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Il «capro espiatorio» è un fenomeno universale, presente in tutte le società sin dall’antichità. Stefano Tomelleri esamina il meccanismo persecutorio a partire da un’intervista con il suo maestro René Girard, tracciandone lo sviluppo nelle forme contemporanee. Dal suo uso politico per acquisire un ampio consenso alle sue fenomenologie grottesche della moda trash, il capro espiatorio sprigiona forze sociali che non rispondono unicamente alle moderne spiegazioni logiche del comportamento. L’elemento emotivo e incontrollabile è molto evidente. Rispondendo direttamente alla richiesta di promuovere società pacifiche e solidali, Il capro espiatorio si propone come una lettura per tutte le esperte e gli esperti di scienze politiche e sociali, nonché per le educatrici e gli educatori professionali e gli/le assistenti sociali, in formazione e in pratica.