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Le due giornate kafkiane (pomeriggio del 20 giugno e intera giornata del 21 giugno) vedono la luce grazie all'impegno e alla disponibilità dei Proff. Stefano Beretta e Giulio Iacoli dell'Università di Parma.
Nell'ambito della manifestazione verranno indagati e approfonditi aspetti e problematiche tese a porre in luce la straordinaria attualità dello scrittore praghese. La dimensione labirintica in cui si aggira l'uomo contemporaneo, quanto mai imperscrutabile e addirittura ostile, appare sempre più kafkiana, sempre più somigliante alla realizzazione di quel terribile mondo che Kafka aveva nella testa.
Le tematiche che verranno approfondite nella prima giornata spaziano dall'intertestualità all'intermedialità (il rapporto con la scena jiddisch, Di Noi) e (Ajello – Kafka ha letto Pinocchio?). La prospettiva comparatistica balza in primo piano nella seconda giornata, con l'intervento di Marco Perale, dell'«Associazione internazionale Dino Buzzati«, su affinità e differenze tra lo scrittore italiano e il Praghese. Bartoli si occuperà di Kafka e Kierkegaard, mentre non mancherà l'incursione nella psicanalisi, con la lettura della Lettera al padre offerta da Gramantieri. Con la relazione Quando cantano le sirene la germanista Antonella Gargano affronterà uno dei testi mitologici più enigmatici di Kafka. Sulla capacità di Kafka, lui stesso grandissimo disegnatore, di ispirare la grafica, si vedano i lavori di Isabella Ferron e il Kafka di Tullio Pericoli presentato da Alberto Brambilla. Cecilia Novero si occuperà di corpi e gesti in Kafka e Benjamin.