Variazione regime d'impegno

I professori di I e di II fascia e i ricercatori universitari a tempo indeterminato possono scegliere tra il regime d’impegno a tempo pieno e quello a tempo definito. I due regimi comportano un diverso monte ore per attività didattica, una diversa retribuzione e limitazioni allo svolgimento di determinati incarichi e funzioni.

L’opzione per il regime d’impegno è esercitata al momento della nomina, fatta eccezione per i ricercatori a tempo determinato che assumono servizio con il regime di impegno previsto dal bando di selezione.

La variazione di regime d'impegno può essere esercitata dopo almeno un anno accademico, presentando domanda al Rettore almeno 6 mesi prima dell’inizio dell’anno accademico.

La decorrenza della modifica del regime d’impegno coincide con l’inizio dell’anno accademico successivo.

I ricercatori a tempo determinato (RTD) possono variare il regime di impegno assunto all’atto della sottoscrizione del contratto, previa autorizzazione del dipartimento di appartenenza che ne deve garantire la relativa sostenibilità finanziaria in caso di passaggio dal tempo definito al tempo pieno. La richiesta di variazione ha effetto trascorso un anno dalla stipula del contratto e deve essere inviata al Rettore, almeno 6 mesi prima della corrispondente decorrenza. Il Ricercatore è tenuto a mantenere il nuovo regime prescelto per almeno un anno.

Per i docenti in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) la variazione di regime di impegno deve essere esercitata entro il 30 novembre con efficacia dal primo gennaio dell’anno successivo.