Dopo avere riconquistato la qualifica di Ateneo di primo grado nel 1887, per tutta la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento sono attive a Parma le Facoltà di Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, Veterinaria e Farmacia. A partire dalla fine dell'Ottocento l'Ateneo inizia il suo ulteriore processo di sviluppo, che cresce in modo deciso nel Novecento. Superati i momenti di difficoltà intervenuti nel ventennio fascista, lo sviluppo riprende con slancio dal secondo dopoguerra, anche grazie all’attiva e costante opera della Città a difesa della propria Istituzione universitaria. Si registra infatti un rilevante e progressivo incremento dell’offerta formativa, ed è da questi anni che l’Ateneo, dalla prevalente collocazione dei corsi nella sede centrale di via Università, avvia una progressiva diffusione nel tessuto cittadino.
Nel 1965 la Facoltà di Economia e Commercio (nata nell’anno accademico 1954-1955 con sede al primo piano del palazzo centrale dell’Ateneo) si trasferisce nell’attuale sede di via Kennedy, anche grazie alla donazione del terreno da parte del Comune di Parma, mentre nel 1964 è fondata la Facoltà di Magistero, divenuta poi di Lettere e Filosofia dall’anno accademico 1989-90. Nel 1986 è istituita la Facoltà di Ingegneria, più recentemente quelle di Agraria (a.a. 1993-94), Architettura (a.a. 1999-2000), Psicologia e Scienze Politiche (a.a.2005-06). Da ricordare, inoltre, l’istituzione, nel 1998, del Collegio Europeo di Parma (ora Fondazione Collegio Europeo).
A partire dagli anni Settanta l’Università si espande: nel complesso della Pilotta, in via Cavour, in borgo Carissimi, fino a viale San Michele.
Tra gli anni Settanta e Ottanta l’Ateneo procede all’acquisizione dell’area agricola di 77 ettari, nella zona sud della Città, sulla quale sorgerà quello che oggi è il Campus Scienze e Tecnologie. Sono qui costruite, grazie a importanti finanziamenti statali, le prime strutture destinate a ospitare aule e laboratori per i plessi di Chimica, Fisica, Biologia.
Negli anni Ottanta, grazie alla generosità dell’imprenditore e mecenate Pietro Barilla, si sviluppa l’insediamento al Campus della Facoltà di Ingegneria: Barilla dona in due tranche otto miliardi di lire, la più alta donazione di un privato a un’Università pubblica nella storia del Paese, per la costruzione della sede didattica della facoltà, che da allora forma tecnici di alta professionalità capaci di promuovere e gestire l’innovazione tecnologica.
Nel corso del tempo il Campus si è arricchito di numerosi complessi per la didattica e la ricerca d’avanguardia, di spazi studio, biblioteche, mense e strutture sportive. Oggi il Campus Scienze e Tecnologie è cuore di sviluppo e innovazione per tutto il territorio: vi hanno sede quattro Dipartimenti scientifici (dell’ambito agroalimentare, farmaceutico, ingegneria e architettura e delle scienze matematiche, fisiche e naturali), diversi Centri di ricerca, il Tecnopolo dell’Ateneo, fondamentale per il collegamento tra ricerca e tessuto produttivo (vi trovano spazio anche i “lab” delle aziende partner dell’Ateneo nelle attività di ricerca),e numerose strutture sportive gestite Centro Universitario Sportivo (CUS Parma) a disposizione degli studenti e della cittadinanza.
Nella sua millenaria attività, nell’evoluzione che ne ha caratterizzato lo sviluppo, nelle prospettive che ne tratteggiano il futuro, l’Università di Parma manifesta incessantemente la propria missione istituzionale: essere luogo di studio e di ricerca orientato sia all’educazione e alla formazione dei giovani sia all’armonico sviluppo della società in cui è innestata.
In riferimento all’offerta formativa è particolarmente significativo l’incremento costante dell’attrattività, dovuto anche all’importante processo di riqualificazione e ampliamento del numero dei percorsi, avviati sulla base di un continuo confronto con il mondo del lavoro, sia a livello territoriale sia nazionale e internazionale. Di particolare rilievo, in questa direzione, i nuovi corsi di studio attivati, alcuni dei quali realizzati attraverso una forte sinergia con altri Atenei della Regione.
Vanno inoltre segnalate l’ampia diffusione delle iniziative culturali di divulgazione scientifica definite di “Terza missione” e l’intensa attività di cooperazione nell'ambito dei programmi dell'Unione Europea e di altri progetti internazionali, con una forte spinta nella direzione dell’internazionalizzazione.
Tutto questo, i numerosi servizi per gli studenti (orientamento in entrata, in itinere e in uscita, laboratori di informatica, centro linguistico, biblioteche e aule studio, corsi di lingua straniera, possibilità di studio all’estero e numerosi servizi on line), l’attenzione alla didattica di qualità, all’innovazione, alla qualità della ricerca e alle esigenze del mercato del lavoro fanno dell’Ateneo uno dei poli universitari più importanti e conosciuti in Europa.