Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 6 febbraio 2020 – Sabato 15 febbraio, a partire dalle 10, al Teatro Comunale di Soragna, si terrà una Giornata di studio dedicata al locale Oratorio di San Rocco, in cui verranno presentate le ricerche svolte da studiosi del Dipartimento di Ingegneria e Architettura – DIA dell’Università di Parma nell’ambito di una convenzione con il Comune di Soragna.

Dopo i saluti del Sindaco di Soragna Salvatore Iaconi Farina, del Rettore Paolo Andrei e del Coordinatore dell’Unità di Architettura del DIA Carlo Mambriani, interverranno lo stesso Carlo Mambriani (Il complesso nei secoli – storia di un’architettura), Maria Evelina Melley, Ricercatrice in Disegno del DIA (Il rilievo strumento di conoscenza) e Federica Ottoni, Ricercatrice in Restauro (Analisi storico costruttiva e strategie di restauro. Gli esiti della tesi di laurea di Cristian Barbieri e Nicole Casolari – corso di laurea in Architettura).

 Il restauro di un manufatto e la valorizzazione del territorio circostante pongono interessanti problemi di metodologia e di approccio, oltre che di definizione di ambiti d’intervento particolarmente rilevanti, per chi voglia affrontare scientificamente la questione del recupero e della pianificazione territoriale.

Il caso dell’Oratorio di San Rocco, ex orfanatrofio Mambriani a Soragna, rappresenta in questo senso un’occasione di studio interessante per chi si occupi di tutela dei manufatti storici e della loro valorizzazione attraverso un possibile riuso, al quale applicare tecnologie di restauro e di consolidamento che mantengano un “carattere” del luogo e del costruito, la cui importanza si aggiunge al valore storico e architettonico.

La convenzione di ricerca stabilito nell’agosto 2018 tra il Sindaco di Soragna Salvatore Iaconi Farina e il MADLab - Laboratorio per il Monitoraggio, l’Analisi e la Diagnosi del costruito del DIA (Studio per la conoscenza storica, geometrico-strutturale e architettonica del complesso immobiliare della Beata Vergine del Carmine, noto come San Rocco) aveva come principale obiettivo quello di fornire le basi conoscitive necessarie a una futura strategia comune di valorizzazione e riuso di un manufatto, che passa necessariamente per un articolato percorso di conoscenza.

Presentare, in una mattinata di studio, i principali risultati della ricerca svolta può fornire uno strumento di programmazione e valorizzazione futura del manufatto che, seppure articolato e frammentato da successive trasformazioni, può essere – attraverso la conoscenza delle sue vicende storico costruttive e l’analisi dello stato di conservazione – ricomposto all’interno di un “conservazione integrata” che coinvolga le esigenze del territorio su cui insiste. La Giornata di studio ha quindi lo scopo di presentare gli esiti delle ricerche svolte nella consapevolezza che la condivisione sia il punto di partenza di un’Università che si apre al territorio in cui vive, anche attraverso la realizzazione di brillanti tesi di laurea.

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