Ha avuto luogo mercoledì 7 luglio la donazione di due nuove apparecchiature al Dipartimento di Scienze Cliniche dell’Università di Parma, diretto dal Prof. Almerico Novarini, da parte della signora Carla Chiari in memoria del fratello Nello e del nipote Nicola. Alla donazione erano presenti, oltre al Prof. Novarini e alla signora Chiari, anche il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Loris Borghi, i Proff. Rossella Giacalone, Alberto Montanari e Luisa Musiari del Dipartimento di Scienze Cliniche, e la Dott.ssa M. Assunta Martini in rappresentanza della Ditta Vannucci srl, che ha fornito le apparecchiature. La signora Chiari infatti, alcuni anni fa, è stata ricoverata presso la U.O. di Clinica e Semeiotica Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, e dopo la dimissione è stata seguita ambulatorialmente dall’équipe medica della Clinica stessa. Riconoscendo nel personale professionalità e umanità, ha deciso di manifestare la sua stima e riconoscenza donando due nuovi strumenti in grado di soddisfare le esigenze cliniche, didattiche e di ricerca del Dipartimento, e in particolare della Sezione di Ipertensione arteriosa e scompenso cardiaco. «Non ci sono parole per esprimere la gratitudine del Dipartimento e dell’Università tutta nei confronti della signora Chiari – ha commentato il Prof. Novarini -, che ha testimoniato come si possa essere solidali e generosi anche nelle occasioni di dolore e sofferenza. Il gesto della signora Chiari è particolarmente importante perché va nella direzione di aiutare nella ricerca l’Ateneo e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria, ma in particolare i giovani ricercatori, che sono il nostro futuro». Anche il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Borghi si è associato calorosamente ai ringraziamenti, sottolineando come «le apparecchiature donate dalla signora Chiari siano strumentazioni di ultima generazione particolarmente qualificate, che aiuteranno i medici nella diagnosi e nella terapia». Le apparecchiature in oggetto sono un ecografo digitale di ultima generazione, con sistema di misurazione ad ultrasuoni cardiovascolare per la determinazione di numerosi dati sulle camere cardiache, e un misuratore della rigidità arteriosa in grado di fornire contemporaneamente svariati parametri indicativi di rischio cardiovascolare utilizzati nella ricerca clinica. In considerazione del fatto che i fattori di rischio classici (fumo, sovrappeso, sedentarietà) forniscono informazioni solo indirette circa il progredire dell’aterosclerosi che causa eventi cardiovascolari, è fondamentale ed estremamente importante per i medici poter esaminare direttamente, e con metodo non invasivo, le proprietà delle arterie. Con l’aiuto di questi strumenti si potrà quindi migliorare la stima del rischio cardiovascolare e rilevare lo stadio subclinico dell’aterosclerosi.