Parma, 9 agosto 2025 – Da uno studio dell’Università di Parma arrivano importanti novità sulla corteccia cerebrale. La ricerca, pubblicata su “PLOS Biology”, è stata condotta dal Laboratorio di Neurofisiologia e Comportamento (Unità di Neuroscienze del Dipartimento di Medicina e Chirurgia) grazie a finanziamenti ministeriali PRIN e PNRR. Corresponding authors sono i docenti di Fisiologia Unipr Stefano Rozzi e Leonardo Fogassi.
Si tratta di un lavoro di esplorazione funzionale della corteccia prefrontale, una regione che è implicata in importanti processi cognitivi quali la decisione, l’intenzione, la pianificazione delle azioni, la memoria di lavoro.
Lo studio ha portato a due risultati principali, che costituiscono appunto una novità sulle proprietà di questa regione cerebrale. Il primo è che la corteccia prefrontale non è una regione omogenea che partecipa esclusivamente a funzioni cognitive di alto livello, ma è costituita da settori anatomici e funzionali distinti coinvolti anche nell’elaborazione di informazioni sensoriali e nella programmazione di risposte motorie. Il secondo risultato è che i neuroni di una specifica porzione della corteccia prefrontale si attivano differentemente in risposta a istruzioni differenti, codificando queste istruzioni in termini di comportamenti adeguati al contesto (codifica pragmatica).
Lo studio, di neuroscienze di base, amplia le conoscenze su un’importante regione cerebrale e, in prospettiva, potrebbe portare a una più precisa “mappatura” dei sintomi delle sindromi prefrontali. Infatti, in molte di queste sindromi i deficit cognitivi sono intrinsecamente legati a quelli di natura motoria.