Parma, 7 ottobre 2025 – In che modo il cervello umano trasforma gli stati affettivi in azione? Lo rivela uno studio appena pubblicato dalla rivista PNAS - Proceedings of the National Academy of Sciences.
Lo studio è stato condotto dai docenti dell’Università di Parma Giuseppe Di Cesare (professore associato, Dipartimento degli Alimenti e del Farmaco) e Giacomo Rizzolatti (professore emerito, Dipartimento di Medicina e Chirurgia) in collaborazione con Karl Friston e Peter Zeidman dell’University College London, Yury Koush dello Skolkovo Institute of Science and Technology e Alessandra Sciutti dell’Istituto Italiano di Tecnologia. La ricerca è stata finanziata grazie a un grant ricevuto da Fondazione Cariplo e Fondazione Cassa Depositi e Prestiti (G.A. No. 2023-2315 to GDC, Supporting Young Italian Talents in the European Research Council Competitions).
Lo studio è stato condotto all’Università di Parma, utilizzando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) per indagare come lo stato affettivo di una persona possa modulare l’esecuzione delle sue azioni. In particolare, alle persone partecipanti è stato chiesto di svolgere due compiti: indurre e mantenere uno stato affettivo positivo e negativo (feeling task); comunicare quello specifico stato affettivo eseguendo un’azione (execution task).
Le analisi dei dati hanno evidenziato due risultati importanti. In primo luogo è emerso che, quando assumiamo uno stato affettivo, l’insula si attiva prima dell’esecuzione dell’azione. In secondo luogo, utilizzando la tecnica del Dynamic Causal Modeling, è stato possibile determinare la direzione del flusso di informazioni tra l’insula e la corteccia premotoria durante i compiti di feeling ed execution.
In particolare durante la fase di feeling le informazioni affettive sono codificate nell’insula e modulano l’attività della corteccia premotoria. L’informazione proveniente dall’insula consentirebbe dunque alla corteccia premotoria di selezionare la forma cinematica dell’azione più coerente con lo specifico stato affettivo (modulazione bottom-up). Durante la fase di execution, invece, i comandi motori originano dalla corteccia premotoria e influenzano l’attività dell’insula. L’informazione inviata all’insula potrebbe quindi fornire un feedback sull’affettività dell’azione in corso (modulazione top-down). In questo modo l’atto motorio acquisisce il proprio “colore” affettivo, integrando dimensioni affettive e motorie in un unico processo coerente.
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