Descrizione e scopo
La rappresentazione spaziale del tempo, o linea mentale del tempo (LMT), si orienta da sinistra verso destra e può essere modulata spostando la direzione dell’attenzione spaziale tramite adattamento prismatico (AP). Alcune evidenze suggeriscono un nesso tra percezione del tempo e sintomi depressivi. Altre suggeriscono un nesso tra effetti di AP sulla LMT ed età. Su queste basi, il progetto indaga il legame tra sintomi depressivi e LMT in adolescenti, adulti giovani e di mezza età.
Finalità
L’obiettivo è di studiare: l’impatto di sintomi depressivi sulla LMT; il possibile effetto di AP su questo impatto; se questo effetto di AP cambia a seconda dell’età; se questo effetto di AP riduce il grado di sintomatologia depressiva. Le finalità ultime sono: contribuire all’arricchimento dei modelli teorici che spiegano il tempo e la depressione; aumentare le evidenze sull’uso di AP (tecnica bottom-up, economica e priva di controindicazioni) per modulare processi cognitivi e psicologici.
Risultati attesi
Secondo le evidenze disponibili, ci si aspetta che in presenza di sintomi depressivi la LMT sia compromessa nella parte sinistra, dove sono rappresentati gli intervalli brevi e il passato. Le attese sugli effetti di AP, su come varino con l’età e come riducano i sintomi depressivi, rimangono esplorative. Riguardo alle finalità, ci si aspetta di arricchire i modelli e fornire dati utili allo sviluppo di AP come tecnica di modulazione cognitiva e psicologica, anche in caso di risultati inattesi.
Risultati raggiunti
Il primo risultato mostra che nei giovani adulti con sintomi depressivi la parte sinistra della LMT (passato) è compromessa, ma solo quando viene richiesto di rappresentarsi nella parte destra (futuro). In questo campione AP non modula tale impatto. Sebbene solo in parte coerente con le attese, questo primo risultato apre nuove prospettive teoriche e fornisce dati utili allo sviluppo di AP. Per quanto riguarda gli altri risultati le analisi sono attualmente in corso.
