Descrizione e scopo
Il simbolismo fonetico, anche noto come “Bouba-Kiki effect”, è un’associazione tra suoni e forme, inizialmente studiata nell’uomo e interpretata come una predisposizione cognitiva legata all’evoluzione del linguaggio. Recentemente, questo fenomeno è stato dimostrato essere presente, oltre che negli esseri umani, anche nei pulcini suggerendo che possa essere un tratto evolutivamente antico.
Finalità
Questo progetto mira a studiare il fenomeno del simbolismo fonetico in un’ottica comparativa valutando la presenza del Bouba-Kiki effect nei neonati umani, nel cane domestico e nei pulcini. L’Unità di Parma ha il compito di testare i cani adulti e cuccioli per verificare l’esistenza di questa capacità di associazione cross-modale nel cane adulto e per capire se questo fenomeno sia legato all’esposizione con l’uomo oppure sia innato verranno sottoposti a test anche i cuccioli di 5-6 mesi di età.
Risultati attesi
Le associazioni cross-modali negli animali hanno una valenza adattativa antica ed alcune sono condivise tra specie. Dato questo, ci si aspetta che, come i pulcini e l’uomo, i cani guarderanno verso la forma associata al suono congruente e tenderanno ad esplorarla di più, in quanto questo fenomeno possa essere un tratto evolutivo antico, con alla base un meccanismo cognitivo condiviso tra le specie. Inoltre, ci si aspetta che sia innato, quindi già presente in cuccioli di 5-6 mesi di età.
Risultati raggiunti
85 cani, insieme ai loro proprietari, sono stati esposti contemporaneamente ad un suono e alle due immagini associate al fenomeno. Per escludere una possibile influenza umana, 23 proprietari hanno indossato una mascherina sopra gli occhi. Cani con proprietari senza mascherina tendono ad avere una preferenza di sguardo e di esplorazione verso forme associate ai suoni. Se questo sia il frutto di una predisposizione cognitiva o dovuta all’esposizione con uomo è da approfondire con ulteriori studi.