«Nelle ultime settimane sono ripresi gli attacchi gratuiti alle Università italiane: giudizi sommari, luoghi comuni, provocazioni volte a influenzare le politiche del nuovo Governo. Sono cose che abbiamo già visto a partire dal 2008 e che hanno indotto al taglio di 1 miliardo su 7 al finanziamento pubblico e alla perdita del 9% degli studenti. Oggi, dopo quelle “cure”, anche il Paese non sta affatto meglio e questo dovrebbe insegnare qualcosa.L’Università italiana vuole, in linea con gli obiettivi dichiarati dal Governo:Rigore e merito nelle procedure di reclutamento e nel finanziamento;Valutazione e Semplificazione;Autonomia responsabile;Un pieno diritto allo studio;Un piano per i giovani ricercatori;Un più stretto rapporto con il mondo del lavoro e con i sistemi economici.Le Università si sono fatte valutare dall’ANVUR e si apprestano ad essere finanziate secondo le migliori prassi internazionali.Chiediamo ora al Governo di rendere chiare le scelte in materia di Università prima che i “piromani” della disinformazione causino ulteriori danni, dividendo il Nord dal Sud, i grandi dai piccoli, le discipline scientifiche da quelle umanistiche, i giovani dagli adulti.Siamo all’inizio del semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. Ebbene, si prenda un Paese europeo come esempio e si cerchi di fare altrettanto. L’Università italiana è pronta». (CRUI, Roma, 3 luglio 2014) PDF Comunicato stampa ufficiale della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università Italiane