Parma, 3 novembre 2025 – S’intitola Generi in frantumi: la New Hollywood tra rottura e riscrittura la nuova edizione di Per una storia del cinema - L’Università entra in sala, che prende il via giovedì 6 novembre al Cinema D’Azeglio. 
Promossa da Cinema D’Azeglio società cooperativa e Università di Parma con il patrocinio del Comune, della Regione, del Ministero della Cultura, dell’Acec, di Europa Cinemas e della Cineteca di Bologna, la rassegna ha in cartellone 5 titoli in doppia proiezione fino all’11 dicembre, sempre a ingresso libero, cui si aggiungono due titoli in una giornata (il 19 novembre) inserita nel Parma Film Festival.
Ciò che si propone è un percorso attraverso cinque film emblematici che raccontano la rottura e la riscrittura dei generi cinematografici tradizionali operata tra fine anni Settanta e Ottanta dalla New Hollywood — dal noir alla commedia, dal western al melodramma — con l’apertura di nuove prospettive formali, ideologiche e culturali. 
Un film ogni giovedì, come sempre a ingresso gratuito: il 6 novembre Il lungo addio (The Long Goodbye) di Robert Altman (1973); il 13 novembre Io e Annie (Annie Hall) di Woody Allen (1977); il 27 novembre Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (Jeremiah Johnson) di Sidney Pollack (1972); il 4 dicembre Quei bravi ragazzi (Goodfellas) di Martin Scorsese (1990), con presentazione del libro Martin Scorsese a cura di Lorenzo Marmo; l’11 dicembre American Gigolo di Paul Schrader (1980).
La rassegna è organizzata da Sara Martin, docente di Storia e critica del cinema all’Università di Parma, e dall’assegnista di ricerca Carlo Ugolotti.
L’obiettivo di “Per una storia del cinema - L’Università entra in sala” è duplice: portare le studentesse e gli studenti universitari in sala, affinché possano vedere lì una selezione di film correlati ai programmi dei diversi corsi di “Storia del cinema” che stanno frequentando, e nello stesso tempo offrire al pubblico cittadino la possibilità di seguire un percorso di taglio accademico nella storia del cinema. Una doppia programmazione degli stessi titoli, pomeridiana e serale, consente di seguire la rassegna sia alle studentesse e agli studenti sia al pubblico, che potrà vedere, o rivedere, grandi capolavori. Le proiezioni sono precedute da una lezione introduttiva, che colloca le opere all’interno del contesto artistico, sociale, culturale di appartenenza e ne spiega stile, linguaggio e caratteristiche autoriali.
L’ingresso è gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili. La prima proiezione è alle 16.30, con lezione introduttiva. La seconda proiezione è alle 21, con introduzione al film. I film sono proposti nella proiezione delle 16.30 in versione originale con sottotitoli italiani e nella proiezione delle 21 in lingua italiana.
Rientra nella rassegna ma ha uno spazio a sé la giornata del 19 novembre, che si svolge nell’ambito del Parma Film Festival. Nella giornata due titoli, entrambi sempre a ingresso libero: alle 16 la proiezione di Sam Peckinpah: A Portrait (2006) alla presenza del regista Umberto Berlenghini; alle 18 e alle 21 Pat Garrett & Billy the Kid di Sam Peckinpah (1973).
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO
 
6 novembre, ore 16.30-21.00
Il lungo addio (The Long Goodbye, Robert Altman, 1973)
Altman rilegge con malinconia il noir classico. Reinventa Philip Marlowe, investigatore iconico, spostando le sue indagini negli anni '70 e svuotando l’hard boiled di ogni certezza. Un film ipnotico, ironico e disilluso, che mette in crisi le regole del genere per raccontare un’America disorientata.
13 novembre, ore 16.30-21.00
Io e Annie (Annie Hall, Woody Allen, 1977)
La commedia sentimentale viene ribaltata dall’interno: Allen rompe la linearità narrativa, mescola ironia e malinconia, e dà vita a un racconto d’amore intimo e al medesimo tempo universale. Io e Annie è il manifesto di un nuovo modo di raccontare relazioni, identità e nevrosi metropolitane in cui Diane Keaton dà vita a un personaggio che ha segnato l’immaginario collettivo e ridefinito il divismo femminile.
19 novembre, ore 16.00
Sam Peckinpah: A Portrait (2006) - Proiezione all’interno di Parma Film Festival 2025 alla presenza del regista Umberto Berlenghini 
Attraverso materiali d’archivio, interviste e immagini dai set, il documentario ricostruisce la figura di un autore tormentato e visionario, noto per il suo stile esplosivo e lirico, la riflessione sulla violenza e la decostruzione dei miti americani.
19 novembre, ore 18.00-21.00
Pat Garrett & Billy the Kid (Sam Peckinpah, 1973) - Proiezione all’interno di Parma Film Festival 2025 
Un capolavoro crepuscolare di Peckinpah che decostruisce il mito del western, tra lirismo e brutalità, quasi un discorso funebre su un mondo che sta per sparire. La colonna sonora di Bob Dylan (anche nel cast) accentua la malinconia di una frontiera ormai perduta.
27 novembre, ore 16.30-21.00
Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (Jeremiah Johnson, Sydney Pollack, 1972)
Jeremiah Johnson è un eremita sulle Montagne Rocciose: la sua vita solitaria verrà minacciata dall’arrivo di un gruppo di soldati. Scritto da John Milius, Corvo rosso è un film contemplativo che sovverte i canoni del western tradizionale. La New Hollywood ridefinisce la figura dell’eroe e la rappresentazione dell’America delle origini. Robert Redford incarna un nuovo modello di divismo: meno enfatico, più riflessivo. 
4 dicembre, ore 16.30-21.00
Quei bravi ragazzi (Goodfellas, Martin Scorsese, 1990)
Scorsese rinnova radicalmente il gangster movie, fondendo realismo documentario e energia rock. Il film racconta l’ascesa e la caduta di Henry Hill nel mondo del crimine organizzato, offrendo una visione corrosiva del sogno americano. 
11 dicembre, ore 16.30-21.00
American Gigolo (Paul Schrader, 1980)
Eleganza patinata e vuoto esistenziale: Schrader firma un noir moderno che anticipa criticamente l’estetica e l’edonismo anni Ottanta, ma ancora immerso nei temi della New Hollywood. Il film segna l’inizio della collaborazione tra Hollywood e la moda internazionale: i completi firmati da Giorgio Armani, indossati da Richard Gere, definiscono un nuovo stile maschile e trasformano il personaggio in un simbolo.