I disturbi dello stomaco, come dispepsia, gonfiore, pirosi, reflusso gastroesofageo, intolleranze alimentari, ulcerazioni, gastrite atrofica e cancro gastrico, interessano una parte significativa della popolazione, in forma occasionale o cronica. Queste condizioni compromettono la qualità della vita, causando dolore, disagio e difficoltà nello svolgere le attività quotidiane.
Le cause sono molteplici: stili di vita poco sani (alimentazione scorretta, abuso di alcol e caffè, fumo, sedentarietà), ansia e stress, patologie pregresse, uso eccessivo di farmaci antinfiammatori non steroidei. La diagnosi si basa su diversi esami medici, tra cui l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS), che però è invasiva e costosa per il Servizio Sanitario Nazionale.
Attività proposte
(A1) Evento di divulgazione in piazza a Parma
· Destinatari: cittadini di tutte le età, associazioni di volontariato, caregiver.
· Obiettivo: portare i professionisti sanitari “fuori” dall’università e dall’ospedale, per incontrare la comunità e promuovere la salute.
· Attività:
o Docenti, specializzandi e studenti dell’Ateneo spiegheranno in linguaggio accessibile le principali patologie gastriche, i fattori di rischio, l’importanza della prevenzione, una corretta alimentazione e uno stile di vita sano.
o Strumenti interattivi:
§ Modello gonfiabile di stomaco visitabile, con spiegazioni anatomiche e patologiche guidate da docenti e studenti, supportate da pannelli illustrativi.
§ Pannelli informativi su intolleranze e allergie alimentari.
o Simulazioni di casi clinici interpretati da docenti e studenti, seguite da discussione interattiva col pubblico, per facilitare la comunicazione medico-paziente in un contesto informale e coinvolgente.
(A2) Formazione e informazione in almeno due scuole superiori
· Coinvolgimento di docenti e studenti per sensibilizzare sulle patologie gastriche, in continuità con l’esperienza pregressa nel progetto “Researchers@School”.
(B) Formazione per medici di medicina generale e farmacisti
· Obiettivo: illustrare un metodo diagnostico innovativo e non invasivo, validato dalla letteratura scientifica e dalle pubblicazioni del team, per la valutazione dello stato della mucosa gastrica tramite prelievo di sangue e analisi di marcatori biochimici:
o Pepsinogeni (PG) I e II: indicano rispettivamente la funzionalità delle cellule che producono acido gastrico e la presenza di infiammazione della mucosa.
o Gastrina-17: regola la produzione di acido e segnala ipersecrezione o atrofia gastrica.
o Anticorpi anti-Helicobacter pylori: rilevano l’infezione da questo batterio, spesso causa di gastriti e ulcere.
· Particolare attenzione alla gastrite atrofica, condizione infiammatoria che può evolvere in cancro gastrico.
· L’analisi sierica di questi marcatori fornisce dati utili per:
1. consigliare modifiche dello stile di vita
2. impostare terapie mirate
3. riservare esami invasivi (come la gastroscopia) solo ai casi necessari.