Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 22 dicembre 2025 – All’Università di Parma arrivano 570mila euro per l’attivazione di un nuovo master gratuito di I livello: “Specializzazione in metodi e pratiche di rafforzamento dei percorsi di presa in carico e accompagnamento sociale”.

Il progetto dell’Ateneo è risultato infatti tra i vincitori del bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali “Organizzazione ed erogazione di Master di I e II livello per gli operatori delle équipe multidisciplinari degli Ambiti Territoriali Sociali”, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale Inclusione e lotta alla povertà 2021- 2027 (Priorità 1 “Sostegno all’inclusione sociale e lotta alla povertà” – Obiettivo specifico k ESO 4.11). 

Il bando era finalizzato a qualificare le professionalità impegnate nel sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali, rafforzando in modo strutturale la capacità degli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) di garantire un accesso paritario, tempestivo e di qualità ai servizi su tutto il territorio nazionale. 

Il finanziamento complessivo di 570.000 euro ottenuto dall’Ateneo consentirà l’attivazione di quattro edizioni del Master, interamente gratuito per le persone partecipanti, concepito come investimento strategico sul rafforzamento del welfare territoriale, e permetterà di accogliere complessivamente fino a 150 professioniste e professionisti, con una progressiva apertura dei posti: 35 partecipanti nel primo anno, 45 nel secondo, 35 nel terzo e 35 nel quarto. 

La prima edizione si svolgerà nell’anno accademico 2025 - 2026 e prenderà avvio con un seminario introduttivo il 27 febbraio 2026. Le iscrizioni sono aperte fino al 15 gennaio alle 12.

Il Master è promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî Politici e Internazionali con la collaborazione del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, proprio per rispecchiare e rafforzare una multidisciplinarità reale, coerente con la complessità dei problemi sociali e con il lavoro quotidiano delle équipe nei servizi. 

«Nel progettare questo Master, l’Università di Parma ha scelto di intendere la formazione come un investimento nel rafforzamento del sistema di welfare territoriale e delle competenze dei professionisti che vi lavorano», sottolinea la Direttrice Francesca Maci, docente di Sociologia generale. «Questa scelta non riguarda solo l’offerta di nuovi contenuti, ma la volontà di sostenere un vero processo di capacity building: aiutare le équipe multidisciplinari, in linea con i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, a consolidare conoscenze, competenze operative e capacità riflessive, perché è nella pratica quotidiana che si gioca la qualità delle risposte alle famiglie, a bambine e bambini, alle persone e alle comunità». 

Il cuore del Master è il contatto vivo e continuo tra teoria e pratica. La proposta formativa alterna contenuti scientifici solidi a laboratori esperienziali, momenti strutturati di rielaborazione dell’esperienza professionale e attività innovative, anche attraverso l’uso del teatro inteso come dispositivo formativo e riflessivo. 

La didattica è costruita in una logica di co-apprendimento: chi partecipa non è un semplice destinatario o una semplice destinataria della formazione, ma porta con sé saperi professionali maturati nei contesti di servizio. Mettere in dialogo le esperienze, dunque, per costruire insieme modelli, pratiche e strumenti, allenare lo sguardo critico e riconoscere la competenza come responsabilità collettiva delle équipe. 

Un tratto qualificante del percorso è la multidisciplinarità. I problemi sociali non si presentano mai separati per discipline, e il Master nasce proprio dall’integrazione tra Servizio Sociale, Psicologia e Scienze dell’Educazione, attraverso moduli integrati e co-docenze. Una scelta che rispecchia la complessità della vita delle persone e del lavoro nei territori. 

Il Master esprime infine la responsabilità pubblica dell’Università verso il territorio. Formare professioniste e professionisti competenti e interprofessionali significa sostenere concretamente il welfare locale, generare innovazione possibile e restituire senso pubblico alla ricerca e alla formazione. 

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