Parma, 22 aprile 2025 – «Abbiamo perso un punto di riferimento fondamentale in un momento particolarmente buio della storia dell’umanità. Un riferimento di ponderatezza, equilibrio, valori, visione. E molto altro naturalmente». Così il Rettore dell’Università di Parma Paolo Martelli sulla scomparsa del Pontefice.
«È indubbio che stiamo attraversando un periodo molto particolare della nostra storia, difficilissimo. Un tempo caratterizzato da diverse forme di crisi, sia a livello sociale (penso ad esempio all’aumento delle disuguaglianze come delle nuove forme di povertà, alle vecchie e nuove situazioni di fragilità) sia a livello geopolitico. Il nostro è, incredibilmente, un tempo di guerre e di conflitti e la storia lo ricorderà anche per questo», osserva il Rettore, che aggiunge: «In questo quadro, drammatico, Papa Francesco è stato una guida decisiva e un punto di riferimento fondamentale non solo per il mondo cattolico. Mi piace ricordare in particolare il valore che ha sempre assegnato all’Università e alla formazione come leve di progresso. “Le Università non devono correre il rischio di diventare delle ‘cattedrali nel deserto’; esse sono, per loro natura, luoghi propulsori di idee e di stimoli nuovi per la vita e il pensiero dell’uomo e per le sfide della società, cioè spazi generativi. È bello pensare che l’Università genera cultura, genera idee, ma soprattutto promuove la passione per la ricerca della verità, al servizio del progresso umano”, aveva detto rivolgendosi ai docenti e alle docenti dell’Università belga di Leuven nel settembre 2024: sono valori che non solo ci trovano concordi ma in cui anche noi crediamo fortemente. E mi piace sottolineare il tema del rispetto del creato e l’ottica allargata in cui il Pontefice ha invitato a considerarlo, rimarcando la necessità di proteggere la “casa comune” e legando la salvaguardia dell’ambiente alla giustizia verso le persone più bisognose e a una solidarietà ad ampio raggio verso tutte le creature, contrastando un'economia orientata solo al profitto. Anche per questo Papa Francesco ci mancherà moltissimo. A lui va il nostro più riconoscente ringraziamento per tutto quello che ha fatto e detto».