Parma, 17 luglio 2025 – L’Università di Parma è quarta fra i grandi Atenei nella Classifica Censis delle Università italiane, giunta alla venticinquesima edizione. Nella sezione dedicata agli Atenei con un numero di studentesse e studenti compreso tra 20.000 e 40.000 Unipr sfiora il podio con un punteggio complessivo di 88,8, dopo le Università della Calabria (94,3), di Pavia (90,2), e di Perugia (89,3).
L’Ateneo è passato dal settimo posto del 2022 al quinto del 2023 e al quarto del 2024, confermato quest’anno con un punteggio migliore.
Parma si conferma prima tra i grandi Atenei dell’Emilia-Romagna.
Questi gli indicatori utilizzati per la valutazione:
- Servizi
- Borse
- Strutture
- Comunicazione e servizi digitali
- Internazionalizzazione
- Occupabilità
Notevole exploit in “Comunicazione e servizi digitali”, dove l’Università di Parma fa registrare il miglior punteggio con 108 ed è prima tra i grandi Atenei insieme a Perugia. Il punteggio è d’eccellenza a livello assoluto: considerando tutti gli Atenei statali, quindi tutte le categorie della classifica (Atenei mega, grandi, medi, piccoli, Politecnici), fanno meglio di Parma solo Padova e Udine, entrambe con 110 punti.
In “Comunicazione e servizi digitali” l’Università di Parma ha guadagnato 15 punti in due anni.
Da segnalare anche il punteggio ottenuto alla voce “Strutture”: con 100 l’Università di Parma è prima tra i grandi Atenei.
A seguire: 94 in “Occupabilità”, 82 in “Internazionalizzazione”, 77 nelle “Borse” e 72 nei “Servizi”.
«La conferma del quarto posto, con un punteggio in crescita, ci conforta e ci dice che stiamo lavorando nella giusta direzione – commenta il Rettore Paolo Martelli –. Tra i grandi Atenei restiamo primi in Italia nelle “Strutture”, e questo è un risultato per noi molto importante anche per l’attrattività, e abbiamo registrato un punteggio decisamente alto in “Comunicazione e servizi digitali”, con un vero e proprio exploit che ci colloca ai vertici nazionali assoluti: è un ambito su cui puntiamo molto e che si interfaccia praticamente con tutte le attività dell’Ateneo, ed è confortante vedere che il lavoro che stiamo conducendo ha riflessi così positivi. Nel complesso siamo soddisfatti ma c’è senz’altro margine di miglioramento, che dobbiamo perseguire con determinazione. Non dobbiamo e non vogliamo accontentarci, consapevoli che le nostre capacità e risorse possono portare a risultati migliori»