Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma
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Parma, 25 novembre 2024 – Sarà ospitata a Parma, nell’ambito di un’intensa due “due-giorni” in programma per giovedì 5 e venerdì 6 dicembre, l’assemblea nazionale della CNUPP, la Conferenza Nazionale dei Delegati dei Rettori per i Poli Universitari Penitenziari.

L’evento, che mette in campo anche momenti di approfondimento e dibattiti, prenderà il via il 5 dicembre alle 11.30 nella Sede centrale dell’Università di Parma: i lavori si svolgeranno prima nell’Aula dei Cavalieri e poi in Aula D (dalle 14.30) dove sono previsti i saluti del Rettore Paolo Martelli e, tra gli altri, l’intervento del Presidente della CNUPP Giancarlo Monina. Gli appuntamenti proseguiranno nel tardo pomeriggio in Borgo Santa Brigida 5/A e il giorno successivo negli Istituti Penitenziari di Parma (via Burla).

A moderare i dibattiti saranno le e i componenti del Consiglio direttivo CNUPP Teresa Consoli dell’Università di Catania, Emmanule Farris dell’Università di Sassari, Vincenza Pellegrino dell’Università di Parma e Francesca Vianello dell’Università di Padova.

La CNUPP Due sono gli orizzonti di impegno della CNUPP. In primo luogo, la Conferenza intende svolgere attività di promozione, riflessione e indirizzo del sistema universitario nazionale e dei singoli Atenei in merito alla garanzia del diritto allo studio delle persone detenute o in esecuzione penale esterna o sottoposte a misure di sicurezza detentive. Per questo, il primo obiettivo è rappresentato dall’impegno a garantire opportunità di percorsi universitari in maniera diffusa, anche in aree geografiche in cui oggi sono assenti o poco strutturate, affinché il diritto allo studio sia fruibile indipendentemente dall’istituzione penitenziaria.

In secondo luogo, la Conferenza è organo di rappresentanza della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane) nel confronto con il Ministero della Giustizia (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e loro articolazioni periferiche) e con ogni altra istituzione competente, per la definizione delle condizioni che, all’interno degli istituti penitenziari e più in generale per le persone in situazioni di limitazione della libertà personale, rendano fruibile il diritto allo studio, in maniera omogenea e per tutte le persone che intendano esercitarlo.

 

 

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