Parma, 29 settembre 2017 - Trent’anni di Erasmus all’Università di Parma: trent’anni di crescita costante peril programma di scambio più famoso d’Europa, partito in Ateneo nel 1987 con 8 studenti in uscita e forte, in questi sei lustri, di numeri astronomici: tra mobilità in entrata e in uscita, all’Università di Parma sono stati oltre 16.700 (per l’esattezza 16.707) gli studenti che hanno partecipato all’Erasmus.Questo speciale compleanno è stato festeggiato oggi al Palazzo del Governatore con una giornata di celebrazioni organizzata dall’Università in collaborazione con il Conservatorio Arrigo Boito, il Comune di Parma, la rappresentanza italiana della Commissione Europea e l’agenzia Europe-Direct.La prima parte della giornataè stata dedicata al Welcome Day rivolto agli studenti stranieri che, grazie ad accordi stipulati con istituzioni sia europee sia extra-europee, trascorrono un periodo per studio o tirocinio all’Università di Parma. “Welcome Day: festeggiamo il Programma Erasmus con gli studenti stranieri” il titolo della sessione mattutina, aperta dai saluti istituzionali di Gioia Angeletti, Delegata del Rettore per la Mobilità Studentesca Internazionale, di Simone Acquaviva, Presidente di ESN Italia, di Davide Antonelli, Presidente di ESN-ASSI, e dei referenti Erasmus dei Dipartimenti dell’Ateneo. A seguire sono previsti anche gli interventi di Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma, e di Lea Camillini della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate.Nel pomeriggio “Il programma Erasmus in 30 anni: cosa era, cosa è e cosa sarà”, sessione dedicata alla cittadinanza e, soprattutto, agli studenti iscritti all’Università di Parma: per ripercorrere, grazie all’intervento di rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - MIUR, dell’Agenzia Nazionale Erasmus Plus Italia, del Comune di Parma e dell’Ateneo, la storia del Programma Erasmus, oltre che acquisire le prime informazioni relative ai nuovi bandi di mobilità 2018/2019, di prossima pubblicazione.In apertura di sessione i saluti di Marco Bosi, Vicesindaco di Parma, di Federico Cinquepalmi, Dirigente dell’Ufficio per l’internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR, di Giovanni Franceschini, Rettore Vicario dell’Università di Parma, di Francesca Zanella, Pro Rettrice con delega al Coordinamento delle Attività di internazionalizzazione dell'Ateneo, di Gioia Angeletti, Delegata del Rettore per la Mobilità Studentesca Internazionale, e di Martina Elenia Zani, studentessa del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali dell’Università di Parma e Ambasciatrice Erasmus.A seguire gli interventi di Enzo Molina, Delegato del Rettore per la valutazione dei processi di internazionalizzazione e mobilità e ai tirocini nell'ambito dei programmi internazionali di scambio, Clara Grano dell’INDIRE – Agenzia Nazionale Erasmus Plus Italia, Fabrizio Fanticini, esperto nazionale CHEER – Consoliodating Higher Education Experience of Reform II, Andrea Poluzzi di Europe Direct Emilia, Alessandro Bernazzoli, Responsabile dell’U.O. Internazionalizzazione dell’Università di Parma, Riccardo Ceni, Direttore del Conservatorio Boito.Nel tardo pomeriggio, grazie al supporto dell’Informagiovani del Comune di Parma, un contest fotografico negli uffici Informagiovani di via Melloni, e in serata, all’Auditorium del Carmine, un concerto a cura della scuola di Canto e di Accompagnamento pianistico del Conservatorio Arrigo Boito di Parma.Quella tra l’Università di Parma e l’Erasmus è una liaison lunghissima, che ha convolto migliaia di studenti in entrata e in uscita.Nel 1987, anno di attivazione dell’Erasmus a Parma, la prima mobilità in uscita è stata di 8 studenti. Sei, invece, gli studenti della prima mobilità in entrata, nel 1988-89. In trent’anni gli studenti dell’Università di Parma che sono andati all’estero con il Progetto Erasmus sono stati 9.857, mentre quelli che dall’estero sono venuti a Parma 6.850: nel complesso, dunque, tra entrata e uscita, 16.707. Se a questi numeri si aggiunge la mobilità non Erasmus, cioè gli scambi con l’estero non legati al progetto, si raggiunge la cifra complessiva di 19.065 scambi in trent’anni.Per quanto riguarda l’anno 2017-2018, sono 520 gli studenti Erasmus in uscita per studio o tirocinio, e 352 gli studenti in entrata. A questi vanno poi aggiunti 60 studenti in ingresso non Erasmus.Queste le provenienze degli studenti in ingresso per studio all’Ateneo nell’a.a. 2017-2018:Spagna 187Turchia 31Francia 24Germania 19Brasile 19Palestina 17Russia 13Usa 13Regno Unito 12Iran 12Bielorussia 8Romania 7Polonia 6Portogallo 6Grecia 4Slovacchia 4Argentina 4Marocco 4Belgio 2Repubblica Ceca 2Kirghizistan 2Bulgaria 1Croazia 1Estonia 1Finlandia 1Cina 1Messico 1E questi i Dipartimenti di destinazione:Medicina e Chirurgia 34Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali 51Ingegneria e Architettura 78Scienze Economiche e Aziendali 54Scienze degli Alimenti e del Farmaco 37Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali 28Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale 19Scienze Medico-Veterinarie 14Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche 3