Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Dalla Casa della Comunità al Centro di Salute Comunitaria. Il progetto architettonico e urbano: in occasione della pubblicazione della ricerca PNRR sulle strutture sanitarie di base svolta dal gruppo di ricerca UAL del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma nell’ambito del "Ecosystem for Sustainable Transition in Emilia-Romagna” Spoke 4 “Healthy and Active City”. 

Una ricerca durata due anni, dove il gruppo composto dai Prof. Enrico Prandi, Arch. Giuseppe Verterame, Arch. Alessia Simbari, Arch. Sahar Taheri con il coordinamento scientifico del Prof. Carlo Quintelli ha messo a punto una serie di modelli e prefigurazioni spaziali finalizzati ad incentivare l’innovazione funzionale, l’abitabilità fruitiva, il comfort, l’estetica e l’identità rappresentativa delle strutture costruite destinate ai servizi sanitari, sociosanitari e sociali di base che da Case della Salute hanno assunto la denominazione di Case della Comunità, intese nella ricerca come Centri di Salute Comunitaria, dove cioè un concetto esteso di salute si coniuga con quello di comunità. Si tratta di strutture di presidio diffuse nella città e nel territorio molto importanti, come ci ha insegnato l’esperienza pandemica del Covid, per ridurre l’impatto di eventi straordinari ma anche a carattere ordinario per affrontare le problematiche di invecchiamento della popolazione, la crescita dei casi pluripatologici, i percorsi post-degenza, la medicina preventiva e di prossimità, la gestione alternativa delle urgenze meno gravi a vantaggio delle strutture ospedaliere e dei pronto soccorso. In questo quadro di più elevato standard dei servizi assistenziali di base dove il coefficiente comunitario acquista una fondamentale funzione corroborante, anche la qualità degli spazi, degli ambienti, delle architetture costruite per gli operatori e i fruitori dei servizi assume un valore strumentale decisivo per il raggiungimento degli obiettivi, come dimostra molta casistica europea e mondiale. Questo a vantaggio dell’accessibilità urbana e territoriale ai servizi, dei processi di multidisciplinarità e transdisciplinarità dei professionisti dell’assistenza sanitaria e sociale, di una fruizione per il cittadino che vada oltre la specifica richiesta prestazionale. La ricerca si è anche avvalsa di un Accordo di Collaborazione tra Università e AOU, AUSL, Comune di Parma, mentre il Simposio vede il supporto della Fondazione Cariparma. Il volume che raccoglie gli esiti della ricerca è rivolto ai professionisti architetti, alla committenza pubblica, alle stazioni di appalto del contesto italiano che si occupano di realizzare il programma delle Case della Comunità attraverso i finanziamenti del PNRR ma anche di altre fonti in prospettiva futura. 

Relatori/Relatrici

Modalità di accesso

In presenza: Ingresso libero fino esaurimento posti
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