Parma, 1° luglio 2025 – Ha preso avvio nei giorni scorsi la quarta campagna di scavi dell’Università di Parma nel sito della villa romana di Fiumana (Predappio).
Le ricerche archeologiche, in concessione all’Università di Parma, sono dirette da Riccardo Villicich, archeologo classico e docente di Metodologia della ricerca archeologica al Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, che sarà coadiuvato da un’équipe composta da Marco Gregori, Emanuela Gardini e Luciana Saviane dell’Università di Parma.
Allo scavo, che proseguirà fino al 1° agosto, parteciperanno trenta studentesse e studenti, chiamate/i a muovere i primi passi lungo la strada che porta alla professione di archeologa/o. Alle studentesse e studenti degli Atenei di Parma, Bologna, Bari si aggiungeranno, anche quest’anno, quelle/i degli Istituti superiori di Parma (Licei Romagnosi, Marconi e Bertolucci), Piacenza (Liceo Colombini) e Fidenza (Liceo Paciolo-D’Annunzio), che hanno aderito al progetto di orientamento PCTO “Uno scavo per tutti”. A partire dall’estate del 2026 sarà aperta la partecipazione al progetto PCTO anche a ragazze e ragazzi dei Licei di Forlì.
Fondamentale per il raggiungimento degli importanti risultati fin qui ottenuti è stata la stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, come anche il supporto fornito dal Comune di Predappio promotore del progetto, per la cui prosecuzione è stato recentemente rinnovato l’accordo di collaborazione tra le parti.
Punto di forza del progetto di ricerca, meritevole del finanziamento di Ateneo per la Ricerca - Azione A - 2024, è la vocazione interdisciplinare. Sono infatti coinvolti tre Dipartimenti dell’Università di Parma: il Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali, il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale e il Dipartimento di Scienze Matematiche, Fisiche e Informatiche.
Nell’ottica di questa fattiva collaborazione interdipartimentale, in cui le metodologie per la ricerca archeologica uniscono forze e potenzialità, i responsabili dello studio della geomorfologia del sito di Fiumana e delle prospezioni geofisiche, Alessandro Chelli e Roberto Francese, hanno effettuato, agli inizi del mese di giugno, una prima serie di indagini elettromagnetiche nell’area, cui seguiranno, a breve, le prospezioni con georadar.
Alle informazioni acquisite grazie alle indagini geofisiche sul campo si aggiungono i nuovissimi dati forniti dalle analisi di laboratorio sui materiali ceramici e lapidei dello scavo eseguite da Danilo Bersani, Luciana Mantovani e Laura Fornasini.
I dati di entrambe le ricerche saranno pubblicati integralmente nel libro Fiumana II. Scavi e Ricerche 2024-2026, il secondo volume della collana dedicata alle ricerche archeologiche nel sito di Fiumana, a cura di Riccardo Villicich. Il primo volume, incentrato sulle campagne di scavo del biennio 2022-2023, finito di stampare a fine giugno, verrà presentato alla comunità scientifica a settembre.
Nella precedente campagna di scavo sono state portate parzialmente in luce le terme della vastissima residenza tardoantica, appartenuta a un esponente della corte imperiale di Ravenna.
Il rinvenimento di un borsellino di monete smarrito in un livello di cantiere del “Palatium” ha permesso di datare le sue fasi di costruzione alla prima metà del V secolo.
A oggi sono due i padiglioni individuati del grande complesso residenziale: il “Quadrifoglio di pietra”, del quale è in corso di studio la funzione, e le terme. I principali obiettivi di questa quarta campagna, oltre alla prosecuzione dello scavo del padiglione termale, prevedono l’acquisizione di nuovi dati sull’ubicazione del settore residenziale del complesso tardoantico e sulle precedenti fasi romane, riconducibili a una lussuosa villa, arredata con decorazioni scultoree di alta qualità.