Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 7 aprile 2025 – È un viaggio fra passato e futuro, coniugando il materiale e l’immateriale, il convegno internazionale De utilitate fontium. Fonti documentali e nuove tecnologie per la gestione dei rischi ambientali e culturaliin programma al Polo Zanotto dell’Università di Verona il 15-16 aprile. Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona e dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma, insieme al CNR-IRPI di Torino, e si inserisce nel contesto del PRIN 2020 FONTES. Geohistorical sources and information systems for the knowledge and management of environmental and cultural risks

La “due giorni”, che si aprirà martedì 15 aprile alle 10 con i saluti istituzionali, si propone di avviare una riflessione sulla rilevanza delle fonti cartografiche conservate in biblioteche e archivi. L’obiettivo è approfondire aspetti culturali, patrimoniali e applicativi, al centro delle ricerche di esperte/i in ambito geografico, geologico, storico-architettonico e documentario, per valorizzare il potenziale conoscitivo delle fonti cartografiche, iconografiche e documentali del passato.

Nel corso delle due giornate sono previsti diversi interventi di docenti, ricercatori e ricercatrici dell’Università di Parma: da Carlo Mambriani (Il patrimonio antropico tra rischi e potenzialità. Un approccio quali-quantitativo all’istruttoria decisionale) ad Andrea Prati (Esperienze di trascrizione automatica di fonti manoscritte di età moderna mediante intelligenza artificiale), da Andrea Zerbi e Nazarena Bruno (Il contributo della Rappresentazione e della Geomatica all’elaborazione delle fonti architettoniche e documentali) a Eva Coisson (Fasi costruttive e storia sismica dell’architettura ecclesiastica: verso un’integrazione epistemologica per ottimizzare la prevenzione); e poi Lia Ferrari , Elena Zanazzi e Luca Leoni (Le chiese e il sisma: casi studio di età medievale e moderna in area padana per la mitigazione del rischio sismico), Andrea Errera (Questioni di confine sul corso dell’Enza nel XVII secolo in una prospettiva giuridica), Fabio Stocchi (Uno strumento digitale per lo studio dell’infrastrutturazione territoriale attraverso le fonti iconografiche di età moderna e contemporanea).

In concomitanza con il convegno sarà inaugurata nella stessa sede l’esposizione Territori in diacronia. Ricerche, esiti e prospettive del PRIN FONTES, che resterà aperta fino al 3 giugno.

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