Parma, 17 ottobre 2025 - Il Master Internazionale in Tecnologia degli Alimenti (MITA), nato nell'ambito di un accordo di cooperazione scientifico-accademica tra l'Università di Parma e l'Universidad de Buenos Aires, si consolida come un programma educativo innovativo che contribuisce a rafforzare i legami storici, sociali e culturali tra i due Paesi.
Il riconoscimento dei 16 anni di percorso nell’ambito di questa cooperazione binazionale tra il mondo accademico e le industrie nel settore agroalimentare è avvenuto nei giorni scorsi al Circolo Italiano di Buenos Aires durante un appuntamento celebrativo aperto da Alessandro Piovesana, Direttore gestionale del MITA a Buenos Aires, che ha sottolineato l'impegno delle istituzioni e i risultati che avvalorano questa collaborazione: 16 edizioni del MITA, 9 edizioni del MITA Latam, aperto a tutto il bacino Latino Americano, 970 alumni, 59 seminari gratuiti che hanno raggiunto oltre 7000 partecipanti.
All’incontro hanno partecipato, per l’Universidad de Buenos Aires, Adriana Rodríguez, Decana della Faculdad de Agronomia, Patricio Conejero Ortiz, Segretario delle Relazioni Internazionali, Adrián Sergio Scroca, Segretario dell’area Posgrado, e Hugo Chludil, Direttore Accademico del Master. In rappresentanza dell’Università di Parma, Valentina Bernini, docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, Delegata del Rettore alle Relazioni con l’America Latina e Direttrice del MITA.
Presenti anche rappresentanti diplomatici, tra cui il Console Generale d'Italia a Buenos Aires, Carmelo Barbera, e l’Addetto Scientifico dell'Ambasciata d'Italia a Buenos Aires, Salvatore Barba. È stato sottolineato come il Sistema MITA contribuisca a dare sostanza all’eredità italiana in Argentina, rafforzando l’unicità di legami che hanno radici storiche ma si arricchiscono di valori grazie a queste iniziative. Il Sistema MITA è stato definito come una realtà che non appartiene più solo all'Università di Parma e all’Universidad de Buenos Aires ma all'Italia e all'Argentina, confermando il settore agroalimentare come prioritario per entrambi i Paesi.
Per il settore privato hanno partecipato i Direttori di diverse aziende, tra cui La Anónima, Nestlé, Molinos Río de la Plata, Molinos Cañuelas, Pat Group, Mitmaq, Givaudan e Carrefour. Presenti anche i referenti di centri di ricerca, tra cui il CIATI (Centro de Investigación y Asistencia Técnica a la Industria), di associazioni del settore agroalimentare come COPAL (Coordinadora de las Industrias de Productos Alimenticios) e CIPA (Camara de Industiales de Productos Alimenticios) e di istituti bancari tra cui il Banco Nación.
Un video saluto è arrivato anche da Giuseppe Bonazzi, già Direttore del MITA, che ha ricordato l’origine della collaborazione e il cammino percorso con passione e costanza e reso possibile grazie al contributo di numerose/i docenti dell’Ateneo.
La visita in Argentina di Valentina Bernini si è svolta su invito del Centro Italo Argentino de Altos Estudios dell’Universidad de Buenos Aires, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Buenos Aires, nell’ambito del Programma Esecutivo di Cooperazione Culturale ed Educativa per gli Anni 2019-2023 – in vigore fino alla firma di un nuovo Programma – dell'Accordo di Collaborazione Culturale tra il Governo della Repubblica Argentina e il Governo della Repubblica Italiana.
La visita ha previsto un ciclo di seminari alla Faculdad de Agronomia dell’Universidad de Buenos Aires, dal titolo Recursos microbianos para el desarrollo de procesos sostenibles e innovadores para el sector alimentario, e ha rappresentato anche un’occasione di incontro con il Console Generale d’Italia a Rosario Marco Bocchi, e con il Rettore dell’Universidad Nacional de Rosario Franco Bartolacci, con i quali si è parlato di azioni di rafforzamento delle collaborazioni tra le istituzioni e che possano prevedere il coinvolgimento di studenti, studentesse, ricercatori, ricercatrici e docenti.