia-Romagna con recupero di materia ed energia, permettendo sia di ridurre la quantità di residui classificati e trattati come rifiuti, sia la dipendenza da fonti fossili, con un conseguente contenimento dei costi di smaltimento a carico della filiera.

APPROCCIO

MEAT-ICO mira a progettare e dimostrare a TRL6 tre processi per la produzione di biometano e biochar attraverso studi e sperimentazioni di laboratorio che prevedono:

(a) gassificazione,

(b) digestione con larve,

(c) digestione anaerobica e

(d) processi idrotermici.

Con i dati ottenuti si selezionerà la soluzione più promettente e verrà sviluppato un caso studio con analisi di impatto sulla filiera in un’ottica di economia circolare.

RISULTATI ATTESI

Il progetto MEAT-ICO si concentra sulla filiera di trasformazione delle carni dove i processi sviluppati con il coinvolgimento dei laboratori e dei diversi anelli della filiera permetteranno di aumentare la redditività e la competitività delle singole aziende, rispondendo anche alle più attuali richieste dei consumatori in materia di sostenibilità delle produzioni.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Nelson Marmiroli

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
Università Cattolica del Sacro Cuore (BioDNA)

Partner:

  • Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve Alimentari - Fondazione di Ricerca
  • Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare
  • LEAP s.c. a r. l. Laboratorio Energia Ambiente Piacenza

Costo totale di progetto: 692.916,55 euro
Contributo totale di progetto: 499.989,83 euro
Costo totale Unipr: 163.935,92 euro
Contributo totale Unipr: 114.996,64 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 31/01/2024
Data di fine: 31/07/2026

 

PROMIXQUAL Recupero di proteine alternative estratte da sottoprodotti di origine vegetale per lo sviluppo di formulazioni ibride ad elevato valore nutrizionale per l’industria alimentare

Sito web del progetto

www.promixqual.it

Abstract

Motivazioni di tipo salutistico e di salvaguardia ambientale spingono verso un apporto più equilibrato di proteine animali e vegetali e sollecitano ad accelerare i processi di transizione del settore agroalimentare. Con questa prospettiva, il progetto ProMixQual intende sviluppare soluzioni tecnologiche basate su modelli di economia circolare per il recupero di fonti proteiche alternative da scarti e sottoprodotti dell’agroalimentare regionale (semi oleosi, legumi), e la loro valorizzazione come ingredienti in prodotti carnei e lattiero-caseari “ibridi” ad elevato valore nutrizionale. Mediante l’applicazione di tecniche estrattive a basso impatto ambientale saranno ottenuti dai sottoprodotti selezionati gli isolati proteici con proprietà tecno-funzionali idonee per: i) sviluppare prodotti “ibridi” di origine animale (prototipi) con 10-50% di sostituzione con le proteine vegetali estratte ed elevate caratteristiche nutrizionali e sensoriali; ii) studiarne l’impatto sulla salute (integrità e digeribilità proteica, presenza di allergeni); iii) validarne la sostenibilità ambientale ed economica mediante misura dell’impatto ambientale e test del consumatore; iv) preparare un coating proteico per il confezionamento dei prototipi; v) realizzare in azienda i prototipi migliori.

Obiettivi e risultati attesi

Il progetto intende sviluppare soluzioni tecnologiche integrate a basso impatto ambientale per il recupero e la valorizzazione di fonti proteiche vegetali da scarti e sottoprodotti regionali, da impiegare per lo sviluppo di un nuovo segmento di prodotti carnei e lattiero-caseari “ibridi” ad elevato valore nutrizionale. A tal fine le attività del progetto saranno finalizzate ai seguenti obiettivi specifici: valutare la sicurezza e la qualità dei sottoprodotti da semi oleosi e da legumi; individuare le procedure tecnologiche in grado di assicurare elevate rese di estrazione e idonee proprietà funzionali degli isolati proteici (processo di estrusione); caratterizzare e selezionare gli isolati proteici con migliori proprietà nutrizionali e tecnologiche; preparare prodotti carnei e lattiero-caseari ibridi impiegando gli isolati proteici selezionati per sostituire/bilanciare le proteine da fonte animale; sviluppare un film proteico con proprietà bioattive per il confezionamento dei prodotti ibridi. Selezionare i migliori prototipi ibridi in base ai test sensoriali e test del consumatore per il successivo trasferimento tecnologico in azienda. Scopo finale del progetto è quello di realizzare i dimostratori delle procedure tecnologiche di estrazione degli ingredienti proteici e di preparazione dei nuovi prodotti (isolato proteico e prodotti ibridi) in grado di validare la sostenibilità economica e ambientale, mediante LCA, delle soluzioni tecniche sviluppate..

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof.ssa Barbara Prandi

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
Stazione Sperimentale Per L'Industria Delle Conserve Alimentari In Parma (Italy)

Partner:

  • Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
  • Centro Ricerche Produzioni Animali - C.R.P.A. S.p.A.. (Italy)

Costo totale di progetto: 688.574,24 euro
Contributo totale di progetto: 499.695,56 euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 158.577,37 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 111.004,16 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 13/02/2024
Data di fine: 12/08/2026

 

REFIMAN - Piattaforma di MANutenzione predittiva per il REtroFItting sostenibile di impianti e macchinari esistenti nel sistema produttivo dell'Emilia-Romagna

Abstract

Il progetto mira alla realizzazione di una piattaforma hardware-software per il retrofitting e il revamping di impianti industriali non sensorizzati allo scopo di conferire loro caratteristiche smart e i4.0 in termini di autodiagnosi dei componenti meccatronici, stima della loro vita utile residua, aggiornamento del piano di manutenzione e comunicazione con l’utente. Il sistema sarà basato su tecniche di diagnostica/prognostica accoppiate ad algoritmi di Machine Learning con capacità di autoapprendimento, rendendolo adattabile a un’ampia gamma di impianti industriali e capace di affinare le proprie stime nel tempo.

Il sistema consentirà l’ammodernamento a basso costo di impianti industriali installati prima della rivoluzione i4.0 ma che, avendo tempi di ammortamento e vita utile stimata particolarmente lunghi, si trovano ancora all’inizio del proprio ciclo di vita. Il sistema verrà validato economicamente tramite un'analisi Costi-Benefici che permetterà di valutarne la convenienza sia per un componente specifico che per tutto l’impianto. Il sistema sarà installato sugli impianti pilota delle imprese partecipanti, andando a costituire dei laboratori di sviluppo, utili a validare il sistema stesso, sviluppare successivamente customizzazioni e favorirne l’ingegnerizzazione.

Obiettivi e risultati attesi

L’obiettivo principale di REFIMAN è la realizzazione di uno strumento che consenta il retrofitting di impianti produttivi di diversa tipologia dotando questi ultimi di un sistema di autodiagnosi e prognosi in riferimento al presentarsi di guasti o derive della qualità di produzione. Lo strumento potrà essere applicato, tramite opportuna sensorizzazione, a tutte le componenti meccaniche in movimento nell’impianto e basato su algoritmi di Machine Learning. Questo lo renderà ugualmente installabile su una gamma eterogenea di impianti produttivi. Lo strumento verrà installato su diversi impianti pilota, così da ottenere dei laboratori di sviluppo tramite i quali customizzare e migliorare nel tempo lo strumento di diagnosi.

In termini tecnologici, l’obiettivo è la creazione di un dimostratore hardware-software e alcuni laboratori di validazione e sviluppo, uno per ciascuna azienda partner. Il dimostratore permetterà la sensorizzazione low-cost di impianti produttivi “datati”, conferendo loro caratteristiche smart e i4.0. Ciascun laboratorio sarà costituito da un diverso impianto pilota, ossia un impianto classico su cui è installato il dimostratore e un’opportuna sensoristica.

L’obiettivo dei laboratori è quello di tarare, customizzare e sviluppare il dimostratore sulle diverse tipologie di impianto per ottenerne una versione facilmente distribuibile, valutandone anche la convenienza economica in termini di costi-benefici tra il retrofitting e l’acquisto del nuovo.

L’obiettivo principale di REFIMAN è la realizzazione di uno strumento che consenta il retrofitting di impianti produttivi di diversa tipologia dotando questi ultimi di un sistema di autodiagnosi e prognosi in riferimento al presentarsi di guasti o derive della qualità di produzione. Lo strumento potrà essere applicato, tramite opportuna sensorizzazione, a tutte le componenti meccaniche in movimento nell’impianto e basato su algoritmi di Machine Learning. Questo lo renderà ugualmente installabile su una gamma eterogenea di impianti produttivi. Lo strumento verrà installato su diversi impianti pilota, così da ottenere dei laboratori di sviluppo tramite i quali customizzare e migliorare nel tempo lo strumento di diagnosi.

In termini tecnologici, l’obiettivo è la creazione di un dimostratore hardware-software e alcuni laboratori di validazione e sviluppo, uno per ciascuna azienda partner. Il dimostratore permetterà la sensorizzazione low-cost di impianti produttivi “datati”, conferendo loro caratteristiche smart e i4.0. Ciascun laboratorio sarà costituito da un diverso impianto pilota, ossia un impianto classico su cui è installato il dimostratore e un’opportuna sensoristica.

L’obiettivo dei laboratori è quello di tarare, customizzare e sviluppare il dimostratore sulle diverse tipologie di impianto per ottenerne una versione facilmente distribuibile, valutandone anche la convenienza economica in termini di costi-benefici tra il retrofitting e l’acquisto del nuovo.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof.ssa Elisabetta Manconi

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
IN4 Hub - UNIFE

Partner:

  • Laboratorio Teknehub - UNIFE
  • UNIMORE-INTERMECH–MO.RE 
  • Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma (Italy)

Costo totale di progetto: 701.058,78 euro
Contributo totale di progetto: 499.591,14  euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 152.934,69 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 107.054,28 euro
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/08/2026

 

Uni-Recondition: Una nuova soluzione acellulare per ricondizionare gli organi a scopo di trapianto durante la perfusione ex-vivo 

Sito web del progetto

https://unirecondition.it/

Abstract

Il progetto si propone di sviluppare un prodotto biotecnologico basato su emoglobina bovina modificata (SANO-O) per l’ossigenazione ex-vivo di organi marginali – particolarmente reni e fegato – al fine di ricondizionarli come organi adatti al trapianto. Il prodotto è già stato validato in laboratorio e l’ottimizzazione del prodotto sarà condotta su una specifica macchina per trasfusione. Il progetto coinvolge due Centri del Tecnopolo di Parma – Biopharmanet-TEC e SITEIA.PARMA – per la produzione, caratterizzazione biochimica, biofisica e microbiologica del prodotto, insieme al Tecnopolo TPM di Mirandola per la caratterizzazione chimica e per la valutazione degli aspetti regolatori. Le aziende Medica S.p.A. e Ably S.R.L. appoggeranno il progetto con le rispettive competenze nel campo delle macchine per perfusione d’organo. Infine, il prodotto e la macchina saranno sperimentati dall’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna su organi umani. Democenter si occuperà del piano di diffusione.

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivo generale del progetto è sviluppare il prodotto SANO-O definendo un protocollo preparativo pienamente validato in termini di controllo microbiologico e chimico. Primo obiettivo sarà quindi lo scale-up della produzione, cui seguirà la caratterizzazione con tecniche biochimiche e biofisiche in vista di richieste di registrazione. Il prodotto sarà quindi controllato dal punto di vista microbiologico e chimico in ottemperanza alle normative previste. Infine, il progetto si propone di caratterizzare il prodotto in una macchina da perfusione con organi\porzioni di organo umano, con valutazione dei parametri di fluidica e di cessione di ossigeno, ottimizzando così concentrazione dell’HBOC, viscosità della soluzione ed eventuali additivi. Seguirà l’analisi del prodotto da un punto di vista della regolamentazione Europea (MDR 745:2017) e Americana (EPA). Il risultato finale sarà la definizione di un protocollo validato di produzione di SANO-O ottimizzato per l’impiego in macchine da riperfusione, definendo anche il percorso regolatorio con la prospettiva della sua commercializzazione. Si prevede di sviluppare il prodotto almeno a TRL 6.


Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Stefano Bettati

Strutture Unipr coinvolte: 

Centro interdipartimentale per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Biopharmanet-Tec
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare - SITEIA.PARMA

Coordinatore: 

Centro interdipartimentale per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Biopharmanet-Tec

Partner:

  • Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare - SITEIA.PARMA
  • Parco Scientifico e Tecnologico Materiali Innovativi e Ricerca Applicata del Mirandolese - TPM – TECNOPOLO
  • Fondazione Democenter-Sipe – Democenter
  • Chirurgia addominale nell'insufficienza d'organo terminale e nei pazienti con trapianto d'organo - CCS AOU BO

Costo totale di progetto: 573.285,72 euro 

Contributo totale di progetto: 413.300,00 euro 

Costo totale Unipr – SITEIA.PARMA : 116.000,00 euro 

Contributo totale – SITEIA.PARMA: 81.200,00 euro 

Durata del progetto in mesi: 30 

Data di inizio: 06/02/2024 

Data di fine: 05/08/2026
 

VALDIMAR-ER  Valorizzazione della filiera dell'acquacoltura attraverso l'utilizzo di scarti del mare

Abstract

Il progetto si pone l’obiettivo di valorizzare risorse biologiche marine in un’ottica di economia circolare, al fine di ottenere prodotti di interesse alimentare e industriale e di sviluppare nuove tecniche di allevamento e processi tecnologici di lavorazione di alghe marine. Gli obiettivi di VALDIMAR-ER sono: i) individuare varietà di alghe con un profilo composizionale ottimale per lo sviluppo di prodotti alimentari o di interesse ad aziende della filiera agroalimentare; ii) individuare tecniche di coltivazione in grado di coniugare l’allevamento di bivalvi con quello delle alghe migliorando così la qualità dell’ambiente di produzione e incrementando la resilienza delle imprese acquicole; iii) applicare trasformazioni fisiche, chimiche, biologiche al fine di ottenere prodotti di interesse alimentare ed industriale; iv) coinvolgere aziende private della filiera agroalimentare nella formulazione di prototipi e nella valutazione del potenziale industriale di estratti e prodotti di lavorazione delle alghe; v) valutare nuovi modelli di business da proporre alle aziende. Il progetto prenderà in considerazione diverse tipologie di alghe: (i) da allevamento, (ii) rimosse dalle lagune interne e (iii) (i resti di) fanerogame spiaggiate.

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivo 1. Raccolta/elaborazione dati riguardanti presenza e proliferazione delle principali specie di macroalghe nella Sacca di Goro. Risultato 1. Costruire un quadro generale comprensivo dei dati storici sulle quantità di macroalghe nella Sacca di Goro; fornire una valutazione degli impatti generati dalle alghe sull’ecosistema e sulle attività economiche. Obiettivo 2. Classificazione delle varietà di macroalghe sulla base del profilo composizionale. Risultato 2. Acquisire conoscenza sulle componenti di interesse di diverse varietà di alghe e individuare le più promettenti per la coltivazione. Obiettivo 3. Produzione di ingredienti funzionali dalle biomasse di alghe e valutazione dell’applicabilità degli ingredienti in ambito nutraceutico e alimentare. Risultato 3. Valutazione del potenziale utilizzo industriale di alghe o loro nutrienti nella formulazione di pasta, pane e preparati, mangimi e biostimolanti. Formulazione e produzione di prototipi a base di alghe o loro ingredienti. Obiettivo 4. Caratterizzazione da un punto di vista compositivo, nutrizionale e sensoriale dei prototipi più rilevanti. Risultato 4. Realizzazione di uno o più prodotti finali qualitativamente interessanti e spendibili sul mercato. Obiettivo 5. Trasferimento dei contenuti rilevanti alla disseminazione e trasferimento tecnologico. Risultato 5. Formulazione di ricette per la produzione di pasta, prodotti da forno, formulati, mangimi e biostimolanti a base di alghe e loro estratti..

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per SITEIA.Parma: Prof.ssa Augusta Caligiani

Strutture Unipr coinvolte:

Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare

Coordinatore:
Laboratorio Terra&AcquaTech - Università degli Studi di Ferrara(Italy)

Partner:

  • Consorzio Futuro In Ricerca (Italy)
  • Istituto Delta Ecologia Applicata S.R.L. (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
  • Centro Interdipartimentale Per La Sicurezza, Tecnologie E Innovazione Agroalimentare - Siteia.Parma (Italy)

Costo totale di progetto: 686.726,00 euro
Contributo totale di progetto: 495.918,20  euro
Costo totale SITEIA.Parma Unipr: 158.700,00 euro
Contributo totale SITEIA.Parma Unipr: 112.642,50 euro
Durata del progetto in mesi: 26
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/04/2026

FUTURE TECHNOLOGY LAB -Competence centre nell’ambito delle tecnologie abilitanti dell’industria 4.0

Progetti afferenti FUTURE TECHNOLOGY LAB finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

GIMCANA GIunzioni Metallo-Composito ad Alta resisteNzA

Sito web del progetto

https://gimcana.it/

Abstract

GIMCANA svilupperà una nuova tecnologia di giunzione multimateriale, da applicare a una vasta gamma di componenti strutturali di qualsiasi settore industriale, al fine di promuovere la sostituzione del metallo a favore di un polimero fibrorinforzato (PFR) e la conseguente estrema riduzione del peso. La tecnologia innovativa, ovvero SLIM2CORE (Standalone Lattice Insert for Metal-COmposite COnnection REinforcement), si basa su inserti realizzati mediante Additive Manufacturing (AM) a basso costo e ad alto valore aggiunto, che consentiranno una connessione più forte tra metallo e PFR. Il progetto copre l'intera catena del valore della tecnologia innovativa, dai materiali, al design, alla produzione, test e controllo di qualità, valutando il suo potenziale su un caso d'uso e il grande impatto della sua adozione. GIMCANA si svilupperà anche coerentemente ai principi di Economia Circolare, mostrando come sia possibile ottenere un componente metallo-PFR ad alte prestazioni utilizzando per quest'ultimo fibre di carbonio riciclate, ed effettuandone un analisi del ciclo di vita (Life-Cycle Assessment, LCA).

Obiettivi e risultati attesi

GIMCANA svilupperà una tecnologia di giunzione multimateriale per ridurre il peso del componente strutturale di almeno il 50%, migliorando le prestazioni meccaniche del giunto di oltre il 100%. La nuova tecnologia, ovvero SLIM2CORE, basata sulla manifattura additiva (Additive Manufacturing, AM), ridurrà di oltre il 70% il costo dei componenti AM nelle applicazioni multi-materiale. La nuova tecnologia consentirà di produrre prodotti AM a un livello di produzione di massa, superando così le lunghe operazioni post-processo che richiedono molto tempo. Gli Obbiettivi Specifici sono: 1. sviluppare la tecnologia SLIM2CORE, che migliora la resistenza del giunto metallo-FRP pur essendo efficiente in termini di costi e materiali; 2. sviluppare un quadro di progettazione multiscala (metodologie, strumenti di simulazione e linee guida) per lo sviluppo di componenti multimateriali ibridi utilizzando la tecnologia SLIM2CORE. 3. sviluppare una strategia di produzione che consenta un lead time di produzione del giunto SLIM2CORE di almeno il 50% rispetto alla produzione di stampa 3D massiva. 4. convalidare la tecnologia SLIM2CORE su un caso industriale 5. fornire un percorso efficiente e sostenibile per lo smantellamento/rigenerazione/riutilizzo dei componenti multi-materiale realizzati con SLIM2CORE; 6. diffondere i risultati di GIMCANA in ogni fase attraverso digital innovation hub, cluster, associazioni industriali, comunità scientifiche e programmi educativi.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Alessandro Pirondi

Strutture Unipr coinvolte:
FFuture Technology Lab - Università di Parma(Italy)

Coordinatore:
Future Technology Lab - Università di Parma(Italy)

Partner:

  • Crit Srl - Centro Ricerca Innovazione E Brokeraggio Tecnologico (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
     

Costo totale di progetto: Euro (EUR) 690.325,00
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 499.622,50
Costo totale Unipr: Euro (EUR) 347.550,00
Contributo totale Unipr: Euro (EUR) 245.700,00
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 06/02/2024
Data di fine: 05/08/2026
 

I-TexS, Impact Technologies for Services

Abstract

Il progetto I-TexS intende agevolare il processo di adozione delle soluzioni digitali nel settore del turismo e della filiera Ho.Re.Ca, attraverso la realizzazione, all’interno di un laboratorio, di un dimostratore Next Generation Restaurant, dotato dei seguenti strumenti: - soluzioni digitali di comunicazione “di prossimità” per veicolare al consumatore informazioni nutrizionali, indicazioni nutrizionali facoltative e claims salutistici; - soluzioni digitali di marketing di prossimità e di contenuto realizzati attraverso dispositivi di “digital signage” e “mobile signage” ovvero trasmissione di contenuti pubblicitari, emozionali o informativo-educativi (c.d. infotainment); - soluzioni digitali di etichettatura e packaging smart per la comunicazione di prossimità agli operatori della ristorazione e clienti di informazioni e procedure per la sicurezza alimentare, con esclusivo riferimento ai pack sostenibili, quindi in alternativa riciclabili al 100% oppure biodegradabili e compostabili. L’obiettivo di questo test è quello di innovare, tramite l’utilizzo del digitale, l’approccio all’interazione con i clienti, fornendo a questi ultimi un’esperienza migliore e più completa all’interno del ristorante (o di altre strutture ricettive).

Obiettivi e risultati attesi

L’obiettivo generale di I-TexS consiste nel testare le diverse applicazioni di strumenti digitali nella filiera ristorazione ed utilizzare questo esperimento per avviare un processo di innovazione di tutto il settore del turismo della regione Emilia-Romagna. Gli obiettivi specifici del progetto riguardano, invece: Miglioramento dell’engagement e dell’esperienza del cliente sul punto Ho.Re.Ca.; Accrescimento dell’efficacia della comunicazione nutrizionale al cliente; Agevolazione di operazioni e raccolta informazioni lato staff del punto ristorazione. Per misurare il raggiungimento di questi obiettivi, i partner di progetto raccoglieranno una serie di feedback e report di validazione all’interno dei due dimostratori, localizzati a Rimini e presso il Food District di Reggio Emilia, realizzati ad hoc per il progetto al fine di: veicolare al consumatore informazioni nutrizionali, indicazioni nutrizionali facoltative e claims salutistici tramite soluzioni digitali di comunicazione “di prossimità”; trasmettere contenuti pubblicitari, emozionali o informativo-educativi (c.d. infotainment) tramite soluzioni digitali di marketing di prossimità e di contenuto (realizzati attraverso dispositivi di “digital signage” e “mobile signage”); trasmettere a operatori del ristorante e clienti informazioni e procedure per la sicurezza alimentare tramite soluzioni digitali di etichettatura e packaging smart e sostenibile per la comunicazione di prossimità.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico per FT-LAB: Prof. Alberto Petroni

Strutture Unipr coinvolte:
Centro Interdipartimentale per il packaging

Future Technology Lab - Università di Parma (Italy)

Coordinatore:
ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna(Italy)

Partner:

  • Centro Interdipartimentale per il Packaging – CIPACK - Università degli studi di Parma (Italy)
  • Future Technology Lab - Università di Parma (Italy)
  • Gruppo C.S.A. S.p.A. (Italy)

Costo totale di progetto: 709.770,00 euro
Contributo totale di progetto: 498.231,00 euro
Costo totale FT-LAB Unipr: 142.600,00 euro
Contributo totale FT-LAB Unipr: 108.100,00 euro
Durata del progetto in mesi: 24 
Data di inizio: 06/02/2024
Data di fine: 05/02/2026

BIOPHARMANET-TECH Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute

Progetti afferenti BIOPHARMANET-TECH finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

AI4ChemoBrainUn modello di machine learning/artificial intelligence per la medicina personalizzata: sviluppo di un dimostratore predittivo del disturbo cognitivo in corso di chemioterapia basato su dati omici e fenotipici subject-derived.

Sito web del progetto

https://ai4chemobrain.it/en/home/

Abstract

Il termine “chemobrain” indica un deterioramento cognitivo ad oggi ancora poco caratterizzato, che insorge nella maggioranza dei pazienti durante e dopo la chemioterapia, si crede come conseguenza di infiammazione sistemica e disbiosi intestinale. Il progetto ha come scopo la generazione di un dimostratore predittivo dell’insorgenza di chemobrain, ad uso clinico, basato su un modello di machine learing/artificial intelligence addestrato e validato con data set preclinici. Il modello ML/AI sarà istruito mediante l’utilizzo di dati storici descrittivi del declino cognitivo, la cui qualità è verificabile grazie alla completa tracciabilità del loro ciclo vitale, ottimizzandone il valore. Il modello ML/AI sarà poi validato mediante l’utilizzo di data set raccolti da modelli murini di chemobrain generati ad hoc per il progetto. L’approccio “data-driven” sfruttato dal modello ML/AI sarà inoltre validato mediante analisi parallela di tutti i data set con statistica convenzionale (“approccio hypotesis-oriented”). L’obiettivo finale è la traslazione alla clinica del modello preclinico, con il rilascio di un dimostratore ML/AI predittivo della condizione chemobrain nei pazienti oncologici al fine di promuovere terapie adiuvanti sfruttabili anche nell’ottica della “personalized medicine”.

Obiettivi e risultati attesi

Il progetto prevede lo sviluppo di un modello predittivo del declino cognitivo basato su tecniche di apprendimento supervisionato e non supervisionato con metodiche ML/AI, utilizzando diversi data set nelle 3 fasi: 1: Addestramento del modello ML/AI: dati storici di fenotipo cognitivo e dati omici; tecnica di apprendimento supervisionato. 2: Test del modello ML/AI: data set derivato da modello murino preclinico di chemobrain specificamente prodotto per questo studio. Confronto con statistica convenzionale e tecniche di apprendimento non supervisionato. 3: Validazione del modello ML/AI utilizzando: - data set derivato da un secondo modello preclinico chemobrain (coorte interna IRET); - data set derivato da una coorte esterna (BIOPHARMANET-TEC). La combinazione dei data set consentirà di studiare il contributo di ciascun descrittore rispetto alle capacità predittive del modello. Per superare eventuali problematiche legate alla disponibilità di grandi dataset nell’ambito del chemobrain potranno essere utilizzate tecniche di data augmentation, transfer learning e fine-tuning al fine di migliorare le capacità predittive del modello ML/AI. Il prodotto finale sarà un dimostratore (software) TRL6 che utilizzerà il modello ML/AI predittivo sopra sviluppato e validato (TRL4 e TRL5).

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Alessandro Bartolomucci

Strutture Unipr coinvolte:
Biopharmanet TEC - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Università degli Studi di Parma (Italy)

Coordinatore:
Fondazione IRET - L'Occhio della Conoscenza sul Cervello(Italy)

Partner:

  • Biopharmanet TEC - Centro Interdipartimentale di Ricerca per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Università degli Studi di Parma (Italy)
  • Dipartimento di Morfologia, Chirurgia e medicina Sperimentale - Laboratorio per le Tecnologie delle Terapie avanzate LTTA -Università di Ferrara (Italy)
  • ALMA MATER STUDIORUM - Università di Bologna (Italy)
     

Costo totale di progetto: Euro (EUR) 694.525,16
Contributo totale di progetto: Euro (EUR) 499.157,61
Costo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr: Euro (EUR) 63.206,10
Contributo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr: Euro (EUR) 44.244,27
Durata del progetto in mesi: 30
Data di inizio 06/02/2024
Data di fine: 05/08/2026

 

GLYMED - Riposizionamento di glicosaminoglicani in nuovi medicinali per la cura delle malattie osteoarticolari degenerative

Sito web del progetto

https://glymed.it/

Abstract

Il repositioning per nuove indicazioni terapeutiche di farmaci in uso rappresenta un approccio formidabile per il rapido sviluppo di nuovi medicinali efficaci e sicuri. Il progetto si colloca in questo ambito e prevede attività di ricerca finalizzate allo sviluppo di nuovi medicinali che sfruttino un glicosaminoglicano come il pentosano polisolfato (PPS) per la cura di malattie degenerative osteoarticolari come l’osteoartrite. Il progetto è finalizzato a: 1) Studiare i meccanismi molecolari alla base delle proprietà antiinfiammatorie e proriparative del PPS sia attraverso modelli cellulari in vitro che test in vivo. 2) Sviluppo farmaceutico di una formulazione per iniezione intrarticolare di una di un prodotto di combinazione costituito da nanoparticelle di PPS e chitosano associate a sodio ialuronato. 3) Valutazione preclinica dell’efficacia dell’approccio formulativo adottato. 4) Scale-up da prototipo a pilota della produzione della nuova formulazione. 5) Predisposizione del percorso di sviluppo clinico basato su un robusto approccio regolatorio. Il risultato finale atteso è un prodotto medicinale pronto per l’ingresso in fase clinica corredato da un dossier pleclinico robusto e credibile che minimizzi i rischi associati alle successive fasi di sviluppo.

Obiettivi e risultati attesi

Il presente progetto è finalizzato a:

Studiare i meccanismi molecolari alla base delle proprietà antiinfiammatorie e proriparative del PPS sia attraverso modelli cellulari in vitro che test in vivo. Sviluppo farmaceutico di una formulazione per iniezione intrarticolare di una di un prodotto di combinazione costituito da nanoparticelle di PPS e chitosano associate a sodio ialuronato. Poiché sia PPS che ialuronato in condizioni di pH intra articolare si presentano come anioni e come agente in grado di formare nanoparticelle con PPS è stato individuato il chitosano, (macromolecola cationica) il progetto si svilupperà intorno allo studio delle condizioni formulative ed operative per l’ottenimento di una nanosospensione stabile e adatta alla somministrazione intra articolare. Valutazione preclinica dell’efficacia dell’approccio formulativo adottato sia in vitro che in vivo. Scale-up da prototipo a pilota della produzione della nuova formulazione. Predisposizione del percorso di sviluppo clinico basato su un robusto approccio regolatorio. Il risultato finale atteso è un prodotto medicinale pronto per l’ingresso in fase clinica corredato da un dossier pleclinico robusto e credibile che minimizzi i rischi associati alle successive fasi di sviluppo.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Ruggero Bettini

Strutture Unipr coinvolte

Centro interdipartimentale per l'innovazione dei prodotti per la salute - Biopharmanet-tec

Coordinatore: 

Centro interdipartimentale per l'innovazione dei prodotti per la salute - Biopharmanet-tec

Partner:

  • Fondazione IRET l’Occhio della Conoscenza sul Cervello ETS - IRET
  • Fondazione Democenter-Sipe – Democenter
  • Dipartimento Rizzoli Research, Innovation & Technology - Rizzoli RIT

Costo totale di progetto: 694.211,43 euro 
Contributo totale di progetto: 497.948,00 euro 
Costo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr: 239.640,00 euro 
Contributo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr: 167.748,00 euro 
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 06/02/2024 
Data di fine: 05/08/2026

 

UNI-RECONDITION  Una nuova soluzione acellulare per ricondizionare gli organi a scopo di trapianto durante la perfusione ex-vivo 

Sito web del progetto

https://unirecondition.it/

Abstract

Il progetto si propone di sviluppare un prodotto biotecnologico basato su emoglobina bovina modificata (SANO-O) per l’ossigenazione ex-vivo di organi marginali – particolarmente reni e fegato – al fine di ricondizionarli come organi adatti al trapianto. Il prodotto è già stato validato in laboratorio e l’ottimizzazione del prodotto sarà condotta su una specifica macchina per trasfusione. Il progetto coinvolge due Centri del Tecnopolo di Parma – Biopharmanet-TEC e SITEIA.PARMA – per la produzione, caratterizzazione biochimica, biofisica e microbiologica del prodotto, insieme al Tecnopolo TPM di Mirandola per la caratterizzazione chimica e per la valutazione degli aspetti regolatori. Le aziende Medica S.p.A. e Ably S.R.L. appoggeranno il progetto con le rispettive competenze nel campo delle macchine per perfusione d’organo. Infine, il prodotto e la macchina saranno sperimentati dall’IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna su organi umani. Democenter si occuperà del piano di diffusione.

Obiettivi e risultati attesi

Obiettivo generale del progetto è sviluppare il prodotto SANO-O definendo un protocollo preparativo pienamente validato in termini di controllo microbiologico e chimico. Primo obiettivo sarà quindi lo scale-up della produzione, cui seguirà la caratterizzazione con tecniche biochimiche e biofisiche in vista di richieste di registrazione. Il prodotto sarà quindi controllato dal punto di vista microbiologico e chimico in ottemperanza alle normative previste. Infine, il progetto si propone di caratterizzare il prodotto in una macchina da perfusione con organi\porzioni di organo umano, con valutazione dei parametri di fluidica e di cessione di ossigeno, ottimizzando così concentrazione dell’HBOC, viscosità della soluzione ed eventuali additivi. Seguirà l’analisi del prodotto da un punto di vista della regolamentazione Europea (MDR 745:2017) e Americana (EPA). Il risultato finale sarà la definizione di un protocollo validato di produzione di SANO-O ottimizzato per l’impiego in macchine da riperfusione, definendo anche il percorso regolatorio con la prospettiva della sua commercializzazione. Si prevede di sviluppare il prodotto almeno a TRL 6.


Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Stefano Bruno

Strutture Unipr coinvolte: 

Centro interdipartimentale per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Biopharmanet-Tec
Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare - SITEIA.PARMA

Coordinatore: 

Centro interdipartimentale per l’Innovazione dei Prodotti per la Salute - Biopharmanet-Tec

Partner:

  • Centro Interdipartimentale sulla Sicurezza, Tecnologie e Innovazione Agroalimentare - SITEIA.PARMA
  • Parco Scientifico e Tecnologico Materiali Innovativi e Ricerca Applicata del Mirandolese - TPM – TECNOPOLO
  • Fondazione Democenter-Sipe – Democenter
  • Chirurgia addominale nell'insufficienza d'organo terminale e nei pazienti con trapianto d'organo - CCS AOU BO

Costo totale di progetto: 573.285,72 euro 
Contributo totale di progetto: 413.300,00 euro 
Costo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr: 188.000,00 euro 
Contributo totale BIOPHARMANET-TECH Unipr:: 131.600,00 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 06/02/2024 
Data di fine: 05/08/2026

Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Costruzione, la Conservazione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture CICCREI

Progetti afferenti CICCREI finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

ALLIANCE Active-passive pLug&pLay IntegrAted techNologies for faCades of pEbs

Abstract

La trasformazione del patrimonio edilizio vetusto e di ridotte prestazioni energetiche in Positive Energy Building è essenziale per la decarbonizzazione. ALLIANCE propone un SOSTANZIALE AVANZAMENTO TECNOLOGICO della filiera delle costruzioni poiché mira a realizzare il paradigma dell’integrazione involucro-impianto, risultato molto ambito sul mercato per rendere la filiera edilizia più industrializzabile e promuovere la riqualificazione e costruzione di Città e Comunità del Futuro, riducendo le disuguaglianze e consentendo a tutti l'accesso all'energia. La soluzione TECNOLOGICA INTEGRATA si basa su moduli di facciata ventilata ingegnerizzati in logica Plug&Play e nasce da una duplice ALLEANZA di intenti e tecnologie, agendo al contempo su: ISOLAMENTO TERMICO per ridurre i fabbisogni di climatizzazione, EFFICIENZA IMPIANTISTICA per garantire condizioni di COMFORT, PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI. Si valuterà la scalabilità del prototipo su casi reali con modelli e oggetti BIM associati al dimostratore fornendo STRUMENTI PROGETTUALI per COSTRUIRE e RIQUALIFICARE su ampia scala. La condivisione con LE 5 IMPRESE partner permetterà di DIMOSTRARE LA VALIDITÀ DELLA SOLUZIONE implementandola su edificio pilota e ANTICIPANDO LA RICADUTA INDUSTRIALE DEI RISULTATI.

Obiettivi 

ALLIANCE risponde all’ESIGENZA della filiera di sviluppare una SOLUZIONE TECNOLOGICA, INTEGRATA, AVANZATA E SOSTENIBILE per favorire la decarbonizzazione del patrimonio edilizio verso i modelli di PEBs/PEDs:

• Ob.1 SVILUPPARE, SPERIMENTARE E INGEGNERIZZARE un sistema impiantistico per climatizzazione civile, composto da innovativi pannelli termo-fotovoltaici (PVT)installati su facciate ventilate e funzionalizzati per valorizzare le superfici verticali per lo sfruttamento di energie rinnovabili

• Ob.2 SVILUPPARE, SPERIMENTARE E INGEGNERIZZARE il modulo passivo (incluso l’isolamento) di facciata ventilata e TESTARNE E VALIDARNE LE PRESTAZIONI a scala di laboratorio

• Ob.3 INTEGRARE LE COMPONENTI IMPIANTISTICHE (emissione, VMC, PVT) e PASSIVE a scala di laboratorio e MODELLARE IL MODULO INTEGRATO per VALUTARNE le prestazioni energetiche complessive

• Ob.4 DIMOSTRARE IN AMBIENTE RILEVANTE LA SOLUZIONE INTEGRATA INNOVATIVA PnP REALIZZANDO IL PROTOTIPO DIMOSTRATORE e MONITORANDONE LE PRESTAZIONI energetiche e di IAQ su 12 mesi in torretta pilota

• Ob.5 VALIDARE il modello numerico mediante monitoraggio e SVILUPPARE oggetti BIM associati al dimostratore per VALUTARE LA SCALABILITÀ del prototipo a casi reali con diverse

• Ob.6 Diffondere AVANZAMENTO TECNOLOGICO NELLA FILIERA REGIONALE EDILIZIA-COSTRUZIONI a partire dal coinvolgimento attivo di 5 imprese di SETTORI DIVERSI, che potranno incorporare i risultati scientifici-tecnologici nel loro processo produttivo.

Risultati attesi 

1. Ricerca e messa a punto della componente “impiantistica” (parte attiva)

2. Ricerca e messa a punto della componente di “facciata” (parte passiva)

3. Integrazione e messa a punto del modulo di facciata attivo-passivo a scala di laboratorio:

4. Prototipazione e caratterizzazione sperimentale del sistema integrato a scala di pilota e sua modellazione digitale in BIM.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Pamela Vocale

Strutture Unipr coinvolte:
CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture

Coordinatore:
Certimac soc. cons. a r.l.

Partner:

  • UNIFE - Laboratorio Teknehub
  • UNIPR CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture
  • UNIBO CIRI EC

Costo totale di progetto: 689.023,43 euro
Contributo totale di progetto: 499.994,33 euro
Costo totale Unipr: 107.987,10 euro
Contributo totale Unipr: 79.933,90 euro
Durata del progetto in mesi: 30 
Data di inizio: 08/02/2024
Data di fine: 08/08/2026

 

DIGI-BRIDGE Strumenti Digitali Integrati per il Monitoraggio Strutturale, la Diagnostica e la Manutenzione Predittiva di Ponti e Viadotti

Abstract

La valutazione dello stato di conservazione di ponti e viadotti è essenziale per mantenere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto e per pianificare efficientemente gli interventi di manutenzione. Il progetto svilupperà strumenti digitali integrati che, combinando metodologie innovative per il rilievo, la diagnostica e il monitoraggio strutturale, consentiranno di prevedere la vita residua di ponti e viadotti in funzione del loro stato di degrado. Saranno sviluppate metodologie basate sull’utilizzo di droni per il rilievo geometrico delle opere in posizioni difficilmente accessibili; si definiranno protocolli diagnostici basati su strumenti innovativi quali georadar e tomografi ad ultrasuoni per identificare la presenza di difetti e stimare lo stato di degrado; si implementeranno metodologie per il monitoraggio strutturale dinamico basate anche sull’applicazione di tecniche di machine learning e tecniche per il monitoraggio statico basate su interferometria satellitare. Dall’analisi e integrazione delle grandi quantità di dati fornite da questi strumenti saranno definiti modelli digitali per la simulazione dello stato delle opere e per la stima della loro vita residua per guidare i processi decisionali relativi alla pianificazione di interventi di manutenzione.

Obiettivi e risultati attesi

DIGI-BRIDGE risponde ai fabbisogni di recupero del patrimonio di infrastrutture tramite l’integrazione di soluzioni digitali a supporto della pianificazione e progettazione di interventi di manutenzione per ponti in CA e CAP. Obiettivi specifici: O.1. Individuare tecniche specifiche per il rilievo, la diagnostica e il monitoraggio di ponti e viadotti. O.2. Dimostrare, sperimentare e validare in ambiente di laboratorio tecnologie e protocolli per rilievo, diagnostica e monitoraggio. O.3. Dimostrare, sperimentare e validare in ambiente operativo le tecnologie di protocolli per rilievo, diagnostica e monitoraggio. O.4. Realizzare modelli digitali per la previsione della vita residua che integrino informazioni da rilievo, diagnostica e monitoraggio O.5. Diffondere avanzamento tecnologico nella filiera delle costruzioni. Risultati: R.1 Linee guida per rilievo, diagnostica e monitoraggio statico e dinamico. R.2 Realizzazione di prototipo di trave da ponte in calcestruzzo armato dotata di sistemi di monitoraggio dinamico basati su accelerometri e su FBG presso il laboratorio del CIRI-EC. R.3 Installazione sistema monitoraggio dinamico su 1 ponte stradale e 1 ponte ferroviario. R.4 Modelli digital twin per la previsione della vita residua che integrano dati digitali di rilievo, diagnostica e monitoraggio per 1 ponte ferroviario ed 1 ponte stradale. R.5 Linee guida per la realizzazione di digital twin per la previsione della vita residua.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Beatrice Belletti

Strutture Unipr coinvolte:
CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture

Coordinatore:
UNIBO CIRI EC

Partner:

  • UNIFE - Laboratorio Teknehub
  • UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio-
  • UNIPR CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture
  • ASSOCIAZIONE CLUST-ER EDILIZIA E COSTRUZIONI

Costo totale di progetto: 703.526,12 euro
Contributo totale di progetto: 499.968,29 euro
Costo totale Unipr: 85.712,95 euro
Contributo totale Unipr: 59.999,07 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 01/02/2024
Data di fine: 01/02/2026

 

INCITE Inspiring City InformaTion modEling for urban resilience

Abstract

Il progetto nasce dall’esigenza degli attori che operano nell’ambito dell’intervento di trasformazione e rigenerazione di aree urbane, del territorio e del tessuto sociale di dotarsi di strumenti di supporto decisionale basati su dati ed informazioni aggregate che consentano la modellizzazione e rappresentazione di scenari multi-scala per l’analisi di rischio, costi e benefici e di definizione delle priorità d’intervento sui tessuti urbani consolidati. L’obiettivo principale del progetto è quindi quello di implementare una piattaforma digitale open standard per l’arricchimento informativo di modelli digitali integrati dell’ambiente urbano a supporto della gestione dell’intervento sul patrimonio costruito esistente nell’ottica della definizione di una programmazione strategica volta al contrasto delle fragilità territoriali e all’incremento della resilienza dei sistemi insediativi. Il progetto si fonda sulla definizione di un protocollo di applicazione di tecnologie chiave abilitanti e CIM (City Information Modeling) per lo sviluppo di gemelli digitali applicati alla scala urbana. A partire dall’integrazione di sorgenti informative di diversa natura (satellitari, GIS, nuvole di punti, sensoristica integrata, monitoraggio, BIM) e dalla definizione di descrittori geometrico-spaziali e prestazionali sarà possibile procedere alla modellizzazione e rappresentazione di scenari tipo e allo sviluppo di piattaforme collaborative basate su protocolli di intelligenza artificiale e machine learning. In questo senso il progetto persegue l’obiettivo generale di favorire la transizione digitale e la sfida della trasformazione innovativa, intelligente e sostenibile del sistema regionale attraverso lo sviluppo di soluzioni e sistemi a supporto di processi decisionali complessi che coinvolgono tutti gli attori della filiera: tecnici, PA, imprese e cittadini.

Obiettivi e risultati attesi

Gli obiettivi e i risultati principali che si propone di raggiungere il progetto sono i seguenti:

  1. Sviluppo di una soluzione digitale collaborativa open standard, nella forma di geoportale, in grado di trasferire informazioni puntuali di diversa natura alla scala urbana secondo un approccio di City Information Modeling. Temi correlati sono: cruscotti dei cittadini (city dashboard/funzionalità dedicate); competenze e profili professionali specifici (chief digital officers).
  2. A partire dai risultati raggiunti attraverso il progetto “InSPiRE”, ulteriore obiettivo del progetto “INCITE” è costituito dall’implementazione delle funzionalità BIM e GIS (ma non solo) integrate al fine di estendere alla scala urbana le potenzialità sviluppate in precedenza, completando il livello di dettaglio intermedio, LOD B-C. Connessi al tema sono, ad esempio, protocolli di rilievo, tecnologie satellitari, fotogrammetria, SLAM, etc. Inoltre, il sistema il sistema sarà abilitato all’aggregazione di dati sia di natura spaziale che esigenziale e descrittiva dei bisogni della comunità.
  3. Implementazione di uno strumento digitale integrato a supporto di processi decisionali complessi connessi all’intervento alla scala urbana. Il progetto abiliterà, grazie all’integrazione di protocolli di intelligenza artificiale e machine learning, l’integrazione di diverse sorgenti informative (spaziali, satellitari, da sensori etc.), la modellizzazione e la visualizzazione di dati ed informazioni attraverso mappe tridimensionali di priorità/rischio e renderà disponibile una conoscenza organizzata a diverse tipologie di utenti: esperti e tecnici (professionisti e pubbliche amministrazioni), ma anche cittadini.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof. Andrea Zerbi

Strutture Unipr coinvolte:
CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture

Coordinatore:
Università degli studi di Parma

Partner:

  • Certimac soc. cons. a r.l.
  • UNIBO CIRI EC
  • UNIMORE - CRICT - Centro Interdipartimentale di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio-
  • UNIFE - Laboratorio Teknehub

Costo totale di progetto: 699.877,81 euro
Contributo totale di progetto: 499.619,47 euro
Costo totale Unipr: 199.375,27 euro
Contributo totale Unipr: 139.562,69 euro
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 07/02/2024
Data di fine: 07/02/2026

 

RADICI Realizzazione di una infrastruttura di Aggregazione e Digitalizzazione di patrimoni per favorire l’Interazione con il settore delle Industrie culturali e creative.

Abstract

RADICI intende creare una infrastruttura di aggregazione e servizio per l’integrazione dinamica di archivi, collezioni repositories, relativi ai patrimoni culturali (CH) Regionali per aumentarne la fruizione in forma digitalizzata da parte del settore ICC-Industrie Culturali e Creative (editoria, audio-visivo, design/architettura). Gli strumenti e servizi saranno erogati attraverso un Competence Shop per consentire alle ICC ad enti pubblici/privati legati al CH, e a ricercatori e operatori culturali, di sfruttare i giacimenti digitali integrati, per produrre nuovi prodotti culturali e con essi valore, e di favorire l’interazione tra soggetti produttori e consumatori di dati. L'infrastruttura è uno strumento di supporto al Piano Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale (PND), in sinergia con l’HUB regionale ICC al fine di produrre nuove opportunità legate al contesto culturale e creativo. La collaborazione tra centri della Rete Alta Tecnologia (CRICC, CIRI-ICT, DHMoRe, CICCREI) e il Centro Studi e Archivio per la Comunicazione (CSAC) innesca processi di filiera modulabili per nuove esperienze d’uso, sfruttamento e valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali, rapidità di accesso, comprensione e l’accrescimento di competenze e future skills legate al CH.

Obiettivi e risultati attesi

RADICI intende dimostrare in ambiente operativo una piattaforma di strumenti e servizi che abiliti le ICC all’accesso e all’impiego dei patrimoni in forma digitale, attraverso Obiettivi Tecnologici (OT) e Obiettivi Produttivi (OP) e relativi risultati attesi: OT1- Supportare l’attuazione del Piano Nazionale di Digitalizzazione 2022-2023, in una visione integrata rispetto alle politiche della RER e agli strumenti da essa già predisposti nel passato, al fine di creare protocolli condivisi legati a dati, archivi e informazioni sui patrimoni OT2- Favorire rapidità di accesso, comprensione di dati, archivi, repository per un approccio olistico ai patrimoni culturali in accordo con le strategie RER, nazionali ed europee, con il risultato di una Piattaforma unificata per l’interoperabilità tra tipologie diverse di dati e informazioni OP3- Definire un sistema di aggregazione delle competenze riguardanti la digitalizzazione dei patrimoni culturali, nelle sue varie declinazioni, con il risultato di attivare un nuovo servizio di Competence Shop per e con le ICC (settori editoria, design-architettura, audiovideo) in sinergia con l’HUB regionale ICC OP4- Generare nuovi percorsi virtuosi di filiera dei servizi digitali per il CH modellabili da tutti i soggetti coinvolti con il risultato di coinvolgere attraverso i co-creation workshops un numero sempre maggiore di ICC, organizzazioni e istituzioni culturali e ricercatori.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Eva Coisson

Strutture Unipr coinvolte:
CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture

Coordinatore:
UNIBO C.R.I.C.C.

Partner:

  • UNIBO CIRI ICT
  • UNIMORE - DHMoRe - Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities
  • UNIPR CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture
  • UNIPR - CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione

Costo totale di progetto: 668.186,65 euro
Contributo totale di progetto: 496.135,53 euro
Costo totale Unipr: 103.962,90 euro (CICCREI)
Contributo totale Unipr: 74.844,03 euro (CICCREI)
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 08/02/2024
Data di fine: 08/02/2026

Centro Studio e Archivio della Comunicazione CSAC

Progetti afferenti CSAC finanziati dalla Regione Emilia Romagna - RER

 

RADICI Realizzazione di una infrastruttura di Aggregazione e Digitalizzazione di patrimoni per favorire l’Interazione con il settore delle Industrie culturali e creative.

Abstract

RADICI intende creare una infrastruttura di aggregazione e servizio per l’integrazione dinamica di archivi, collezioni repositories, relativi ai patrimoni culturali (CH) Regionali per aumentarne la fruizione in forma digitalizzata da parte del settore ICC-Industrie Culturali e Creative (editoria, audio-visivo, design/architettura). Gli strumenti e servizi saranno erogati attraverso un Competence Shop per consentire alle ICC ad enti pubblici/privati legati al CH, e a ricercatori e operatori culturali, di sfruttare i giacimenti digitali integrati, per produrre nuovi prodotti culturali e con essi valore, e di favorire l’interazione tra soggetti produttori e consumatori di dati. L'infrastruttura è uno strumento di supporto al Piano Nazionale di Digitalizzazione del Patrimonio Culturale (PND), in sinergia con l’HUB regionale ICC al fine di produrre nuove opportunità legate al contesto culturale e creativo. La collaborazione tra centri della Rete Alta Tecnologia (CRICC, CIRI-ICT, DHMoRe, CICCREI) e il Centro Studi e Archivio per la Comunicazione (CSAC) innesca processi di filiera modulabili per nuove esperienze d’uso, sfruttamento e valorizzazione dei patrimoni materiali e immateriali, rapidità di accesso, comprensione e l’accrescimento di competenze e future skills legate al CH.

Obiettivi e risultati attesi

RADICI intende dimostrare in ambiente operativo una piattaforma di strumenti e servizi che abiliti le ICC all’accesso e all’impiego dei patrimoni in forma digitale, attraverso Obiettivi Tecnologici (OT) e Obiettivi Produttivi (OP) e relativi risultati attesi: OT1- Supportare l’attuazione del Piano Nazionale di Digitalizzazione 2022-2023, in una visione integrata rispetto alle politiche della RER e agli strumenti da essa già predisposti nel passato, al fine di creare protocolli condivisi legati a dati, archivi e informazioni sui patrimoni OT2- Favorire rapidità di accesso, comprensione di dati, archivi, repository per un approccio olistico ai patrimoni culturali in accordo con le strategie RER, nazionali ed europee, con il risultato di una Piattaforma unificata per l’interoperabilità tra tipologie diverse di dati e informazioni OP3- Definire un sistema di aggregazione delle competenze riguardanti la digitalizzazione dei patrimoni culturali, nelle sue varie declinazioni, con il risultato di attivare un nuovo servizio di Competence Shop per e con le ICC (settori editoria, design-architettura, audiovideo) in sinergia con l’HUB regionale ICC OP4- Generare nuovi percorsi virtuosi di filiera dei servizi digitali per il CH modellabili da tutti i soggetti coinvolti con il risultato di coinvolgere attraverso i co-creation workshops un numero sempre maggiore di ICC, organizzazioni e istituzioni culturali e ricercatori.

Dettagli del progetto

Responsabile scientifico: Prof.ssa Cristina Casero

Strutture Unipr coinvolte:

UNIPR - CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione

Coordinatore:
UNIBO C.R.I.C.C.

Partner:

  • UNIBO CIRI ICT
  • UNIMORE - DHMoRe - Centro Interdipartimentale di ricerca sulle Digital Humanities
  • UNIPR CICCREI- Centro Interdipartimentale di Ricerca per la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture
  • UNIPR - CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione

Costo totale di progetto: 668.186,65 euro
Contributo totale di progetto: 496.135,53 euro
Costo totale Unipr: 115.397,25 (CSAC)
Contributo totale Unipr: 83.538,08 euro (CSAC)
Durata del progetto in mesi: 24
Data di inizio: 08/02/2024
Data di fine: 08/02/2026

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