Descrizione e scopo
Il progetto intende indagare se i primi segni della preoccupazione ambientale ed ecologica, caratteristica del mondo e della Chiesa contemporanei, si possano scorgere nel modo in cui i Padri del IV-VI secolo concepivano la Natura come madre feconda che dona a tutti indistintamente e crea diritti comuni, mentre l’usurpazione dà origine a diritti privati. Nello specifico il lavoro dell’Unità di ricerca dell’Università di Parma si concentrerà sull’analisi del Registrum epistularum di Gregorio Magno.
Finalità
Considerando il caso di studio della proprietà fondiaria ecclesiastica in Sicilia, anche con l’ausilio di assegnista di ricerca, l’Unità di Parma si occuperà di individuare nell’opera di Gregorio Magno – con particolare riguardo al suo Registrum epistularum – tracce di una consapevolezza ecologica ante litteram e segni di nuove relazioni tra modi e forze di produzione, operanti sia nei vari tipi di aziende agricole dell’isola, sia nella peculiare forma della locale villa di età tardoantica.
Risultati attesi
Si prevede la pubblicazione di articoli e almeno una monografia a stampa e/o in formato digitale sui temi indagati. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di digitalizzare fonti letterarie di grande valore per questo tipo di ricerca: in particolare si procederà alla digitalizzazione del Registrum epistularum gregoriano.
Risultati raggiunti
Il risultato verrà messo a libera consultazione in open access sul sito: Digital Library of Late Antique Latin Texts (https://digiliblt.uniupo.it).