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Parma, 24 aprile 2025 – Sarà il docente dell’Università di Parma Stefano Carretta a tenere quest’anno la prestigiosa “Arthur O. Williams Lecture” della Brown University, che onora contributi di estrema importanza per la Fisica e rappresenta la conferenza più illustre dell’anno del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo americano.

La Lecture è in programma per lunedì 28 aprile alle 16 a Providence (Rhode Island, USA).

Il pubblico sarà composto da docenti, ricercatori e ricercatrici post-dottorato, studentesse e studenti laureati provenienti da tutte le scienze fisiche. La Brown University organizzerà anche incontri con docenti, studentesse e studenti per tutta la giornata.

Stefano Carretta è professore ordinario di Fisica della Materia all’Università di Parma, dove lavora in particolare allo studio delle proprietà quantistiche di molecole magnetiche e di altri sistemi e alla loro applicazione alle tecnologie quantistiche. Il prof. Carretta è tra i responsabili scientifici di importanti iniziative internazionali sulle scienze e tecnologie quantistiche: progetti che, unitamente alla partecipazione dell’Ateneo al programma Quantum Internet Alliance (responsabile il docente Michele Amoretti), confermano la forte vocazione dell’Università di Parma nelle ricerche in questa materia. 

L’invito rivolto al prof Carretta rappresenta un significativo riconoscimento internazionale dell’eccellenza e del valore delle ricerche condotte in Ateneo in un settore strategico e in rapida evoluzione e sottolinea l’impatto globale del lavoro pionieristico dei gruppi di ricerca Unipr in quell’ambito. Questa ricerca, che secondo la Brown “ha profondamente plasmato” il campo dell’informazione quantistica, riguarda prevalentemente l’uso di qubit e qudit (generalizzazione a d stati di un qubit) molecolari. 

L’invito della Brown University, una delle più prestigiose in USA, assume un significato ancora maggiore poiché il 2025 è stato designato dalle Nazioni Unite come Anno Internazionale delle Scienze e Tecnologie Quantistiche, ed è anche un’occasione per sottolineare il valore di un modello di ricerca collaborativo, capace di coniugare visione individuale e lavoro di squadra: elementi che lo posizionano all’avanguardia nel panorama scientifico globale. 

L’attività di ricerca sulle scienze e tecnologie quantistiche dell’Università di Parma riguarda diversi Dipartimenti ed è partita circa 20 anni fa. È stata finanziata da numerosi progetti nazionali e internazionali: basti citare il prestigioso ERC Synergy CASTLE finanziato dalla Commissione Europea o la partecipazione al Partenariato Esteso sulle Scienze e Tecnologie Quantistiche finanziato dal PNRR. In particolare, le ricerche del gruppo (link) hanno mostrato come sia possibile sfruttare molecole magnetiche come unità di base dei computer e simulatori quantistici. 

Questa tecnologia, sebbene al momento meno matura di altre, potrebbe permettere di semplificare la realizzazione della correzione quantistica degli errori, un passaggio cruciale per poter realmente sfruttare tutta la capacità del calcolo quantistico. L’approccio molecolare può inoltre permettere di sfruttare anche il fenomeno della selettività di spin indotta dalla chiralità per manipolare qubit molecolari anche senza bisogno di lavorare a temperature prossime allo zero assoluto. 

I risultati di questa intensa attività di ricerca si riflettono anche sulle attività didattiche dell’Ateneo. Infatti dal prossimo anno accademico partirà un percorso specifico sulle Scienze e tecnologie quantistiche all’interno del corso di laurea magistrale in Fisica.

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