La proposta prevede la divulgazione dei risultati di una ricerca sociologica sui temi delle disuguaglianze e dell’inclusione scolastica (Social Boundaries in Educational Contexts: The Perspective of Border Studies, Bando di Ateneo 2023, Azione B) attraverso uno spettacolo teatrale interattivo basato sul Teatro dell’Oppresso (TdO).
Le azioni si articolano lungo due direttrici principali: a) Sensibilizzazione della cittadinanza e della comunità universitaria sull’importanza di una responsabilizzazione collettiva verso mondi educativi più inclusivi; b) Interazione con il mondo della scuola secondaria, dove lo spettacolo diventa strumento di formazione per gli insegnanti e di percorsi emancipatori per gli studenti.
La ricerca da cui nasce il progetto ha raccolto e analizzato 12 biografie scolastiche di studenti dell’Università di Parma, primi nelle proprie famiglie a iscriversi all’università (first-generation students), con background migratorio o provenienti da classi popolari. Le narrazioni, dai percorsi di infanzia fino all’università, si focalizzano sui cosiddetti “boundary events”, momenti in cui gli studenti percepiscono il confine sociale che li separa dagli altri, sperimentano discriminazioni e acquisiscono consapevolezza della propria “diversità” (classe sociale, etnia, genere).
Questi eventi sono stati trasformati in scene teatrali da un gruppo di 13 studenti universitari (tra cui 5 protagonisti delle biografie) attraverso le tecniche del Teatro dell’Oppresso, pratica ideata da Augusto Boal per stimolare coscienza critica, partecipazione e trasformazione sociale. In collaborazione con Giolli Coop, cooperativa specializzata nel TdO, è stato condotto un laboratorio che ha portato alla realizzazione dello spettacolo e alle prime sperimentazioni pubbliche.
La tecnica scelta è il Teatro-Forum, che mette in scena una breve storia di oppressione: la performance viene ripetuta più volte e il pubblico può intervenire sostituendo un personaggio e modificandone le azioni per cambiare lo sviluppo della trama. Gli attori reagiscono improvvisando, generando nuove possibilità narrative. Un “joker” guida la discussione con modalità maieutica, favorendo riflessione critica e confronto collettivo. Questo processo stimola la consapevolezza dei meccanismi di disuguaglianza scolastica e universitaria e incoraggia la ricerca di strategie per favorire l’inclusione.
Il Teatro-Forum si rivela dunque strumento efficace sia per la sensibilizzazione della cittadinanza, sia come formazione per insegnanti e studenti.
La proposta prevede la realizzazione di 12 forum teatrali complessivi, articolati secondo il seguente calendario:
· 5 a Parma: 3 in contesti cittadini e 2 presso l’Università di Parma (giugno 2025 – febbraio 2026);
· 3 in altre città italiane, sedi di membri del progetto, nell’ambito di eventi pubblici nazionali (dicembre 2025 – giugno 2026);
· 4 nelle scuole secondarie, rivolti a docenti e studenti, con un momento finale di confronto tra istituti (ottobre 2025 – aprile 2026).
Attraverso questo percorso, il progetto intende trasformare i risultati della ricerca in uno strumento vivo di educazione, formazione e partecipazione democratica, capace di attivare processi collettivi di consapevolezza e promuovere pratiche concrete di inclusione educativa e sociale.