Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 16 gennaio 2019 – Sviluppare co-cristalli (cioè cristalli formati da molecole diverse) che contengano ingredienti naturalida impiegare per l’active packaging: per realizzare imballaggiche siano capaci diprolungare la conservazione dei prodotti alimentari, dando così una bella mano alla lotta agli sprechi. Questa l’idea di fondo del Progetto PAC/Packaging Attivo Cristallino dell’Università di Parma, finanziato con 50mila euro dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo nell’ambito di una selezione di progetti innovativi di ricerca e sviluppo tecnologico finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze alimentari. Il progetto è coordinato dalla prof.ssa Alessia Bacchi e coinvolge il prof. Paolo Pelagatti del gruppo di Crystal engineering e le prof.sse Maria Careri e Federica Bianchi del gruppo di Chimica Analitica, del Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma.

PAC/Packaging Attivo Cristallino prevede la progettazione intelligente e la sintesi di materiali solidi cristallini a base di oli essenziali naturali che possano essere integrati nelle catene di produzione di materiali per imballaggio, in modo da ottenere smart materials per l’active packaging in grado di estendere la shelf life dei prodotti confezionati e limitare lo spreco alimentare.
Si ottiene così un active food packaging: i co-cristalli inclusi nel packaging rilasciano gli oli essenziali e i partner molecolari a seguito di una “dissoluzione controllata”, permettendone la diffusione nel cibo e prolungando la sua conservazione.

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