Parma, 24 aprile 2025 – Una nuova attestazione della pervasività delle microplastiche, piccole particelle di contaminanti plastici cui si è sempre più esposti, viene da uno studio dell’Università di Parma e di IMEM-CNR appena pubblicato sulla rivista open-access “PLOS One”. Detection of microplastics in the feline placenta and fetus il titolo del lavoro, che per l’Ateneo ha coinvolto i Dipartimenti di Scienze Medico-Veterinarie e di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale (Sezioni di Farmacologia e Tossicologia, Clinica Ostetrica, Fisiologia, Biochimica e Chimica Fisica).
Lo studio ha riguardato 8 gatte nelle prime fasi della gravidanza tramite un campionamento plastic-free (placente e feti) per evitare qualsiasi possibile contaminazione accidentale. I ricercatori e le ricercatrici hanno rilevato 19 diversi tipi di particelle di microplastiche, analizzate attraverso la spettroscopia Raman, nelle placente di tre gatte e in due feti felini.
Il lavoro dimostra quindi che le microplastiche possono accumularsi nelle placente feline anche nella fase iniziale della gravidanza. Lo studio ha inoltre evidenziato la presenza di microplastiche nei feti felini, suggerendo il loro possibile passaggio attraverso la barriera placentare. Questa evidenza scientifica sottolinea il potenziale rischio derivante dall’utilizzo e dalla disseminazione delle plastiche nell’ecosistema, un problema di grande attualità e di preoccupazione per la salute umana e animale.