Alma universitas studiorum parmensis A.D. 962 - Università di Parma

Parma, 30 novembre 2021 – Un investimento sul presente, grazie alla realizzazione di un importante intervento di riqualificazione urbana. E un investimento sul futuro, con l’insediamento del Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia in lingua inglese, per offrire a ragazze e ragazzi un percorso di alta formazione in un comparto fondamentale come la sanità.

È stato infatti raggiunto l’accordo per la concessione dell’ex Ospedale militare di Piacenza, grazie al Protocollo d’intesa – ora alla firma dei sottoscrittori - fra il Ministero della Difesa, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Piacenza, l’Ausl di Piacenza e l’Università degli studi di Parma sul suo recupero e valorizzazione.

A siglare l’intesa, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la sindaca di Piacenza, Patrizia Barbieri, il rettore dell’Università di Parma, Paolo Andrei, il direttore generale della Ausl piacentina, Luca Baldino.

Una cooperazione istituzionale che preserverà l’uso duale, civile e militare, del complesso di Viale Palmerio: 7.670 metri quadrati di superficie coperta, per un volume di circa 80mila metri cubi, e una superficie scoperta di 15.500 metri quadrati.

Il Protocollo prevede un progetto di riqualificazione urbana e recupero dell’esistente, e quindi niente nuovo consumo di suolo ma rigenerazione e restituzione alla città di un complesso di grande pregio. Qui sarà trasferito il Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia in inglese, istituito proprio quest’anno: entro 60 giorni dalla sottoscrizione, infatti, l’Università di Parma dovrà presentare la ‘scheda progetto’ per il recupero del complesso che, a lavori ultimati, ospiterà il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicine And Surgery (Lm-41 Medicina e Chirurgia).

Un Tavolo tecnico nominato dai firmatari e coordinato dal Comune di Piacenza, destinatario della concessione da parte del Ministero, curerà tutti gli aspetti necessari a centrare gli obiettivi fissati nel Protocollo, fra cui l’acquisizione delle informazioni relative agli aspetti catastali e ai vincoli storico-artistici dell’area militare, la definizione delle soluzioni tecniche e dei percorsi amministrativi adeguati per il raggiungimento degli obiettivi strategici condivisi, la verifica delle possibili sinergie tra le esigenze di razionalizzazione, valorizzazione, sviluppo e gestione della struttura.

Verrà poi rafforzata la sinergia istituzionale con l’Università di Parma, cui saranno destinati gli spazi una volta recuperati, attraverso iniziative a 360 gradi nel campo della formazione, della didattica e della ricerca, cui verranno dedicati successivi accordi di programma. Così come verranno promossi sia l’ampliamento e il miglioramento dell’offerta universitaria in ambito sanitario, in accordo con il Comune di Piacenza, sia la collaborazione tra l’Ateneo ducale e l’Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza. La formazione sanitaria sarà rivolta altresì ai militari, attraverso percorsi specifici di formazione duale.

La Regione Emilia-Romagna, per parte sua, si impegna a candidare il progetto di rigenerazione e recupero degli immobili dell’ex Ospedale militare ai bandi che il Governo dedicherà allo scopo e, in ogni caso, a destinare risorse della propria programmazione a questo investimento strategico. L’Azienda Usl, in accordo con l’Ateneo di Parma, sosterrà la formazione dei futuri medici che poi potranno operare nel nostro sistema sanitario regionale, proprio a partire dal nuovo ospedale di Piacenza già in corso di progettazione.

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Le dichiarazioni

Stefano Bonaccini - “Arriva a compimento il lavoro di tutti questi mesi fatto insieme al territorio e al Governo, in particolare al ministro Guerini, e col supporto dei ministri Speranza e Gelmini, coi quali nelle visite fatte a Piacenza ci eravamo impegnati sul recupero dell’ex Ospedale militare a favore della città e, più in generale, sul rafforzamento della sanità e dell’offerta universitaria regionali. Un lavoro in stretta sinergia con l’amministrazione comunale e la sindaca Barbieri, e con tutte le istituzioni locali. Piacenza e il suo territorio hanno pagato un prezzo altissimo alla pandemia: da subito abbiamo condiviso la necessità di ripartire da qui, con un investimento dal forte significato simbolico ma anche dalle molteplici, positive, ricadute concrete. In questo territorio possiamo contare su conoscenze e professionalità molto importanti, che hanno dato il massimo nella gestione dell’emergenza sanitaria, dando un contributo fondamentale alla lotta al virus: basti pensare all’avvio delle unità di assistenza domiciliare, partite qui per prime nel Paese. Vogliamo puntare su innovazione, formazione e su una sanità ancora più forte, al servizio di tutta la comunità”.

Patrizia Barbieri - “È con immensa soddisfazione che accogliamo l'esito di un lavoro impegnativo, avviato in piena pandemia e portato avanti in stretta collaborazione con la Regione, in primis con il presidente Stefano Bonaccini, la Giunta regionale e il sottosegretario Baruffi. Il lavoro di squadra fatto con il Governo, in particolare con il ministro Guerini e con l'interessamento dei ministri Speranza e Gelmini, è arrivato a compimento. Questa è la dimostrazione di quella volontà e disegno di crescita della nostra città, attraverso forti investimenti sulla ricerca, sulla sanità e sull'internazionalizzazione del nostro territorio. In poco tempo, e sempre con la pandemia in corso, grazie a un prezioso lavoro di squadra che ha visto protagonista anche l'Asl, non solo siamo arrivati a licenziare la variante del nuovo ospedale, ma con il Magnifico Rettore dell'Università di Parma, professor Andrei, abbiamo dato avvio al Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia in inglese. Attraverso un lavoro sinergico dei vari attori, siamo riusciti ad ottenere un risultato importantissimo per un progetto strategico che darà slancio al nostro territorio in termini di crescita, di ricerca, di sviluppo e di innovazione. Si tratta di una straordinaria risposta, efficace e decisiva, per il futuro della nostra comunità e, in particolare, dei nostri giovani”.

Paolo Andrei - “Con questo importante accordo procede a pieno ritmo l’efficace realizzazione del progetto formativo connesso alla attivazione del Corso di Laurea Magistrale in Medicine and Surgery di Piacenza che l’Università di Parma, insieme alla Regione Emilia-Romagna, al Comune di Piacenza, all’Azienda Unità Sanitaria di Piacenza e a tutto il territorio piacentino, ha fortemente voluto. Si tratta di un’iniziativa che pone al centro dell’attenzione la formazione, la ricerca e l’innovazione in ambito medico e sanitario, temi che implicano una stretta alleanza tra tutte le istituzioni coinvolte. Desidero quindi rinnovare la mia gratitudine al presidente Bonaccini, alla sindaca Barbieri e al direttore generale Baldino per la convinzione e l’impegno che fin da subito hanno posto su questo progetto che guarda con lungimiranza al futuro e che poggia le sue basi sulle qualità espresse dal sistema universitario e dal sistema sanitario regionale. Un ringraziamento speciale deve essere poi rivolto al Ministero della Difesa e agli esponenti del Governo italiano che hanno saputo cogliere l’importanza di questa progettualità coniugandola, a beneficio dell’intera comunità piacentina, al recupero dell’ex Ospedale militare”.

Luca Baldino - “Sono molto soddisfatto che questo percorso sia arrivato a compimento, grazie a un costante e produttivo confronto tra le istituzioni coinvolte a tutti i livelli. Il recupero dell’ex Ospedale militare è un elemento fondamentale per l’evoluzione del nuovo Corso di Laurea in Medicine e Surgery, già partito nelle scorse settimane. È il luogo ideale dove concentrare le aule, lo studentato e i laboratori di ricerca: ha tutte le caratteristiche adatte per ospitare una facoltà di respiro internazionale, contribuendo a darle lustro e una visione di lungo termine.  Ci aspetta un percorso impegnativo, alla fine del quale avremo a disposizione un immobile di prestigio, adiacente al centro cittadino, che consente di concretizzare ulteriormente questo progetto già molto ambizioso. Il recupero dell’immobile sarà un passaggio determinante per rendere ancora più attrattivo il programma concordato insieme all’Ateneo di Parma, che si innesterà perfettamente nel sistema universitario della città. Avremo una ricaduta significativa per la sanità ma anche per tutta la città, in termini di riqualificazione urbana e di investimento sul futuro”.

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