Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 23 maggio 2019 - L’Università di Parma partecipa con il Dipartimento di Ingegneria e Architettura, grazie al coinvolgimento attivo di Marco Silvestri, Alessandro Tasora e Elisabetta Manconi e del laboratorio dipartimentale Smart Production 4.0 Lab, all’ambizioso progetto di internazionalizzazione dell’Università Federale di Santa Catarina in Brasile “INCANTO prINT Project”, guidato dal Visiting Professor Enzo Morosini Frazzon, che coinvolge a livello internazionale 16 professori e 7 Paesi: Brasile, Italia, Germania, Svizzera, Canada, Cile e Stati Uniti.

Il significato degli acronimi INCANTO - INdividual Customised biomedicAl devices manufactured and supplied through a Networked platform to Treat widespread sOcial diseases e PrINT - Program for Institutional Internationalization of the Higher Education Institutions and Research Institutions of Brazil spiegano nel dettaglio l’obiettivo scientifico e allo stesso tempo sociale di implementare una piattaforma tecnologica pilota, completamente automatizzata, per produrre strumenti medici, targettizzati sui bisogni di ogni singolo paziente, al fine di trattare malattie come il diabete cronico e patologie legate al ginocchio, ampiamente diffuse nelle popolazioni povere ed anziane.

Il progetto prevede 3 aree di attività di cooperazione tra le università coinvolte: nella prima sono previsti accordi di co-tutela di dottorati di ricerca e progetti di ricerca, nella seconda lo scambio di ricercatori e professori da e per il Brasile (con periodi brevi fino a 15 giorni di soggiorno e periodi lunghi da 6 a 12 mesi di permanenza presso l’università ospitante). Infine il progetto si pone l’obiettivo di elaborare e presentare progetti congiunti a livello internazionale, per intercettare ulteriori finanziamenti per la ricerca scientifica.

Grazie alle esperienze dei Visiting Professor presso l’Ateneo si moltiplicano i progetti europei e internazionali nei quali l’Università di Parma è attivamente coinvolta, grazie anche al supporto della U.O. Internazionalizzazione.

Modificato il