Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 18 febbraio 2020 – Per il prossimo triennio, Ignazio Stanganelli, Direttore del Centro Clinico-sperimentale di Oncodermatologia-Skin Cancer Unit dell’Istituto Tumori della Romagna IRST IRCCS e docente dell’Università di Parma (Dipartimento di Medicina e Chirurgia), sarà il Presidente dell’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI).

Per il prof. Stanganelli si tratta del più recente riconoscimento del valore professionale e di ricerca raggiunto. L’IMI svolge la propria attività di ricerca scientifica e sanitaria in campo oncologico per contribuire all’approfondimento epidemiologico, preventivo, biologico, molecolare, diagnostico, clinico, terapeutico e sperimentale delle problematiche attinenti il melanoma ma anche tumori maligni non melanoma. Di notevole valore anche l’apporto dal punto di vista scientifico con numerosi studi compiuti, o in corso di attuazione, nell’ambito delle diverse aree di attività, con risultati che collocano l’associazione tra i gruppi cooperativi più̀ efficaci nel contesto nazionale e internazionale.

Il melanoma maligno – spiega il prof. Stanganelli – rappresenta la neoplasia con il più elevato aumento di incidenza negli ultimi decenni nella popolazione bianca occidentale; in Italia è al secondo posto nei maschi e al terzo posto nelle donne prima dei 50 anni. Siamo, pertanto, davanti a una patologia che ha un elevato impatto sociale, la cui diagnosi e trattamento richiedono un approccio multidisciplinare. Sono particolarmente orgoglioso di questo incarico perché l’IMI rappresenta un reale gruppo multidisciplinare nazionale che riunisce tutte le migliori vocazioni italiane impegnate dalla diagnosi allo studio del melanoma maligno.

Diversi gli obiettivi delle azioni dell’IMI nel prossimo triennio. Tra questi: aumentare la consapevolezza e la rilevanza del melanoma come problema sociale; promuovere iniziative sulla prevenzione primaria nelle scuole, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e il Ministero dell’Università e della Ricerca; rafforzare e sviluppare  il collegamento e la cooperazione tra i rappresentanti di diverse discipline su tutto il territorio nazionale per la creazione e la valorizzazione di team multidisciplinari, organizzando e coordinando studi multicentrici e multidisciplinari; organizzare l'attività di formazione di operatori sanitari e volontari.

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