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La città al centro, dove ciascuno di noi è abitante nella propria specificità. Dove le “cose” si trasformano in oggetti, dove le immagini e le parole rappresentano il nostro dizionario, la nostra mappa di orientamento.
Alla luce di queste riflessioni, è necessario riprendere alcuni concetti di Gillo Dorfles, triestino come Rogers, coetanei e amici fin dall’infanzia, riprendendo alcuni suoi programmi di ricerca, in particolare: “Artificio e Natura”, “Intervallo Perduto” e “Nuovi Riti Nuovi Miti”.
Progettare oggi, significa essere all’altezza di una “rappresentazione progettuale” che non perda mai di vista la finalità di ogni azione all’interno di una comunità, e che sia in grado di raccordare, sempre, il “particolare” con l’”universale”.
Oggi, più di ieri, perché è sempre in agguato la possibilità di conoscere il mondo, che abbiamo intorno a noi, attraverso la velocità dei mezzi di comunicazione a disposizione.
Come affermava Walter Gropius, “gli specialisti sono persone che ripetono sempre gli stessi errori”.
L’incontro, introdotto dal Prof. Paolo Giandebiaggi, sarà discusso dalla Prof.ssa Ornella Zerlenga (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli), Presidente dell’Unione Italiana per il Disegno (UID).