Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 29 luglio 2021 – Dall’Università di Parma una Laurea Honoris Causa al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella.

Il Capo dello Stato riceverà la Laurea Magistrale Honoris Causa in Relazioni Internazionali ed Europee (classe LM-52 Relazioni internazionali) il 4 ottobre 2021 nella Chiesa di San Francesco del Prato, la cui riapertura dopo i restauri è prevista per il 3 ottobre.

La proposta, formulata dal Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e internazionali, è stata dapprima approvata dal Senato Accademico dell’Ateneo e, nella giornata di ieri, dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Prof.ssa Maria Cristina Messa.

L’Università di Parma ha formulato la proposta di conferimento della Laurea al Presidente della Repubblica Prof. Sergio Mattarella “per onorare il suo altissimo profilo, nazionale e internazionale, politico e istituzionale e riconoscere il suo quotidiano impegno istituzionale, civile e morale, nella garanzia attiva e nella testimonianza concreta dei valori costituzionali e della libertà, unitamente alla costante ed intensa vicinanza alla causa della ricerca, della formazione e del futuro dei giovani del nostro Paese”.

«Per noi è un grande onore e una grande gioia – commenta il Rettore Prof. Paolo Andrei. L’occasione per un tributo speciale a una personalità di altissimo profilo, a un uomo delle Istituzioni, della democrazia e della Costituzione nel senso più autentico e profondo, a una figura dalla straordinaria visione internazionale. Dal punto di vista dell’esperienza politica e istituzionale, il Presidente Prof. Mattarella ha attraversato gli ultimi quarant’anni di storia della nostra Repubblica, un tempo di grandi trasformazioni, rappresentando un riferimento sicuro e autorevole in tutte le cariche che ha ricoperto. Mi fa piacere ricordare, tra le svariate circostanze meritevoli di attenzione, la sua vicinanza al Paese e agli Italiani durante la pandemia e la sua attenzione costante al mondo dell’educazione, della ricerca e alle giovani generazioni. Grazie Presidente!».

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