Parma, 25 luglio 2012 - Due bambini su tre che presentano gravi allergie al latte possono mangiare il Parmigiano-Reggiano. A sostenerlo sono docenti dell’Università di Parma afferenti al nuovo Dipartimento di Scienze degli Alimenti (Stefano Sforza, Arnaldo Dossena, Francesca Lambertini e Sara Paolella) insieme a ricercatori medici del Centro di Allergologia Molecolare dell’IDI - Istituto Dermopatico Immacolata – Ospedale S. Carlo di Roma, guidati da Adriano Mari. Lo studio, di alto impatto sociale, è stato realizzato anche con la collaborazione del Consorzio Parmigiano-Reggiano, ed è basato su un approccio biochimico, immunologico e clinico del paziente che ha dimostrato che bambini, affetti da gravi allergie al latte, possono assumere un cucchiaio di Parmigiano-Reggiano, pari a un bel bicchiere di latte, senza problemi e conseguenze negative. Le uniche raccomandazioni sono: utilizzare soltanto Parmigiano-Reggiano DOP stagionato oltre 30 mesi, preceduto da una diagnosi molecolare dell’allergia del bambino, e garantire che le prove di tolleranza al Parmigiano-Reggiano vengano eseguite esclusivamente in ambiente protetto sotto controllo medico, evitando il “fai da te”. Lo studio è stato pubblicato venerdì scorso sulla rivista PLoS ONE.