Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
EUGreen - European University Alliance for sustainability

Parma, 20 gennaio 2011 - Dal 24 novembre al 23 dicembre 2010 il Prof. Cesare Beghi, docente presso la Sezione di Cardiochirurgia dell’Università di Parma e Presidente del CUCI (Centro Universitario per la Cooperazione internazionale dell’Ateneo) ha svolto una importante missione di assistenza sanitaria presso l’ufficio della Cooperazione dell’Ambasciata d’Italia a Lima, in Perù, insieme al Dott. Massimiliano Leporati, medico in formazione specialistica della Sezione di Chirurgia Maxillo Facciale, diretta dal Prof. Enrico Sesenna.

La partecipazione alla missione da parte di medici dell’Università di Parma nell’ambito dei progetti di Cooperazione Internazionale del Ministero degli Esteri, lungi dall’essere solo un momento di “volontariato”, ha rappresentato una esperienza di grande crescita professionale e di confronto con le massime autorità nazionali in materia di salute e di formazione di un grande Paese come il Perù.
«I risultati ottenuti all’interno di un processo potenzialmente epocale di rivoluzione del sistema sanitario peruviano - così spiega il Prof. Beghi - sono il frutto del lavoro assiduo di eccellenze professionali ed umane che agiscono di concerto con il popolo ed il governo peruviano e che poco hanno a che vedere con opere di “beneficienza” o di “mutuo soccorso”. La partecipazione come medici dell’Università di Parma è stata infatti una grande opportunità come professionisti, un privilegio come uomini e un orgoglio come italiani».

Il mandato della missione era legato ai temi dello sviluppo di schemi e modelli di Medicina Familiare, sia relativamente al disegno strategico di un modello di medicina di base, sia per la predisposizione di adeguati meccanismi operativi e schemi di sostegno dell’assistenza familiare specie sui temi delle reti di offerta dei servizi di salute e della loro gestione.

La partecipazione dell’Università di Parma ha avuto come obiettivo quello di creare un modello di attenzione rinnovato, basato sulla salute familiare e comunitaria, ponendo enfasi sulla promozione della salute e sulla prevenzione delle malattie.
L’intento dei medici che hanno partecipato è stato dunque quello di favorire lo sviluppo delle capacità di professionisti in salute familiare in grado di operare in maniera efficace ed integrata sul proprio territorio rispondendo al bisogno di salute della comunità in maniera efficace, opportuna e tempestiva.

Modified on