Parma, 30 luglio 2025 - La Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma ha introdotto, dal maggio scorso, un programma strutturato e certificato di chirurgia robotica che utilizza il sistema Da Vinci Xi per eseguire bypass coronarici, ovvero interventi di rivascolarizzazione del cuore. Questa tecnologia avanzata permette di effettuare operazioni meno invasive rispetto alle procedure tradizionali, riducendo i tempi di recupero e migliorando il benessere dei pazienti dopo l’intervento.
I risultati dei primi interventi eseguiti e il progetto sono stati presentati oggi dai professionisti dell’equipe formata e dedicata alla cardiochirurgia robotica guidata dal direttore della struttura di Cardiochirurgia nonché direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare Francesco Nicolini, alla presenza del Direttore generale di Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario Ausl Anselmo Campagna, del Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli, del Presidente della Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria (CTSS) il Sindaco di Parma Michele Guerra, dell’Assessore regionale alle Politiche per la Salute Massimo Fabi e del Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale che hanno sottolineato l’eccellenza del progetto e il suo valore strategico per l’innovazione sanitaria regionale.
“Sono già stati eseguiti cinque interventi con successo grazie a una équipe specializzata e a tecnologie che rendono la chirurgia meno invasiva e più precisa – dichiara Francesco Nicolini, Direttore della Cardiochirurgia -. Il sistema robotico consente il prelievo delle arterie toraciche interne tramite piccoli fori, evitando l’apertura del torace. L’intervento si completa a cuore battente, riducendo lo stress chirurgico e i tempi di recupero”.
La tecnica robotica rappresenta un’evoluzione della chirurgia mini-invasiva già praticata a Parma. Grazie al sistema Da Vinci Xi, acquisito grazie anche al contributo di Fondazione Cariparma, si ottengono risultati superiori in termini di precisione e di recupero post-operatorio. Il prof. Nicolini evidenzia come il nuovo programma robotico migliori gli esiti clinici e riduca i tempi di degenza, confermando l’efficacia della scelta adottata.
“L’avvio del programma di cardiochirurgia robotica rappresenta un traguardo di grande rilevanza per la nostra Azienda e per l’intero sistema sanitario regionale”, dichiara il Direttore generale dell’Ospedale Maggiore, Anselmo Campagna. “Desidero innanzitutto ringraziare il professor Francesco Nicolini e tutta l’équipe multidisciplinare di Cardiochirurgia per la competenza e la dedizione dimostrate nell’attivazione del programma di chirurgia robotica. Un ringraziamento va anche alla Regione, che, nonostante le difficoltà del periodo economico, ci ha permesso di accedere a questa tecnologia all’avanguardia, capace di migliorare sensibilmente la qualità delle cure offerte ai cittadini. La piattaforma robotica del nostro Ospedale si configura inoltre come uno spazio di integrazione e collaborazione tra gruppi di professionisti, non solo delle Aziende sanitarie di Parma ma anche delle province limitrofe, garantendo così la massima efficienza sia sul piano organizzativo che clinico.”
“Questa tecnologia d’avanguardia, altamente innovativa, è senz’altro un fiore all’occhiello non solo in ambito clinico-assistenziale ma anche in chiave formativa – commenta il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli -. È ad esempio un plus per la nostra Scuola di specializzazione in Cardiochirurgia e per i nostri medici in formazione specialistica, che hanno la straordinaria opportunità di seguire direttamente interventi che per la loro complessità rappresentano davvero una frontiera, impensabili anche solo qualche decennio fa. Come Università partecipiamo a questo progetto con grande orgoglio, in squadra con gli altri attori della sanità territoriale “coordinati” dalla Regione, proprio per la sua notevole carica d’innovazione e per le enormi potenzialità che questa tecnica ha in sé”.
“La sanità rappresenta un grande patrimonio per la città, assieme ai beni culturali e alle eccellenze alimentari: è ciò che identifica, da un certo punto di vista, Parma agli occhi di chi ci guarda da fuori. In questo contesto ci rendiamo conto di come l’innovazione si innesti sulla tradizione prestigiosa, di cui oggi vediamo importanti risultati importanti in questo ospedale” commenta il Sindaco Michele Guerra in qualità di presidente della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria . “Le sfide organizzative ed economiche nella sanità sono molte, a partire dalla medicina di prossimità. Parma, forte della sua esperienza con le Case della Salute, è in un percorso di transizione impegnativo ma promettente. Serve una visione condivisa e un progetto chiaro: la città ha gli strumenti per affrontare anche questa fase complessa, grazie alla sua tradizione e coesione. Voglio per questo ringraziare la Fondazione Cariparma, che nell’ambito della sanità ha investito e continua a investire, il Prof. Nicolini e tutti coloro che contribuiscono al buon andamento di questo progetto. Parma sta costruendo un percorso di alto livello, posizionandosi tra le eccellenze nel nostro Paese”.
“Grazie a questo programma – aggiunge l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi– i nostri professionisti, che ringrazio, raggiungono un traguardo importante che permette di intervenire sui pazienti con estrema precisione, in modo meno invasivo e, dunque, con maggiore qualità per il benessere dei pazienti. L’innovazione in sanità è un modo per prendersi cura dei nostri cittadini e delle nostre cittadine. Una sanità innovativa e di qualità è una garanzia per il nostro sistema sanitario, un bene comune che difendiamo e sosteniamo ogni giorno”.
“La sanità pubblica dell’Emilia-Romagna – sottolinea il presidente Michele de Pascale – conferma la propria vocazione all’innovazione e al miglioramento della qualità della cura e della vita dei pazienti. Il programma di chirurgia robotica utilizzato dall’ospedale di Parma è una tecnologia che permette risultati più precisi e migliora i tempi di recupero post-operatorio. Un risultato importante per tutta la sanità emiliano-romagnola ottenuto grazie allo studio e al lavoro dei nostri professionisti, che ringrazio, e quello della Regione che continua a sostenere l’innovazione. Perché una sanità di qualità, grazie anche alle innovazioni tecnologiche, è un investimento per le nostre comunità”.
In cosa consiste l’intervento
Dopo anni di esperienza nelle tecniche mini-invasive, la Cardiochirurgia di Parma utilizza ora il sistema robotico DaVinci Xi, che riduce significativamente l’invasività e aumenta la precisione degli interventi.
L’intervento, innovativo e senza apertura del torace, prevede l’inserimento di strumenti chirurgici e una telecamera attraverso piccoli fori cutanei. Questi strumenti, collegati ai bracci robotici, sono manovrati dal chirurgo tramite una consolle esterna che replica con precisione i movimenti delle mani. La fase più delicata, il prelievo dell’arteria toracica interna — essenziale per il bypass coronarico — viene eseguita con la tecnica robotica, seguita dall’anastomosi coronarica tramite una piccola incisione sottomammaria. L’intervento avviene a cuore battente, senza circolazione extracorporea, garantendo un decorso post-operatorio meno traumatico, con risveglio più rapido e degenza ridotta.
L’équipe
L’équipe dedicata a questa tecnica altamente specialistica è composta, oltre che dal Francesco Nicolini, da Alan Gallingani, incaricato del prelievo robotico dei condotti, da Alberto Molardi, che supporta il lavoro al tavolo operatorio, e da Davide Nicolotti, cardioanestesista della Terapia Intensiva Cardiochirurgica che afferisce alla 1a Anestesia e Rianimazione. Fondamentale è anche il contributo delle infermiere del comparto operatorio, Sara Coppellotti e Agata Covatti, coordinate da Elena Castelli. Collaborano i Medici in formazione specialistica in Cardiochirurgia.
Il progetto si inserisce in una rete di collaborazione più ampia, che coinvolge i cardiologi del territorio nella selezione condivisa dei pazienti candidati a questo tipo di intervento. Tra i principali interlocutori figurano i cardiologi Giampaolo Niccoli, direttore della Cardiologia di Parma, Luigi Vignali, responsabile della Cardiologia Interventistica, Daniela Aschieri della Cardiologia di Piacenza e Giovanni Tortorella della Cardiologia di Vaio.