Parma, 25 novembre 2025 – C’è un progetto dell’Università di Parma tra quelli cui la Fondazione Umberto Veronesi ha concesso una borsa di ricerca nell’ambito dei bandi Post-Doctoral Fellowship 2026. Un progetto incentrato sulla nutrizione di precisione in pazienti con tumore al polmone.
Precision nutrition with plant bioactives from citrus fruits and nuts: an omics-based study of gene–diet interactions in patients with lung cancer il titolo del progetto, presentato da Mirko Treccani dell’Unità di Nutrizione umana (Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco) e finanziato nell’ambito del bando Experimental della Fondazione Veronesi (destinato a ricercatori e ricercatrici post-doc per studi nel campo della prevenzione, diagnosi e cura del cancro).
Il bando Experimental 2026 ha assegnato nel complesso 106 borse di ricerca su 456 domande ricevute. Tra le 106 assegnate, 87 sono annuali e solo 19 biennali. Una di queste 19 è andata al progetto dell’Università di Parma, che si svolgerà da marzo 2026 a marzo 2028.
Con le Post-Doctoral Fellowship la Fondazione punta a sostenere giovani ricercatori e ricercatrici che lavorano su progetti innovativi nei migliori centri di ricerca, università e ospedali italiani. L’obiettivo delle borse di ricerca è offrire loro concrete opportunità di crescita professionale e specializzazione nel campo della ricerca biomedica, con un focus particolare sull’oncologia e sulla prevenzione delle malattie croniche: un investimento sul talento e sul futuro della scienza.
Il progetto sarà incentrato sullo studio di come il consumo di agrumi e frutta secca (e di alcuni dei loro componenti chiave, come polifenoli e carotenoidi) sia collegato alla salute e al rischio di sviluppare il tumore al polmone. Si analizzeranno dati genetici, abitudini alimentari e tracce di questi nutrienti nel sangue in tre gruppi europei (un gruppo di soggetti sani, uno a rischio cardiometabolico e uno di soggetti con tumore al polmone; in totale 807 partecipanti, tutte e tutti reclutati nel contesto di progetti in corso all’Università di Parma), si valuterà l’esistenza di associazioni tra queste variabili e se tali associazioni cambino in base alla predisposizione genetica individuale. L’obiettivo sarà identificare possibili biomarcatori e generare strategie di prevenzione e cura personalizzate, e anche modelli avanzati di previsione del rischio.
L’Unità di Nutrizione umana dell’Università di Parma riunisce ricercatori e ricercatrici su un ampio spettro di temi: dalla nutrizione molecolare all’educazione alimentare, dall’innovazione nel rilevamento dei consumi alimentari alla frontiera della nutrizione personalizzata. L’obiettivo comune è generare nuove conoscenze nutrizionali che verranno poi tradotte in pratica, per migliorare la qualità della vita delle persone.
Mirko Treccani è assegnista di ricerca post-doc nell’Unità, nel gruppo dei docenti Pedro Mena e Daniele Del Rio. Durante il suo percorso ha maturato competenze nell’ambito della genetica e della genomica umana, occupandosi sia di malattie rare e complesse sia di fenotipi umani in famiglie e in grandi coorti. Le sue ricerche riguardano l’applicazione di studi di associazione (GWAS), l’imputazione dei genotipi e lo sviluppo di modelli poligenici di malattia (PGS), che sono stati perfezionati tramite collaborazioni internazionali con la University of Cambridge, l’Erasmus Medical Center Rotterdam e la Harvard Medical School.