Spazio alla luce anche a teatro. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate dall’Università di Parma in occasione dell'Anno Internazionale della Luce, e in collaborazione col Festival di teatro di figura "Impertinente" promosso da Comune di Parma, Castello dei Burattini e Teatro delle Briciole, il tema della luce (e dell'ombra) viene declinato anche in ambito teatrale: a conclusione del seguitissimo laboratorio di Teatro d'Ombre svoltosi nelle settimane scorse al Teatro al Parco, ora è la volta degli spettacoli e della riflessione.
Venerdì 4 e sabato 5 dicembre al Teatro al Parco arriva lo spettacolo "Dal Vivo!" della compagnia francese Flop, in cui un attore immerso nella semi-oscurità anima oggetti d'uso quotidiano servendosi solo delle variazioni della luce, con piccoli macchinari a manovella che ne cambiano l'intensità e inducono variazioni sulla materia che illuminano. In una baracca di legno che gli serve da studio-laboratorio, l’attore cerca di “far parlare” materiali e utensili accumulati negli anni: dagli oggetti da cucina ai candelabri. Senza filtri tecnologici, solo servendosi della luce e del movimento, “rompe” con l’evidenza della loro realtà tangibile e li traspone su un grande schermo in una nuova realtà ineffabile e vibrante. È una sorta di tableau luminoso creato in diretta: ogni riflesso, ogni trasparenza, ogni ombra o diffrazione luminosa compone quadri animati di cui tutti sono al tempo stesso spettatori e attori. Lo spettacolo andrà in scena venerdì 4 dicembre alle ore 9.30, 11, 21.45, e sabato 5 dicembre alle ore 15.30, 17, 21.45.
Mercoledì 9 dicembre alle ore 17, nell'Auditorium del Palazzo del Governatore, Massimo Arbarello e Luigi Allegri affrontano il tema del rapporto tra corpo, luce e ombra nell'incontro a ingresso libero "Il corpo dell'ombra". Luigi Allegri è docente di Storia del teatro e dello spettacolo all'Università di Parma e coordinatore del Comitato per le manifestazioni per l'Anno Internazionale della luce. Massimo Arbarello è un attore e "ombrista" di fama nazionale, impegnato nella sua attività artistica a coniugare le potenzialità espressive della corporeità del danzatore con le suggestioni delle ombre proiettate su schermo. In questa prospettiva ha lavorato con registi importanti del panorama nazionale, da Egisto Marcucci a Lele Luzzati e soprattutto Antonio Latella, per il quale ha ideato gli interventi d’ombre negli spettacoli “Le lacrime amare di Petra Von Kant”, “Non Essere – progetto Hamlet’s portraits” e “Ti regalo la mia morte, Veronika”, attualmente in tournée in Italia ed Europa.