Parma, 30 luglio 2024 – Il tasso di occupazione di dottoresse e dottori di ricerca dell’Università di Parma a un anno dal conseguimento del titolo si conferma più alto della media nazionale: 93,8% contro 91,5%. È uno dei dati contenuti nel IX Report sul Profilo e sulla Condizione occupazionale dei dottori di ricerca realizzato dal Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea.
147 le dottoresse e i dottori di ricerca Unipr del 2023 coinvolti nel IX Report sul Profilo.
L’età media al dottorato di ricerca a Parma è di 31,2 anni contro i 32,4 di media nazionale, e il 63,9% di dottoresse e dottori ottiene il titolo di dottorato al massimo a 30 anni di età.
Tra le motivazioni ritenute importanti per l’iscrizione: il miglioramento della propria formazione culturale e scientifica (74,1%), la possibilità di svolgimento di attività di ricerca e studio in ambito accademico (42,2%), il miglioramento delle prospettive lavorative (40,8%).
Per quanto riguarda la valutazione del dottorato, l’acquisizione di nuove competenze e abilità specifiche ha ottenuto un punteggio di 8,1 (su scala 1-10), l’approfondimento di contenuti teorici 7,5 e la padronanza di tecniche di ricerca 7,7. Il 65,3% di dottoresse e dottori di ricerca dichiara che si iscriverebbe nuovamente allo stesso corso di dottorato sempre a Unipr. Il 70,1% pensa che per il proprio settore disciplinare ci siano maggiori opportunità lavorative all’estero, e per contro solo il 6,8% ritiene invece di avere maggiori opportunità in Italia.
152 le dottoresse e i dottori di ricerca Unipr del 2022 coinvolti nel IX Report sulla Condizione occupazionale, contattati a un anno dal conseguimento del titolo.
Il tasso di occupazione è del 93,8%, oltre due punti in più della media nazionale (91,5%) e dello stesso dato Unipr dell’anno scorso (91,4%). La retribuzione mensile netta è, in media, di 1.888 euro.
Il 67% di dottoresse e dottori di ricerca è occupato nel settore pubblico, il 33% in quello privato. Il 78,3% nel settore dei servizi, il 19,8% nell’industria, lo 0,9% in agricoltura. Il 78,3% lavora al Nord, il 4,7% al Centro, lo 0,9% al Sud, il 16% all’estero.
Il 64,9% ha dichiarato di svolgere attività di ricerca, in una giornata lavorativa tipo, in misura elevata. Il 75,6% ritiene che il titolo di dottoressa o dottore di ricerca sia molto efficace o efficace per il lavoro svolto.