Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 5 giugno 2012 – Oggi, martedì 5 giugno, presso il Dipartimento di Clinica medica, nefrologia e scienze della prevenzione dell’Università di Parma, si è tenuta la cerimonia per la commemorazione del prof. Luigi Migone, clinico medico e nefrologo di fama mondiale, in occasione del decennale della scomparsa (1912 – 2002).

Dopo lo scoprimento della targa da parte del Rettore dell’Ateneo Gino Ferretti, la cerimonia è proseguita con alcuni interventi di ricordo della figura del prof. Migone e dell’eredità che ha lasciato in quanti lo hanno conosciuto, alla presenza dei familiari e di numerosi allievi e colleghi dell’illustre luminare.
In particolare sono intervenuti il Rettore Gino Ferretti, Antonio Mutti, Direttore del Dipartimento di Clinica medica, nefrologia e scienze delle prevenzione, Alberico Borghetti, Professore Emerito dell’Università di Parma, Mario Savi, Decano del Dipartimento di Clinica medica, nefrologia e scienze della prevenzione nonché Decano degli allievi del prof. Migone ancora in attività e, in conclusione, il figlio Nicola Migone.

Luigi Migone, persona di raffinata cultura, di rara sensibilità umana, profondamente impegnata nel ruolo di clinico, ricercatore e docente, ha fondato a Parma nel 1957 la Società Italiana di Nefrologia, diventandone più tardi presidente onorario. Ha ricoperto ruoli di alta responsabilità nella Società Internazionale di Nefrologia. Con la collaborazione di tanti allievi, che poi lo hanno seguito nella direzione della Clinica o ricoprendo ruoli di alta responsabilità in altre sedi universitarie e ospedaliere, ha introdotto processi innovativi nel trattamento dialitico extracorporeo dell’insufficienza renale, anticipando la successiva adozione del trapianto di rene come metodologia elettiva per il recupero di una migliore qualità della vita per i pazienti in trattamento dialitico, e ha creato a Parma un centro operativo clinico e di ricerca riconosciuto internazionalmente. All’interno dell’Ateneo parmense ha contribuito alla formazione di scuole universitarie di alto prestigio, come la Genetica medica e la Medicina del lavoro, vedendo prima di altri le potenzialità di discipline che poi hanno avuto un grande impatto sulla clinica e sulla prevenzione. Il prof. Migone è stato quindi un grande clinico, un grande ricercatore, ma soprattutto un grande innovatore, di cui ancora oggi è vivo il ricordo come Maestro; negli ultimi anni si è dedicato, con atteggiamento critico, ma con grande onestà intellettuale e senza pregiudizi ideologici, all’approfondimento di delicati temi di bioetica, tanto che a suo nome è stato intitolato nel 2006 il Centro cittadino di Bioetica. 

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