Parma, 16 novembre 2010 - Giovedì 18 novembre, alle 9.30, presso l’Aula dei Filosofi del Palazzo Centrale dell’Ateneo (via Università 12) si terrà il seminario «La questione delle “ecomafie”. Tutela dell’ambiente e attività di contrasto alla criminalità organizzata», organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma e dall’Associazione “Libera” - coordinamento di Parma. Durante il seminario, introdotto dalla Prof.ssa Laura Pineschi, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, e dal Dott. Giuseppe La Pietra, Referente dell’Associazione “Libera” Parma, nell’ambito del quale verranno illustrati anche casi concreti, interverranno due esperti: - il Dott. Donato Ceglie, pubblico ministero presso la Procura di S. Maria Capua Vetere, particolarmente impegnato nelle attività di contrasto al fenomeno dell’ecomafia; - il Prof. Rosario Ferrara, ordinario di Diritto amministrativo presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Torino e titolare dell’insegnamento di Diritto dell’ambiente presso la stessa Università e l’Università LUISS «G. Carli » di Roma. La criminalità organizzata nelle sue diverse declinazioni (mafia, camorra, ’ndrangheta) “inquina” l’attività economica e produttiva nazionale e internazionale alimentando un giro d’affari, che non conosce crisi economica, di circa 100 miliardi l’anno. Ci sono però attività illecite, come il traffico di rifiuti tossici o nocivi, di prodotti chimici o di specie animali e vegetali protette, direttamente gestite dalla criminalità organizzata o realizzate con il coinvolgimento di organizzazioni criminali, che sono fonte di inquinamento non soltanto metaforico, ma reale, in quanto possono produrre conseguenze devastanti per gli equilibri ambientali locali e globali. Gli ambiti di sviluppo di questo fenomeno sono così numerosi e gli interessi finanziari così imponenti (circa 20 miliardi di euro nel 2009, secondo le stime di Legambiente), che il termine “ecomafia”, un neologismo affermatosi in Italia a partire dalla seconda metà degli anni ’90, è ormai correntemente utilizzato anche livello internazionale. La Direzione nazionale antimafia, nella relazione del giugno 2009, ha espressamente invitato tutte le istituzioni a favorire iniziative volte a sensibilizzare e a informare soprattutto i giovani sul fenomeno dell’ecomafia e, più in generale, sulle conseguenze devastanti della criminalità ambientale. Lo scorso 10 novembre il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha rivolto un accorato appello a impegnarsi contro le eco-mafie e a sostenere chi opera nelle azioni di contrasto contro tale fenomeno criminale. Il seminario organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Parma in collaborazione con l’associazione “Libera” ha inteso proprio raccogliere questi accorati inviti, con l’obiettivo di mantenere viva l’attenzione su tale fenomeno, analizzando i principali riferimenti normativi nazionali e internazionali, i loro limiti e le principali difficoltà nelle azioni di prevenzione e repressione degli illeciti ambientali e nello smantellamento di queste pericolose reti criminali. Intervista alla Preside della Facoltà di Giurisprudenza Laura Pineschi sul seminario "La questione delle ecomafie" - Radio Emilia Romagna - 22 novembre 2010