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Parma, 5 dicembre 2012 - Domenica 9 dicembre, alle ore 10.45, nella Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale, sede di Banca Monte Parma (P.le J. Sanvitale, 1), sarà presentato il volume Le lettere, nuova uscita della collana “Storia di Parma”.

Realizzato da MUP Editore con il contributo e la collaborazione di Fondazione Monte di Parma, Università degli Studi di Parma e Camera di Commercio di Parma, il quinto titolo della collana è un volume monografico interamente dedicato alla tradizione letteraria della nostra città.

La presentazione sarà aperta, con ingresso libero, a tutta la cittadinanza. Saranno presenti i rappresentanti degli enti patrocinatori del volume, Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma, e Giuseppe Romanini, Assessore alle politiche scolastiche della Provincia di Parma, oltre che i rappresentanti degli Enti promotori del progetto, Gino Ferretti, Rettore dell'Università degli Studi di Parma, Roberto Delsignore, Presidente della Fondazione Monte di Parma, Andrea Zanlari, Presidente di C.C.I.A.A. di Parma, Vittorio Rizzoli, Presidente di MUP Editore. A presentare l’opera saranno Domenico Vera, curatore della collana “Storia di Parma”, e Gabriella Ronchi, curatrice del volume. Interverranno inoltre alcuni dei maggiori esponenti della letteratura parmigiana contemporanea: il narratore Valerio Varesi, il giornalista Maurizio Chierici, il poeta Gian Carlo Artoni, il critico letterario Giuseppe Marchetti. L’incontro sarà condotto dalla giornalista di Tv Parma Manuela Boselli.

Messo a punto da un’équipe di studiosi, il volume Le Lettere esplora e approfondisce la tradizione letteraria del nostro territorio, con la pubblicazione di inediti emersi nel corso delle ricerche. Si suole fare esordire la letteratura a Parma nel tardo Duecento con un’opera peculiare, scritta in latino, la Cronica di Salimbene de Adam (1221-1288). Nel trecento, il ripetuto soggiorno di Petrarca a Parma segna un momento importante nella cultura della città, con la riscoperta dei classici e la ripresa dei generi antichi che porterà, nel primo Quattrocento, a esponenti di rilievo nell’ambito della cultura umanistica, quali Enea Irpino, Angelo Maria Arcioni, Pomponio Torelli, e ancora alla nascita delle Accademie e di una letteratura propriamente “farnesiana”. Al mecenatismo dei Farnese, all’ottima amministrazione dei Borbone, al saggio governo di Maria Luigia si deve un lungo periodo di intensa attività letteraria e artistica. Sono secoli di splendore per il ducato, al centro della vita culturale non solo parmense e dell’interesse di visitatori e scrittori, di letterati italiani e stranieri. Per l’età moderna grande attenzione è riservata a figure come Carlo Innocenzo Frugoni e alla nascita di pubblicazioni periodiche, antesignane degli odierni giornali. Con l’Unità nazionale, mutate radicalmente le istituzioni, anche il profilo letterario cambia, assumendo caratteri provinciali. Una grande rinascita si ha però nel Novecento: dopo gli interessanti esordi futuristi, il periodo più importante per la storia letteraria parmense della prima metà del secolo, e uno dei più fecondi in assoluto, è quello compreso fra gli anni Venti e gli anni Cinquanta-Sessanta, una irripetibile stagione letteraria, in cui Parma diventa un crogiuolo di idee e di impulsi vitali per le arti nel loro complesso, dalla letteratura al teatro al cinema, con la fondazione di riviste e pagine letterarie. Alcuni protagonisti e le propaggini di quel periodo hanno caratterizzato anche la seconda metà del Novecento, fino ai nostri giorni.

«La ricchezza e la vitalità del volume Le lettere – scrive Gino Ferretti nella presentazione – risiedono nell’equilibrio fra ricerca e divulgazione, nel valore didattico, partecipativo ma anche militante, dei saggi, persino nell’elenco dei contributori: docenti dell’Ateneo ma non solo, studiosi affermati e giovani ricercatori».

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