Giovedì 12 marzo, alle ore 18, nella Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale (p.le Sanvitale 1, Parma), sarà presentata la Collana Manuali di architettura, diretta dall’architetto Dario Costi, docente dell’Università di Parma, col sussidio della direzione scientifica di Aldo De Poli e Ivo Iori.Alla presentazione, che sarà aperta dal saluto di Vittorio Rizzoli, presidente di MUP Editore, interverranno Ivo Iori, Presidente del Comitato scientifico di MUP Editore, Aldo De Poli, membro del Comitato scientifico della Collana Manuali di architettura, e Andrea Sciascia, Coordinatore del corso di Laurea in Architettura all’Università degli Studi di Palermo. Sarà inoltre presente Dario Costi, ideatore e direttore della Collana Manuali di architettura.Realizzata da MUP Editore, la collana nasce nel 2012 e consta finora di cinque volumi curati dagli architetti Dario Costi, Emanuele Palazzotto, Lucio Serpagli, Francesco Venezia e Massimo Ferrari.Il volume firmato da Dario Costi, che apre la Collana, è dedicato a La lezione del progetto. Scritti intorno a Ernesto Nathan Rogers, il fondatore del gruppo BBPR. L’idea sviluppata dal grande architetto italiano è quella del progetto inteso come interpretazione della società e sintesi fra gli opposti: bellezza e utilità, ad esempio, sono centrali nella visione organica di Rogers, tanto da essere i due elementi di una “formula magica” che diventa unione delle due anime dell’architettura, quella tecnica e quella estetica.I progetti presentati nei vari volumi hanno al centro dei loro approfondimenti il rapporto fra l’uomo e la natura (Abitare il paesaggio naturale, di Lucio Serpagli) per cui a diversi contesti storico-sociali corrispondono diversi modi di abitare, e le caratteristiche del costruire in rapporto all’ospitalità ricettiva; ma anche l’importanza della memoria e della suainterpretazione rappresentata nei 15 progetti museali pensati per Siracusa e Milano, nel volume di Massimo Ferrari, Per un’idea di museo (dai Musei di Archeologia Subacquea al Museo del Linguaggio o quello del Bambino). L’idea del Ponte, sviluppata da Francesco Venezia (Il ponte abitato), attraversa da sempre la storia dell’umanità, portando gli uomini a unire ciò che per natura è lontano e diviso: il ponte abitato, conquista di un “oltre”, abusivo o monumento del linguaggio classico, di cui l’autore ha visto la miglior rappresentazione proprio a Parma.Infine il volume Il campus come parte di città, di Emanuele Palazzotto, il più recente dei volumi stampati nella collana, affronta il tema della riconfigurazione del ruolo urbano del campus dell’Università degli Studi di Palermo e dei suoi edifici, facendo proprio un interesse che inevitabilmente sorge spontaneo, per docenti e studenti, rispetto ai luoghi del proprio impegno quotidiano di vita e di lavoro e che, nel caso di Palermo, è ulteriormente rafforzato dalle sollecitanti particolarità dell’ambito urbano entro cui il campus insiste. PDF Locandina della presentazione